Essere ligi

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Trascrizione

Vi hanno mai detto che siete una persona ligia al dovere?
Ligio è un aggettivo che si usa quando parliamo di una persona che ha una forma particolare di “rigidità” ma anche di “rispetto“.

Ligio significa rigidamente sottomesso o scrupolosamente osservante.
Dunque ha due significati e usi diversi.
Il primo, direi più negativo, è simile a devoto, fedele, persino servile, sottomesso.
Una persona ligia a un partito, ad esempio, non tradisce mai il partito, segue sempre e comunque le regole che le sono imposte, non mette mai nulla in discussione, lo sostiene sempre, mettendo la propria opinione sempre in secondo piano. C’è rispetto verso le decisioni del partito. C’è anche rigidità, cioè poca flessibilità, poca elasticità.
Il secondo senso è più legato alle regole e al dovere.
Le espressioni più comuni sono:
Essere ligi al proprio dovere
Essere ligi alle regole
Essere ligi al lavoro
Essere ligi alla legge
Essere ligi ai propri principi
Si tratta sempre di rispettare qualcosa, ma il senso è positivo.
Es:
Le donne sono notoriamente più ligie alle regole rispetto agli uomini
Giovanni è una persona molto ligia al dovere.
In Italia tutti  quasi tutti sono siamo stati stati ligi alle regole durante la pandemia, prestando sempre attenzione a ciò che ci veniva detto, senza lamentarci.
Non riuscirei mai a tradire un amico. Sono troppo ligio ai miei principi morali.
Quindi vedete che questo secondo utilizzo di ligio, molto più usato rispetto al primo, è molto positivo invece. Rispettare, osservare le regole, essere scrupolosi in questa osservanza, fare il proprio dovere senza lamentarci, seguire le indicazioni della legge, seguire sempre la propria coscienza e i propri principi. Tutte caratteristiche queste di chi ha rispetto degli altri e quindi di persone anche non egoiste. C’è anche un pizzico di rigidità, ancora una volta, ma stavolta è una rigidità positiva, se così possiamo dire.
Avrete notato che si usa la preposizione “a”: essere ligi a… Sia che si parli di essere rigidamente sottomesso, sia che si parli di essere scrupolosamente osservante.
Personalmente spero di essere stato ligio anche stavolta al rispetto delle sette regole d’oro di Italiano Semplicemente.
Un saluto da Giovanni.

503 Spartano

Spartano (scarica audio)

Vi hanno mai detto che siete un tipo un po’ spartano?

Oppure che la vostra casa ha un aspetto spartano?

Sappiate che non è esattamente un complimento.

Infatti spartano non è solo il nome di un abitante della città di Sparta, nell’antica Grecia, ma nella lingua italiana, se qualcosa viene definito spartano, si parla di severità, semplicità, austerità, sobrietà. Mi spiego meglio:

Se si parla di oggetti, si parla di oggetti semplici, limitati all’essenziale. Dunque in una casa spartana c’è un arredamento spartano. In pratica non c’è quasi nulla se non ciò che è assolutamente necessario. Non parliamo di appartamenti grandi o piccoli. Nel caso della casa, quel che conta è l’arredamento.

Anche una cena può essere spartana. Non morirete di fame, ma non aspettatevi cose complicate o abbondanti. Solamente cose semplicissime e limitate nella quantità.

Anche una persona, al limite, può essere definita così: spartana. Una persona semplice, sobria, che vive spartanamente, vive con poche semplici cose. E se una persona di questo vi invita a cena, aspettatevi una cena spartana!

In realtà non è solamente una questione di semplicità. Se parlo di persone ad esempio, ci si riferisce alla loro rigidità, cioè poca flessibilità. Si sta parlando della loro educazione, una educazione severa e austera.

L’austerità è il controllo imposto ai propri desideri ed esigenze. È una rigidità, un’educazione all’intransigenza e all’inflessibilità nei confronti di sé stessi. Un uomo austero non si concede vizi, non fuma, non abusa di sostanze stupefacenti, non compra più del necessario, non beve e non fa tardi. Una vita all’insegna dell’austerità e della sobrietà. Una vitaccia insomma! 🙂

In tempi di crisi economica si parla spesso di austerità, ma in questo caso specifico le limitazioni sono imposte dallo stato: pochi consumi privati e poca spesa pubblica perché si deve risanare l’economia del paese.

La sobrietà è abbastanza simile all’austerità. Ma mentre l’austerità fa pensare alla rigidità e quindi ad un difetto, la sobrietà si presenta più come un pregio.

La sobrietà è una moderazione nel soddisfacimento degli appetiti e delle esigenze naturali. Un po’ meno forte rispetto all’austerità, che fa pensare soprattutto all’educazione rigida.

Comunque parlavamo dell’essere spartani. Questo aggettivo non è un caso che coincida con il nome degli abitanti di Sparta, una città greca caratterizzata proprio da una educazione rigida e militare. Gli spartani avevano regole precise da rispettare ed erano quindi rigidi come persone.

Sembra infatti che il bambino spartano ricevesse un’educazione di base, non troppo approfondita. Ciò che veramente era importante era l’educazione militare. La disciplina era più importante della matematica e della geografia.

Se volessimo cercare dei contrari all’aggettivo spartano, dovremmo cercare l’abbondanza e passeremmo dalla Grecia all’Egitto: un appartamento faraonico, cioè sfarzoso,

E adesso ripassiamo:
Bogusia: Del nome di Gaetano Salvemini, ne avete contezza? Penso di sì, quali membri dell’associazione culturale di italiano semplicemente . Quando ho ascoltato la spiegazione della locuzione ”passarla liscia“ , di punto in bianco mi sono ricordata della sorte del suddetto storico e politico italiano. Si dà il caso che, manco a farlo apposta, sia stato l’unico, dell’intera famiglia, a passarla liscia, dal terremoto di Messina del 1908, appunto.
È stato proprio l’esempio che ha fatto Gianni sul crollo della casa, ad avermi dato lo spunto per questo ripasso. Gaetano Salvemini ne aveva ben donde di essere felice sopravvivendo al crollo della sua casa, oppure doveva piangere per aver perso l’intera famiglia? Io direi che è giocoforza piangere e provare a iniziare una nuova vita da capo a dodici.