Accadde il 15 settembre 1902: a spanne

A spanne (scarica audio)

Trascrizione

a spanne

Avete presente la canzone “Torna a Surriento“? E’ un grandissimo successo a cui si ispirò anche il grande Elvis Presley con il suo brano “Surrender“. Dovete sapere che il 15 settembre 1902, quando l’allora presidente del consiglio Zanardelli arrivò a Sorrento, fu annunciato che il brano era stato composto, per ricordare a Zanardelli di mantenere la promessa di far realizzare una serie di opere pubbliche necessarie a Sorrento, tra le quali la più importante era la rete fognaria all’epoca inesistente. Il brano in realtà fu soltanto riadattato per l’occasione. Una bella furbata vero? In realtà la sua composizione risale a qualche anno prima.
Ad ogni modo quel 15 settembre chissà  quanta gente era accorsa in piazza per accogliere il presidente del Consiglio:

“Quanta folla c’era?”

“Eh… a spanne direi un migliaio di persone!”

Naturalmente nessuno li aveva contati uno a uno: è una stima, appunto “a spanne”.

Questa, se non si fosse capito, è l’espressione del giorno.

Dire che qualcosa si calcola “a spanne” significa fare una stima approssimativa, “a occhio e croce”, si potrebbe dire usando un’espressione più usata, quindi senza l’ausilio di strumenti precisi o dati esatti. È un’espressione comunque colloquiale, informale, molto usata nella vita quotidiana.

Esempio pratico: se ti chiedono quanto sia larga una stanza e tu rispondi “mah, a spanne direi quattro metri”, stai facendo una valutazione basata solo sulla percezione, non su un metro o su una misura esatta.

Oltre che “ad occhio e croce“, si potrebbe dire:

Tutte indicano approssimazione, ma “a spanne” è particolarmente vivace perché richiama il gesto fisico delle mani che si aprono “a spanna” per dare una misura indicativa.

Una spanna infatti è la distanza intercorrente fra la punta del pollice e quella del mignolo della mano allargata al massimo. Oggi si usa di più “un palmo” che è la stessa misura, circa 20 cm.   Invece “una spanna” è una espressione per indicare una misura piccola, o addirittura minima e irrilevante.

La corsa l’ho vinta io ma per una spanna!

Cioè: ho vinto la corsa, ma di pochissimo, con un vantaggio minimo.

Si tratta quindi di una misurazione grossolana, fatta a occhio o senza precisione. 

Spesso si sente anche “stima spannometrica“, cioè fatta a spanne.
Es:

Quanti erano alla festa? Vuoi una stima spannometrica: un centinaio direi

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TORNA A SURRIENTO 

735 Presso, appresso, pressoché, pressappoco

Presso

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Trascrizione

Giovanni: allora, in questo momento sono pressappoco le 9, e mi trovo presso la mia abitazione a Roma, negli immediati pressi di Roma. Quasi dimenticavo di dire che sono da qualche anno, presidente presso l’associazione italiano semplicemente.

Avete capito che oggi parliamo di “presso“.

Presso è un’altra parola che i non madrelingua usano veramente poco. Eppure ci sono molte occasioni utili anche per loro:

Studio presso l’università degli stranieri di Perugia.

Mi trovo nei pressi del supermercato

Il mio amico di università per ora vive presso di me, ma a casa mia non c’è molto spazio quindi ha dovuto lasciare parte dei suoi vestiti presso un mio vicino di casa.

Non è molto facile per uno straniero capire esattamente come usare “presso“.

A volte sta per “vicino” , non lontano da un certo luogo:

Abito in un paese presso Milano

Appena arrivati presso la città, vedemmo tantissime luci

Altre volte significa “in/a casa di“, quindi posso dire:

Lui abita presso di me

Lei vive presso i genitori

In questi casi però c’è spesso il senso di qualcosa di temporaneo, quindi ad esempio un ospite che “vive presso di me” o che “sta presso la mia abitazione” ci sta e ci vive solitamente per poco tempo.

