Episodio di ripasso (scarica audio)
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Trascrizione
Ripassiamo qualche episodio passato, parlando della finale di Champions disputata proprio ieri sera tra Paris Saint Germain e l’inter, finita 5-0 per i parigini. Le parole e espressioni che vengono usate sono state quasi tutte spiegate all’interno della rubrica “Accade il”.
I tifosi interisti dopo l’amara finale di Istanbul, idolatravano stavolta Inzaghi come l’uomo capace di scrivere la parola fine al digiuno europeo.
Lautaro aveva promesso una “partita perfetta”, mentre Vasco Rossi sperava in una squadra che “travolgesse i parigini”.
Invece, contro ogni pronostico l’Inter è crollata sotto i colpi di un PSG giovane (età media 24 anni) e feroce.
I gol che hanno spezzato il sogno:
12’ Hakimi incarna l’immagine perfetta dell’ex. Cross di Douè, difesa assente, gol a porta vuota.
20’: Douè raddoppia. La deviazione di Dimarco spiazza Sommer: 2-0 e palla al centro.
63’: doppietta di Doué. Dembélé inganna la difesa con un tacco, l’Inter appare impalpabile .
73’: Poker di Kvaratskhelia. L’ex Napoli cavalca l’onda dell’entusiasmo e in velocità in contropiede, batte Sommer a tu per tu.
86’: Barcola Scambia con Mayulu e gol da posizione angolata. La cinquina è servita. La tesi interista sulla possibile vittoria appare adesso veramente strampalata.
Inzaghi, che aveva alzato l’asticella con un percorso europeo solido, si trova adesso in cerca di una spalla su cui piangere. Il PSG ha snocciolato gol con una facilità rimarchevole, mentre i nerazzurri, dopo il temporaneo risveglio di Thuram, sembrano girarsi i pollici in mezzo campo.
I tifosi, dopo aver venerato la squadra tutta l’anno, devono adesso ingoiare il rospo.
La Champions è rimandata sine diel. Inzaghi fa buon viso a cattivo gioco, ma sa della necessità di dover voltare pagina il prima possibile.
In definitiva Monaco assurge a teatro della più bruciante sconfitta della storia interista. Per ripartire, servirà dare una scossa e fare i conti con la realtà.
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Si sapeva che fosse difficile per l’Inter vincere questa partita, ma perdere in questo modo significa non aver nemmeno gareggiato con l’avversario dal punto di vista psicologico: in una partita di questa importanza, l’ultima cosa che puoi permetterti è farti intimidire dalla superiorità dell’avversario, perché la sconfitta ci può stare, l’umiliazione no, soprattutto per una questione di rispetto nei confronti di tutti i tifosi interisti, in particolar modo quelli che erano sugli spalti tedeschi.
Non sono interista, ma questa non è stata una sconfitta: è stata un’umiliazione che resterà per sempre nella storia nerazzurra. Il PSG era sicuramente superiore, ma c’è modo e modo di perdere, ed essere schiacciati così in una finale di Champions in diretta europea è la peggiore di tutte le figuracce.