Provocare, causare, suscitare, indurre, determinare, generare, produrre (scarica l’audio)
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Trascrizione
Giovanni: quale verbo scegliere quando ce ne sono più di uno che possiamo usare?
Questo è un dubbio che ci viene sempre, anche perché ogni verbo ha un suo perché, ha le sue caratteristiche, tecniche di utilizzo e di forza, o caratteristiche emotive. Un concetto viene espresso diversamente quando usiamo verbi diversi.
Oggi vediamo un gruppetto di verbi abbastanza simili che si usano parlando di causa e effetto.
I verbi in questione sono provocare, causare, suscitare, indurre, determinare, generare e produrre.
Abbiamo già dedicato un bell’episodio alla causa e all’effetto, ma oggi vediamo in particolare questi verbi.
Iniziamo da causare che significa determinare un fenomeno, un fatto o una situazione, per lo più con effetti dannosi o spiacevoli.
Bisogna spesso indicare cosa viene causato e questa cosa è negativa, rappresenta qualcosa di spiacevole e solitamente si indica anche chi o cosa ha causato questa conseguenza negativa.
Il verbo causare pertanto si usa preferibilmente per questo motivo, per indicare il colpevole o l’effetto causato dal colpevole.
Chi ha causato questo brutto incidente automobilistico?
Come dire: di chi è la colpa?
André (Brasile): Bolsonaro ha causato la rovina dei brasiliani!
Questi sono due esempi, in cui si vuole sottolineare una specifica colpa.
Nel verbo determinare invece non c’è necessariamente colpa o un effetto negativo. Si vuole sottolineare solamente una qualunque conseguenza.
Significa produrre come effetto.
Es:
Le molte assenze al lavoro hanno determinato il licenziamento di un lavoratore.
Il brutto voto all’esame è stato determinato dai troppi errori grammaticali.
I lavoratori non sono riusciti a trovare un accordo con l’azienda e questo ha determinato scioperi e manifestazioni.
Si vuole sottolineare più la conseguenza, generalmente negativa, piuttosto che la colpa di qualcuno o un danno provocato.
Lo stesso vale per produrre, che tra l’altro ha più significati, ma se lo usciamo per indicare una conseguenza è spesso utilizzato in contesti più tecnici e scientifici.
La pandemia ha prodotto molti danni all’economia.
L’uomo negli ultimi 100 anni ha prodotto conseguenze devastanti sull’ambiente.
Ascoltare musica ad alto volume può produrre effetti negativi all’udito.
Causare è molto simile a provocare, nel senso che significa causare un fatto ma anche un’azione o anche una reazione.
Si può quindi provocare un incidente o un danno, e in questo caso si indica l’origine, cioè la colpa, in modo analogo a causare, ma il senso della colpa è più attenuato, mentre aumenta la componente legata all’origine di un risultato negativo, senza necessariamente sottolineare la colpa, anche perché non sempre si tratta di persone:
Un terremoto può provocare gravi danni alle abitazioni
Si tratta spesso di una reazione fisica o emotiva, uno stimolo:
Il pepe provoca lo starnuto
Il raffreddore provoca la tosse
Un cattivo odore può provocare il vomito
La maleducazione degli studenti provoca la collera dei professori
La ricchezza provoca l’invidia di molte persone
Ho una spina nel piede che mi provoca atroci dolori
Quando provochiamo una persona invece stiamo cercando di generare una sua risposta, una reazione però che nasce dalla rabbia, dall’irritazione.
Significa molestare una persona con parole o con atteggiamenti che offendono o irritano.
In questo caso l’unico verbo da usare è provocare:
Se continui a provocarmi con tutte queste offese saranno guai per te!
Non lo provocare, sai bene che si arrabbia sempre quando lo prendi in giro.
Molto simile a stuzzicare o punzecchiare.
Anche generare e originare sono abbastanza simili, anche perché sono anch’essi legati all’origine, alla nascita di qualcosa che produce un risultato, che però non deve essere necessariamente negativo:
Questo episodio ha generato molti dubbi sugli stranieri.