In senso figurato, il concetto di vicinanza e prossimità assume sfumature diverse dal senso prettamente spaziale, quindi si può anche dire:

Lavoro presso un’agenzia del lavoro

Accreditare una somma presso il mio conto bancario

Il dottor Bianchi ricopre la carica di direttore presso una catena di supermercati

Biden nomina Joseph Donnelly ambasciatore presso la Santa Sede (un esempio attuale)

La moda si diffonde presso i giovani

Riscuotere fiducia presso qualcuno

In questi casi “presso” risponde a una domanda simile a: dove?

Dove ti viene accreditato lo stipendio?

Risposta: presso il mio solito conto corrente bancario.

Dove lavori come direttore?

Risposta: lavoro presso la banca d’Italia.

Dove sei stato nominato ambasciatore?

Risposta: presso l’ambasciata della Santa sede.

Dove stai facendo pratica?

Risposta: presso un’azienda vicino casa mia

Una delle sfumature del concetto di “vicinanza” la troviamo anche nell’avverbio pressappoco, che viene proprio dal termine “presso”.

Pressappoco significa all’incirca, suppergiù, più o meno, bene o male, giù di lì, approssimativamente.

Sono pressappoco 5 minuti che sto parlando

I nostri figli hanno pressappoco la stessa età

Posso dire una cosa simile anche di pressoché, che però è più vicino a “quasi“. Siamo sempre in un concetto di vicinanza.

Posso quindi usarlo come pressappoco:

Abbiamo pressoché la stessa età.

Oppure come “quasi”:

Abbiamo pressoché finito l’episodio

Vi ho appena accennato al plurale, all’inizio dell’episodio: pressi, che sta per “vicinanze“:

Abito nei pressi di Roma

C’è stato un incidente nei pressi del Colosseo

Dire “nei pressi” equivale dunque a dire “nelle vicinanze” e se vogliamo anche a “nei dintorni”.

Pressi, plurale di presso, si usa solamente in senso spaziale.

Interessante poi è l’avverbio appresso.

Ha sempre a che fare con la vicinanza. Si usa quasi sempre insieme ai verbi portare/portarsi, stare, essere e venire.

Portarsi appresso una cosa è infatti portarla con sé, a volte con un senso di peso, fisico o psicologico.

Quando usciamo insieme non puoi portarti appresso sempre tuo figlio però! Lascialo a casa!

Questi documenti me li porto appresso, così li ho sempre a disposizione.

Portati appresso le chiavi prima di uscire di casa!

Chi è che sta appresso al bambino? Non deve star solo ché si fa male!

Sono 10 anni che ti sto appresso!

In questo caso è come dire che ti sopporto da 10 anni.

La stessa frase può anche significare corteggiare una persona o un cliente, stare dietro. Si usa anche col senso di seguire e non solo le persone:

A questi clienti gli sto appresso da sei mesi.

Abbiamo comprato una casa. Abbiamo aspettato che si abbassasse il prezzo ma le siamo stati appresso un anno intero.

Giovanni va appresso/dietro a Lucia (la corteggia)

Appresso significa seguire anche fisicamente, da vicino, senza allontanarsi troppo:

Tu vai avanti, io ti vengo appresso (ti seguo)

Dai, vienimi appresso! (seguimi)

Appresso si usa anche nel senso di “dopo“:

Come vi mostrerò appresso, questa casa ha due ingressi diversi.

Adesso parlo io e appresso toccherà a Maria.

Parlando di giorni, mesi, settimane ecc, si usa nel senso di successivo:

Il giorno appresso” infatti significa il giorno successivo, il giorno dopo. Più informale però.

Sono venuto a casa tua sia cinque giorni fa, sia il giorno appresso ma tu non c’eri.

Adesso basta così. Adesso infatti è l’ora del ripasso. Vi ordino di ripassare!

