Il pallino – IL LINGUAGGIO DEL CALCIO (Ep. 27)

Il pallino – SCARICA AUDIO

Indice episodi del linguaggio del calcio

Trascrizione

Oggi parliamo del pallino. Attenzione, ho detto “pallino” e non pallone!
Pallino è un termine interessante e molto curioso, molto usato nel linguaggio sportivo e anche nel calcio. In particolare mi interessa spiegarvi alcune locuzioni come tenere/avere il pallino e essere il pallino.
Iniziamo dal fatto che “pallino” somiglia al termine “palla”.
In effetti, nel gioco delle bocce, Il termine “pallino” si riferisce a una piccola sfera. Si tratta della piccola palla a cui ci si deve avvicinare maggiormente. I giocatori devono cercare di avvicinare con le loro bocce Il pallino, che quindi è il punto di riferimento del gioco, attorno al quale si sviluppa tutta la strategia. Chi riesce a posizionare le proprie bocce più vicine al pallino guadagna punti. In questo contesto, il pallino è centrale sia fisicamente che concettualmente.

Nel gioco del calcio, il termine “pallino” assume invece un significato più metaforico e viene utilizzato in due modalità diverse:

Un “pallino” può essere un giocatore particolarmente amato o stimato da un allenatore, dirigente o tifoso. Spesso si dice che un certo calciatore è il “pallino” di un allenatore, indicando che questo allenatore ha una particolare predilezione per quel giocatore, forse per le sue caratteristiche tecniche o per la sua personalità in campo. Un allenatore può avere più “pallini” cioè più calciatori che ritiene particolarmente importanti.

Questo accade in qualunque sport di squadra e si può usare questa espressione anche in contesti diversi dallo sport. Inoltre il pallino di una persona non è detto debba essere a sua volta una persona.

Se in una famiglia ci sono 5 figli, ad esempio, uno dei figli potrebbe essere il pallino dei genitori, o di uno dei genitori.

Questa espressione suggerisce che quel figlio ha un posto speciale nel cuore dei genitori, che potrebbero dedicargli più attenzione o affetto rispetto agli altri. Tuttavia, è bene notare che usare il termine in questo modo potrebbe anche implicare, in certi contesti, una sorta di favoritismo, e quindi va usato con attenzione per evitare fraintendimenti o sentimenti di ingiustizia tra gli altri figli.

Il termine come dicevo può riferirsi a qualsiasi cosa che susciti un particolare interesse, passione, o ossessione in qualcuno.

Ad esempio si può dire che la fotografia è il “pallino” di qualcuno se questa persona è particolarmente appassionata di fotografia. Qualcun altro potrebbe avere il “pallino” delle automobili (si può anche dire il pallino per le automobili, usando quindi la preposizione “per”) indicando una forte passione, in questo caso per le automobili. L’espressione come avrete capito si avvicina al concetto di fissazione, fisima e ossessione, di cui abbiamo già parlato. Non c’è però una connotazione negativa in questo caso. Meglio parlare di “predilezione” che di fisima o fissazione.

In sostanza, il termine “pallino” può riferirsi a qualsiasi cosa che una persona considera di grande importanza o interesse, non limitandosi necessariamente a persone. Nel calcio però il pallino è usato per indicare più di frequente un calciatore, che può essere il pallino di un allenatore o anche della tifoseria, se particolarmente amato dai tifosi che sostengono questa squadra.

C’è poi un secondo utilizzo altrettanto frequente nel gioco del calcio.

Tenere o avere il pallino del gioco ha a che fare col possesso palla e col controllo della partita e del gioco.

Il “possesso palla” è un concetto chiave nel calcio e in altri sport di squadra, che si riferisce alla quantità di tempo durante la quale una squadra mantiene il controllo del pallone durante una partita. In altre parole, rappresenta la capacità di una squadra di mantenere il possesso del pallone e gestire il gioco.

Si può dire che una squadra “ha/tiene il pallino del gioco” per indicare che sta dominando la partita, controllando il ritmo del gioco.
Vediamo qualche esempio:

Abbiamo tenuto il pallino del gioco per tutta la partita, ma la gara è stata decisa da un episodio.

Volevamo tenere il pallino del gioco in mano e ci siamo riusciti. La partita è stata condotta nel migliore dei modi

L’obiettivo per questa partita è impedire agli avversari di tenere il pallino del gioco.

E’ tutto per oggi.

– – – –

Sai che puoi ascoltare gli episodi anche su Spotify? Puoi abbonarti se vuoi e avrai accesso a tutti gli episodi pubblicati!