Si è generato un gran fuoco in pochi minuti.
La rissa è stata generata da un apprezzamento fatto alla fidanzata di un ragazzo molto geloso.
La terra genera una grande varietà di piante
Questa situazione genera in me molti sospetti
Utilizzo “originare” quando voglio sottolineare l’inizio, l’origine (originare da…):
Il litigio si era originato da un banale malinteso
Ma posso usarlo anche per indicare la conseguenza, tenendo sempre presente l’origine, il punto di partenza:
Questa decisione ha originato molte discussioni
Suscitare è sicuramente il verbo più interessante, e anche il meno utilizzato dai non madrelingua.
Vi consiglio di usarlo se parliamo di reazioni, e soprattutto se parliamo di sensazioni e emozioni.
Si può suscitare una reazione fisica ma soprattutto emotiva:
La notizia ha suscitato uno scandalo senza precedenti
Il suo atteggiamento strafottente suscita in me sentimenti e pensieri che non vorrei avere
L’aumento dei contagi suscita preoccupazione
Ogni volta che mio figlio rientra tardi mi suscitano pensieri terribili
Veder giocare Maradona suscita forti emozioni
Passiamo ad indurre.
Questo è il più difficile da spiegare. Viene da guidare, condurre, quindi è come una spinta a fare qualcosa:
Basta col cellulare adesso. Non indurmi a togliertelo per sempre!
C’è un compagno di mio figlio che lo induce spesso a parlare durante la lezione.
Si tratta quindi di determinare un comportamento o a un atteggiamento, simile a spingere.
Una medicina può indurre sonnolenza
Si utilizza spesso la preposizione a oppure in:
Il dittatore induceva il popolo all’odio verso gli altri popoli.
Sei molto bella sai, ma fai la brava, non indurmi in tentazione.
Si usa anche quando si parla di prostituzione:
Indurre una ragazza a prostituirsi
Esiste anche un reato:
induzione alla prostituzione
Anche se in questo caso sarebbe molto più adatto il verbo costringere o obbligare.
In realtà però il verbo indurre si usa spesso per indicare un’azione capace di condizionare la volontà a un certo atteggiamento o comportamento.
indurre una ragazza al matrimonio tramite inganno
Indurre un lavoratore a dimettersi
Indurre alla corruzione
Indurre una persona a commettere un reato attraverso false promesse o ricatti
Se vogliamo essere precisi, esistono anche scaturire e derivare.
Scaturire generalmente ha a che fare con l’acqua o altri liquidi che escono fuori da qualche parte, cioè scaturiscono, hanno origine da..
Es:
L’acqua scaturisce dalla sorgente
le lacrime scaturiscono dagli occhi
Ma in senso figurato si usa per indicare una conseguenza che deriva, scaturisce.
Quindi:
Dalle ricerche sono scaturite novità interessanti.
Sia derivare che scaturire sottolineano l’origine: scaturire da, derivare da.
Derivare è più simile a venire, provenire, mentre scaturire è più un “venir fuori”, originare, nascere:
Un incendio scaturito da un mozzicone si una sigaretta.
La fantasia e la creatività italiane scaturiscono dalla varietà dei popoli che hanno abitato il territorio italiano
La sua cultura deriva da anni e anni di studio
L’Italiano deriva dal latino
Derivare e scaturire hanno quindi poco a che fare con le colpe e le cose negative.
Adesso vediamo un breve ripasso da alcuni membri dell’associazione Italiano Semplicemente; un ripasso che spero susciterà interesse verso l’associazione.
Ulrike: quanto mai utile conoscere gruppi di verbi simili. Per ora però non c’ho capito un’acca. Dovrò riascoltare un paio di volte.
Sofie: quanto a me, mi risulta sempre difficile capire al primo ascolto. Come tutti credo.
Emma: ma quando mai! Conosco più di una persona che capisce tutto al primo ascolto. Ma io e loro siamo agli antipodi.