Khaled: senti Giovanni, io non ce la faccio a starti appresso al ritmo di un episodio al giorno! Poi, vuoi anche fare i ripassi, con questi diktat finali. Ma io mi domando e dico: ti rendi conto che siamo stranieri?

Irina: però devi ammettere che col suo diktat finale ti ha fornito un assist perfetto per usare questo termine.

Sofie: può bastare per oggi. Volevo solo partecipare anch’io. Non è il caso di aggiungere altro.

640 Giù di lì

Giù di lì (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: eccoci arrivati all’episodio 640 della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.

Oggi terminiamo il discorso su “lì”, parlando di “giù di lì“.

Ancora una volta stiamo parlando di lì con l’accento, che in genere si usa per indicare un luogo vicino (ma non troppo) a chi parla.

Anche in questo caso lì si utilizza per indicare una vicinanza, ma nel senso più ampio possibile, quindi una vicinanza spaziale, o temporale o nel significato o qualsiasi altro tipo.

Vediamo qualche esempio:

Giovanni ha 50 anni o giù di lì.

Che significa? Che Giovanni potrebbe avere un’età pari a 50 anni o vicino ai 50 anni.

Potrebbe essere 49 o 51, 48 o 52. Insomma la sua età non è molto lontana dai 50 anni.

Questo significa giù di lì, che è sempre preceduta da “o”, ciò “oppure”.

È una modalità informale, colloquiale ma molto diffusa in tutt’Italia.

“50 anni o giù di lì” significa quindi “più o meno 50 anni”.

Altri esempi:

Quanti errori avrò fatto nell’ultimo esercizio? Una decina o giù di lì.

Quindi più o meno ho fatto 10 errori. Approssimativamente 10 errori.

Quanti episodi avremo fatto su Italiano Semplicemente? Non saprei, forse 2000 o giù di lì

Quindi abbiamo fatto pressappoco, circa 2000 episodi.

Quante persone c’erano al concerto? C’erano un centinaio di persone o giù di lì.

“Giù di lì” va sempre dopo la misura che esprimiamo:

30 anni o giù di lì

1000 persone o giù di lì

10 km o giù di lì

Invece se uso pressappoco o circa, all’incirca e più o meno, si scrivono quasi sempre prima

Più o meno 1000 persone

All’incirca 30 anni

Pressappoco 10 km

Ci sono alcune volte però, quando non si tratta di numeri, che “giù di lì” è più difficile sostituirlo:

Giovanni abita a Roma o giù di lì

In questo caso giù di lì sta per “ vicino“, “da quelle parti“, “lì intorno“, “lì vicino“.

Attenzione perché “giù di lì” si può usare anche quando si parla di scendere (giù) da un luogo.

Se mio figlio piccolo (un bambino) sale sul tavolo ad esempio, gli dico:

Scendi giù di lì!

Vieni giù di lì!

In questo caso verrebbe spontaneo usare “giù da lì“, cioè “da quel luogo“, e in effetti non è sbagliato, ma solo in questo caso.

Allora adesso che sono passati 4 minuti o giù di lì, è l’ora del ripasso, che vi faccio ascoltare subito.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Khaled (Egitto): c’è qualcuno che potrebbe spiegare il significato della parola illuminismo? Attendo lumi.

Sofie (Belgio): illuminismo viene proprio dalla parola lume, che è una luce. È un movimento che ha avuto infatti lo scopo di illuminare le menti e il mondo, attraverso la ragione, per allontanare la superstizione e l’ignoranza che derivano da teorie prive di fondamento.

Anthony (Stati Uniti): Gli uomini, stando a questo pensiero, si possono salvare non attraverso Dio e la religione ma mediante l’uso del libero pensiero.

Marguerite (Francia): anche le nuove idee di libertà, uguaglianza e fratellanza hanno origine dall’illuminismo. Liberté Égalité e fraternité. Questo si deve a noi francesi. Lasciatemelo rivendicare con orgoglio.

