354 Rimettere in sesto

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Trascrizione

Giovanni: Un’espressione interessante da usare al posto del verbo “sistemare” è “rimettere in sesto“, di uso comune, che fa parte quindi del linguaggio quotidiano, soprattutto orale.

“Rimettere in sesto” si può usare in diverse occasioni.
Rimettere, prima di tutto, fa pensare a “mettere due volte”, ma in realtà il senso in questa frase è di sistemare (come dicevo), o anche risistemare, cioè di ripristinare la situazione precedente, far tornare com’era prima una situazione. Ecco il motivo di questo “ri” all’inizio. “Ri” come ritorno.
Ad esempio se abbiamo una situazione di disordine nella nostra camera, dobbiamo riordinare la camera, cioè darle una sistemata, o risistemare la camera. Insomma, dobbiamo fare ordine. Possiamo anche dire che dobbiamo rimettere in sesto la camera.

Si aggiunge “in sesto” perché il termine sesto (questo non lo sanno generalmente neanche gli italiani, e neanche io lo sapevo prima di informarmi), significa “compasso” , quello strumento che serve a fare i cerchi perfetti, che si usa a scuola e in architettura anche: è dunque legato alla posizione corretta delle cose.

Sesto quindi non rappresenta il numero 6 in questa espressione.

Quindi quando qualcosa “è rimesso in sesto” vuol dire che è risistemato, è riparato, che viene aggiustato, che è tornato a posto.

L’utilizzo è molto ampio. Se si rompe qualcosa e viene riparato, si può dire che è stato rimesso in sesto, pronto per essere utilizzato nuovamente.

Se non sto molto in forma, ho bisogno di rimettermi in sesto, ho bisogno dunque di tornare in forma, di sistemare alcune cose che non vanno. Magari ho bisogno di tornare in buona forma fisica, morale o anche economica.

Come vanno gli affari?

Non molto bene, dopo la crisi ho bisogno di rimettermi in sesto economicamente.

Vuoi giocare a tennis?

Meglio di no. Aspetta un paio di settimane che mi rimetto in sesto dopo la caduta che ho fatto e sono pronto!

Devo rimettere in sesto gli affari perché non stanno andando bene.

Ho la casa in disordine? Bisogna subito rimetterla in sesto per organizzare la festa del mio compleanno.

Rimettere in sesto somiglia anche al verbo “assestare” che è molto simile a sistemare. Infatti anche assestare deriva da “sesto”.

Avete capito che si può anche rimettersi in sesto, parlando di se stessi, così come si può rimettere in sesto qualunque altra cosa.

C’è qualche differenza con assestare però, perché spesso assestare è più legato alla giusta posizione, mentre rimettere in sesto più al funzionamento. Assestare il divano, una sedia, un tavolo quindi equivale più a spostarlo, cambiare posizione che a aggiustarlo perché non funziona.

Devo assestare questo tavolo perché è un po’ traballante.

Invece mettere in sesto un oggetto qualunque si usa perché non funziona più, non è in condizioni ottimali.

Rimetti in sesto questo tavolo, sennò è inutilizzabile.

Bisogna rimettere in sesto la macchina prima del viaggio.

Adesso ripassiamo:

André: se la camera è disordine, di per sé non è sempre una cosa negativa.

Sofie: ma va’! E che ci sarebbe di positivo?

Ulrike: beh diciamo che generalmente per un adolescente è normale la camera disordinata. Voi come la vedete?

Lejla: mia madre era severissima e una cosa del genere non sarebbe mai passata in cavalleria.

Andrè: anche la mia. Una magra consolazione. consolazione.