566 Le fisime, le fissazioni, le idee fisse, le ossessioni

Le fisime, le fissazioni, le idee fisse, le ossessioni (scarica l’audio)

Trascrizione

Giuseppina: chi di voi non ha almeno una fissazione?

Quando qualcosa si fissa in testa e non se ne va più, abbiamo una fissazione. Questo è il termine più utilizzato per indicare un pensiero fisso, un’idea fissa. Pensiamo solo a questo, o comunque ci pensiamo molto spesso, ci pensiamo troppo, trascurando altre cose importanti.

Per questo diciamo che è un’idea “fissa“, un pensiero “fisso” : non se ne va dalla nostra testa, si fissa in testa.

Le fissazioni si fissano in testa e influenzano i nostri comportamenti.

La fissazione è un’ossessione, è una ostinata ed esclusiva applicazione della mente su un pensiero. Possiamo chiamarla mania, idea fissa, ossessiva, o appunto un’ossessione.

Un’ossessione veramente è qualcosa di più grave di una semplice fissazione. Oltre che un concetto psichiatrico, comunemente un’ossessione rappresenta un motivo grave e persistente di preoccupazione.

Infatti nei casi più gravi si manifesta sotto forma di idee, parole, immagini persistenti nella mente al di fuori della sua volontà.

Un uomo o una donna possono avere l’ossessione della gelosia, la paura di perdere il proprio partner per colpa di altri. Non possono farci niente per combatterla. È più forte di loro.

Un’ossessione quindi in genere è più grave di una fissazione ma spesso, soprattutto per fare enfasi, si può usare il termine ossessione per delle fissazioni, per cose meno gravi.

C’è chi è ossessionato dalla pulizia, potremmo dire, ma più propriamente si può essere ossessionati dal sospetto, dalla gelosia.

Un’ossessione quindi è un tormento insistente sul piano psichico, che provoca uno stato continuo di angoscia. Un’ossessione ci perseguita.

Tra l’altro, come avete visto, esiste anche il verbo ossessionare.

Sono ossessionato dalla pulizia

Ho un’idea che mi ossessiona da ieri: ladri che entrano in casa e mi uccidono.

Non mi ossessionare con le tue continue domande sulla grammatica!

È abbastanza simile a infastidire in molti casi, ma più forte.

Bene, la fissazione si usa in genere quindi per cose più leggere.

La pulizia è una classica fissazione.

C’è chi ha la fissazione di essere spiato da google

Questa diventa un’ossessione per monte persone che non si danno pace al pensiero della privacy personale e deila sicurezza dei propri dati.

Ho un amico che ha ogni anno una fissazione diversa. Prima I tatuaggi, poi la palestra, adesso lo yoga. Si fissa continuamente senza mai trovare un equilibrio.

Non parliamo di chi è fissato per le donne o per il sesso!

Le fissazioni informatiche sono anch’esse abbastanza diffuse. Il desiderio di avere sempre l’ultimo iphone ad esempio.

Passiamo alle fisime.

Questo è un termine che i non madrelingua non usano ma è molto usato dagli italiani perché una fisima è sì una fissazione, una idea fissa, ma c’è un giudizio negativo sull’idea, sulla fissazione, che viene giudicata priva di serio fondamento nella realtà.

Non c’è l’enfasi sull’ccessiva attenzione ma sull’inutilità, sulla poca serietà, o anche sulla stupidità di questa fissazione.

Ne ho abbastanza delle sue fisime! Adesso basta!

Hai chiuso la porta? Scusa se te l’ho già chiesto ma questa è una mia fisima! Non farci caso.

Può anche essere intesa come un’idea stravagante, un desiderio o una aspirazione un po’ strana.

Mi è venuta una strana idea da qualche giorno: fare una rubrica di Italiano per i cinesi. C’è chi dice che è una mia fisima. Vedremo.

Maria è piena di fisime. Ha bisogno di qualcuno che la aiuti a capire la realtà.

Mio figlio è fuori dal mondo. Ha solo 16 anni ma qualcuno che frequenta la sua palestra gli ha messo in testa un sacco di fisime sul suo futuro.

E voi, avete delle fisime?

Albéric: La mia fisima consiste nel verificare ogni parola nuova in diversi dizionari per sincerarmi del fatto che il senso non cambi. Non sia mai detto che ci siano più significati.

Komi: Ho la fisima di contare, cioè controllare parecchie volte gli spiccioli che tengo in mano per sincerarmi che sia veramente e esattamente la somma dovuta da pagare.