780 A sé stante

A sé stante (scarica audio)

Trascrizione

Eccoci arrivati all’ultimo episodio dedicato a “stante“, il participio presente del verbo stare.

Ho pensato meritasse un episodio a parte, anzi direi che posso anche dire che merita un episodio a sé stante.

A sé stante” (“a sé stanti” al plurale) è una locuzione che si utilizza per separare qualcosa dal resto, quindi indica qualcosa che è distinto, separato. Siamo noi che vogliamo che sia separato, che sia considerato separatamente e lo facciamo perché riteniamo ce ne sia bisogno; oppure, al contrario, riteniamo che non sia da considerare separatamente ma insieme a qualcos’altro.

Ricordate che qualcosa di simile lo abbiamo già visto nella locuzione “di per sé.

Vediamo come usare “a sé stante”:

Giovanni va molto male a scuola. Inoltre ha un problema perché non ha nessun amico. Il suo rendimento scolastico non è un discorso a sé stante, non possiamo trattarlo separatamente. I due problemi sono sicuramente legati quindi sono da trattare insieme.

Questa locuzione merita un episodio a sé stante? Oppure avrei dovuto trattarla nello scorso episodio?

Il derby Roma Lazio è sempre una partita a sé stante. Non si possono fare previsioni in base alla classifica. Non è come le altre partite.

Nelle scuole è tornata la materia denominata “educazione civica” che da adesso in poi verrà insegnata come materia a sé stante. Era ora!

Mi chiedo se anche l’educazione sessuale possa meritare di essere trattata in modo a sé stante.

Non possiamo considerare l’inquinamento come un rischio per la salute da trattare a sé stante perché ha numerose implicazioni su tanti altri aspetti della vita.

Credo sia sufficiente per oggi. E adesso un ripasso delle lezioni precedenti, a ciascuno dei quali, a suo tempo, abbiamo dedicato un episodio a sé stante.

Irina: Sapete, da stamattina mi ronza per la testa un pensiero peregrino. Una decina di anni fa o giù di lì, la città dove viviamo in Calabria, Scalea, di punto in bianco è sembrata andare a genio ai russi. Cosicché un nutrito numero di abitanti stabili di Scalea è ora di nazionalità russa. La città ha ricevuto nientepopodimeno che il nome di “Scalea russa”. Qualcuno inizia a preoccuparsi, ma considerato l’andazzo attuale, direi che da quel dì che la frittata è fatta.
Voglio dire che non sarei colta alla sprovvista se un bel giorno Putin (o chi per lui) decidesse estemporaneamente di invadere l’Italia per proteggere i suoi cittadini, se non solamente per creare il nuovo “Donbass” italiano. Boh, lui è un pazzo bell’e buono, ma forse non ha ben chiare quali siano le regole da seguire da quelle parti…

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.