577 Ci si vede

CI SI VEDE (scarica l’audio)

Trascrizione

Giovanni: una cosa che mi ha colpito quando studiavo il francese è che si usa la forma impersonale al posto della prima persona plurale. Infatti accade la stessa cosa nella lingua italiana:

“Andiamo” può diventare “si va”. Questo accade tra amici e parenti e in generale fa parte del linguaggio colloquiale.

Che ne dite, si va a fare una corsetta oggi?

Lo stesso accade con gli altri verbi. Mi interessa in particolare il verbo vedersi, utilizzato quando ci si saluta:

Ci si vede domani

È equivalente a “ci vediamo domani”.

Questa è una modalità usata in tutt’Italia. In Toscana però in particolar modo, perché questa abitudine, tipica del linguaggio colloquiale, è diffusissima per tutti i verbi.

Ho scelto il verbo vedersi perché è la forma riflessiva di vedere e quindi è più complicato. Bisogna infatti aggiungere la particella ci.

Allora, che si fa, ci si vede domani? (che facciamo, ci vediamo domani?)

Quando ci si vede?

Ci si vede in giro

Da quanto tempo non ci si vede? Saranno almeno due anni.

Spesso si sente (e molto raramente si legge anche) “ci si rivede“.

Non c’è in realtà molta differenza, semplicemente “ci si rivede” vuol dire “ci si vede di nuovo/un’altra volta”, ma possono essere usati nello stesso contesto e quindi direi che sono perfettamente intercambiabili. Infatti l’unica occasione in cui “ci si rivede” non andrebbe bene è nel caso di un primo incontro tra due o più persone.

Questa forma colloquiale non è adatta comunque al lavoro e in generale in contesti formali, dove si può semplicemente usare un “arrivederci“, o “a domani“, “ci vediamo domani”.

Un’ultima cosa che riguarda l’uso di ci e si. Si potrebbe pensare che si possano scambiare le due particelle ci e si. Questo invece non si può fare. L’unica sequenza ammessa è “ci si”, mentre “si ci” non si usa mai.

Quindi si deve dire:

Ci si aspetta al parco per l’appuntamento

Ci si vede alle 10 in punto.

Ci si pensa un po’ e poi ci si sente su whatsapp

Questa regola vale sempre, ogniqualvolta ci e si, si incontrano:

Ci si mette un’ora per arrivare a Roma

Ci si può andare in questa strada?

Allora ci si vede al prossimo episodio.

Adesso ripassiamo, e con l’occasione, commentiamo anche due verbi che abbiamo trovato all’interno di un racconto di Moravia dal titolo “il delitto perfetto“, una lettura che abbiamo fatto all’interno del gruppo whatsapp dei membri dell’associazione.

Ripasso degli episodi passati a cura del membri dell’associazione italiano semplicemente.

Mariana: ragazzi, ci sono alcuni verbi riflessivi che mi fanno vedere i sorci verdi. Si tratta di rimetterci e inoltrarsi.

Harijt: beh, meno male che sei un membro dell’associazione altrimenti ti avrei invitato ad attaccarti!

Sofie: ma cos’è, vi siete dati al linguaggio di strada oggi?

Komi: ti aiuto io su inoltrarsi. Dunque inoltrarsi è simile a andare. Dipende però dalla frase e dal contesto. Se ci si inoltra nella foresta o in un bosco si sta entrando in profondità nel bosco. In generale è come iniziare un cammino e si può usare anche per altre attività. Ad esempio ci si può inoltrare nello studio di una lingua. Spesso ci si inoltra in discussioni inutili o complicate, o se vogliamo, in un’impresa troppo difficile.
Chi si inoltra nella lettura ha iniziato a leggere qualcosa ed è già andato oltre un certo livello iniziale. Magari ha letto 100 pagine e passa.
Come verbo, spesso è anche usato per esprimere pericolo. È infatti pericoloso inoltrarsi nel bosco. Significa che sei andato oltre il dovuto e anche che te le cerchi.

Irina: già, e ci si può persino rimettere la pelle in questi casi. Ho usato il verbo rimetterci: “rimetterci la pelle” è, tra l’altro, un’espressione che si è già spiegata in questa rubrica. Da non confondere con rimettersi. Non ci rimetti nulla, se non ricordi bene, a dare un’occhiata all’episodio. È un episodio abbastanza recente, non è da illo tempore che è stato spiegato.

Ulrike: Una spiegazione con i fiocchi Komi. Ma senti, hai detto inoltrarsi è un po’ come iniziare un cammino. Hai presente che nel racconto di Moravia di cui sopra in un simile contesto viene usato il verbo avviarsi. Ho sentore che abbia lo stesso significato. Ma può darsi che ci siano delle sfumature.

Emma: sfumature dici? Veramente avviarsi è solo l’inizio di qualcosa. Un inizio è un avvio. Se vai un po’ oltre però, tanto che tornare indietro non è poi così facile, nel caso del bosco, allora significa che dopo esserti avviato, ti sei anche inoltrato. Ad esempio chi si è appena avviato nella lettura e nell’ascolto degli episodi di questa rubrica, è diverso da chi si è già inoltrato nella lettura da un pezzo.

240 – Come rimaniamo?

Audio

Trascrizione

Quando incontriamo una persona e con questa persona c’è un rapporto di lavoro oppure si sta facendo qualcosa insieme, spesso si prendono degli impegni con l’altro, magari prima del prossimo appuntamento, prima del prossimo incontro.