Hartmut (Germania): anche due grandi filosofi tedeschi, Marx ed Hegel, da par loro, hanno dato il loro contributo. E anche oggi il loro pensiero ha un certo ascendente sulle persone.

Anne France (Francia): ma la religione quindi è eliminata in toto? E come la mettiamo con la salvezza dell’anima? Non mi pare da prendere alla leggera l’esclusione di Dio. Io, passatemi il termine , sono lontana anni luce da questo pensiero.

212 – CIRCA – due minuti con italiano semplicemente

Audio

Anne France (Francia): Ogni due per tre ascolto il nuovo episodio di Italiano Semplicemente bevendo il caffè. Ecco una bella parentesi di due minuti

Giovanni: Che ore sono?

Sono circa le 8.

Ti aspetto da circa 20 minuti

Sono circa 100 le persone che ti stanno aspettando.

Sapete sicuramente usare l’avverbio “circa” in questo modo. Significa più o meno, approssimativamente.

Sono circa le 8, quindi potrebbero essere le 8 meno 10 ma anche le 8 e 10. Sto fornendo un’indicazione approssimativa, imprecisa. Non conosco il dato preciso.

Ti aspetto da circa 20 minuti, quindi, analogamente, significa che sto aspettando forse da 15, forse da 25 minuti. Non ho calcolato esattamente la mia attesa, molto probabilmente i minuti di attesa sono 20, minuto più, minuto meno. In questi casi posso anche usare all’incirca. Stesso significato.

Ok, comunque questo uso di circa lo conosciamo e credo sia chiaro ai più. Ci sono sempre dei numeri nella frase in questi casi, perché non posso farne a meno. Non si può dire ad esempio: “ti aspetto da circa molto tempo“. Devo per forza usare dei numeri (ore o minuti).

Ce n’è un altro però, un altro utilizzo di circa, meno usato dagli stranieri sicuramente, dove circa serve a specificare.

Vi faccio qualche esempio:

Ho chiesto a Giovanni alcune informazioni circa l’orario di arrivo del suo aereo.

Mi devi raccontare tutto circa ciò che è accaduto.

Desideriamo maggiori informazioni circa la qualità del prodotto.

Cosa mi dici circa la tua salute? Stai bene?

In questi casi circa significa “riguardo“, “riguardante“, “riguardanti“, “che riguarda/riguardano“, “a proposito di”, “concernente”, “concernenti” “che concerne”.

A volte posso anche usare “su“, che è il modo più informale di tutti. Anche “di” si può usare spesso:

Mi devi raccontare tutto su ciò che ti è accaduto.

Mi devi raccontare tutto di ciò che ti è accaduto.

In tutti i casi sto specificando l’argomento di interesse. Somiglia molto al termine inglese “about“.

Usare circa, in questi casi non è una cosa strana, potete farlo anche tra amici. Senza problemi. Probabilmente è meno diffuso, forse è un po’ più formale rispetto alle altre forme (non tutte: concernente ad esempio è molto più formale). È anche molto usato dai giornalisti e in ambito professionale quindi vi consiglio di imparare questo uso di circa anzi, vi consiglio di cercare di farvi un’idea più precisa circa questo utilizzo attraverso altri esempi che potete trovare su internet. Comunque credo che questo sarà uno dei termini più adatti per essere ripassati nei prossimi episodi di due minuti con italiano semplicemente.

A proposito. È arrivato il momento del ripasso di questo episodio numero 212.

Ulrike (Germania): 

Hai chiesto un ripasso delle espressioni passate? Oggi non è cosa Gianni. Non vedo come io possa sfoderare un ripasso in men che non si dica. È un compito esigente sai. Poi ho un bel po’po’ di lavoro sulla scrivania. Quindi mi vedo costretta a dirti che oggi non ti darò manforte. Se poi anche i tanti altri del nostro gruppo si mostrano restii, toccherà a te fare il prossimo ripasso. O così o pomì.

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L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

212_circa