In questo caso le persone che si incontrano hanno ciascuno il suo compito e c’è bisogno che ognuno faccia qualcosa. Spesso l’attività di uno è necessaria o indispensabile a quella degli altri.

Alla fine dell’incontro quindi, per ricordare agli altri le cose da fare si può dire:

Allora, come rimaniamo?

Come rimaniamo per la prossima volta?

Rimaniamo così: io telefono a Giovanni, poi ti chiamo e ti informo, ok?

Come eravamo rimasti l’ultima volta?

Esempio di Risposta:

Eravamo rimasti che dovevamo inviare i nostri file al coordinatore e poi il coordinatore inviava il documento finale a tutti noi.

Insomma: “come rimaniamo” è come dire: “ricapitoliamo le cose da fare”, “quali sono le prossime cose da fare?”

Attenzione perché se parlo al passato: “come eravamo rimasti” è diverso da “dove eravamo rimasti“, si tratta di due domande differenti. Con la prima domanda (come) vogliamo ricordare gli impegni che avevamo preso, mentre con la seconda (dove) si vuole solo ricordare il punto in cui ci siamo lasciati: cosa stavamo facendo? A quale punto eravamo arrivati?

Ovviamente usare rimanere in questo modo fa parte del linguaggio informale, nel linguaggio parlato più che altro.

In questo caso difficilmente si sente usare il verbo restare, come si fa solitamente quando si parla di luoghi: “io resto qui” equivale a “io rimango qui”, quindi restare e rimanere solitamente si usano allo stesso modo ma se lo usiamo nel modo in cui lo abbiamo visto oggi si usa quasi sempre rimanere. Al passato è brutto infatti sentire:

Come eravamo restati?

Molto meglio rimanere.

Al presente invece restare si usa abbastanza di frequente:

Come restiamo? Vogliamo restare che ci riaggiorniamo domani? Restiamo così allora!

A domani. Ma prima ripassiamo.

Ulrike (Germania):

Quale membro dell’associazione italiano semplicemente fin dall’inizio della rubrica “due minuti con italiano semplicemente” mi sono prefissa di partecipare ogni tanto con un ripasso delle espressioni precedenti. Anche oggi do seguito a questo mio proposito. Laddove qualcuno di voi non se la sentisse di seguire, che volete, me ne farei una ragione , ognuno decida per sè come ingranare con una lingua straniera. Io comunque in virtù d’un miglioramento della conoscenza della lingua italiana, continuerò a rispolverare le parole passate con qualche frase di ripasso. Come ho appena fatto, appunto.

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L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

239 – Ci riaggiorniamo

Audio

Spiegazione per madrelingua spagnola (Italiano per ispanofoni)

Para ver el episodio completo, hazte socio de Italiano Semplicemente o escribe al autor.

Alice Fatone

Trascrizione

Cosa dite quando salutate un amico? Quali parole usate dopo avergli detto “ciao”? Beh potete dire Buona giornata, buona notte eccetera, ma potete aggiungere un augurio di rivedervi nel futuro.

Ciao, ci vediamo.

Ciao, allora ci sentiamo ok?

Ciao ci sentiamo domani.

Spero di rivederti presto.

Se invece state facendo qualcosa col vostro amico, o anche con un collega, o con una persona qualsiasi e dovete sentirvi più spesso, se la situazione lo richiede, se dovete tenervi informati l’un l’altro su una situazione qualsiasi, in questo caso cosa dite?

Potete ad esempio dire.

Ciao, ci aggiorniamo domani.

Domani ci riaggiorniamo.

Ti tengo aggiornato

Teniamoci aggiornati.

Tienimi aggiornato sulla situazione, mi raccomando.

Ti aggiorno appena so qualcosa ok?

In questi casi si usa spesso il, verbo aggiornare o riaggiornare, cioè aggiornare nuovamente. Aggiornare si usa anche con le notizie, nel senso di tenersi aggiornato, informato, o anche con la formazione lavorativa, ma qui parliamo di rapporti sociali e tenersi informati tra due persone.

In pratica state semplicemente dicendo: informiamoci sull’evoluzione della situazione, cioè se le cose cambiano, se la situazione cambia, io ti informerò, e anche tu cerca di farlo.

Si usa spesso il verbo tenere insieme (ma solo con aggiornare). Con riaggiornare invece non si può fare. Riaggiornare significa aggiornare nuovamente, e non si può quindi dire “teniamoci riaggiornati”, ma solo “riaggiorniamoci” che è la stessa cosa.

Teniamoci informati, ti tengo aggiornato, tienimi aggiornato.

Aggiornarsi significa quindi tenersi al corrente dei fatti. Funziona un po’ come l’aggiornamento del Computer, che non appena c’è una novità, una nuova versione di un software il computer viene aggiornato.

Difficile trovare riaggiornare sul vocabolario, ma si usa allo stesso modo di aggiornare, soprattutto nei rapporti sociali, quando ci si tiene spesso in contatto. È un augurio ad aggiornarsi nuovamente, a tenersi aggiornati l’un l’altro ancora una volta. Un po’ più amichevole di aggiornare ma, forse per questo, molto usato.

Ora ripassiamo.

Mariana (Brasile):

Non appena potrò uscire dalla quarantena, farò una festa che non ti dico! Per ora proprio non è cosa!

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L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!