684 Dare luogo a

Dare luogo a (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: ricordate l’episodio che abbiamo dedicato a causare, generare, provocare e produrre?

Oggi ci occupiamo di una modalità particolare che si può ugualmente usare per esprimere una conseguenza, o un effetto.

Abbiamo visto anche la locuzione “per via di“, e nello stesso episodio abbiamo parlato anche di “grazie a” , “per merito di” , “per colpa di” .

Queste ultime sono sicuramente le più utilizzate dagli italiani e anche da voi non madrelingua.

Sicuramente però la locuzione che voglio spiegarvi oggi voi non la utilizzate praticamente mai:

Dare luogo a

Oppure

Dar luogo a

Anche questa locuzione serve ad esprimere una conseguenza. Non esprime necessariamente una colpa o un merito di qualcosa che accade, ma semplicemente un effetto, un risultato, che può essere negativo o positivo.

Nella maggioranza dei casi però, questo bisogna dirlo, “dar luogo” esprime una conseguenza poco gradevole, diciamo negativa, non desiderabile, a volte solo potenziale.

Eppure nei dizionari leggiamo che dare luogo significa lasciar passare una persona, oppure cedere il proprio posto a qualcuno. Quindi ad esempio:

dare luogo a una persona anziana

Bisogna dire che però in questo modo sicuramente non si usa molto spesso.

I dizionari ci dicono anche che dare luogo significa anche fare intervenire, fare seguire, fare in modo che qualcosa accada.

Posso dire ad esempio:

Bisogna dar luogo a un cambiamento

Cioè: bisogna far sì che avvenga un cambiamento, bisogna agevolare un cambiamento, occorre favorire un cambiamento.

È un modo poco informale, sicuramente, di esprimersi, ed è parecchio usato nei telegiornali e nelle dichiarazioni fatte dai personaggi politici italiani, quando si esprime la volontà di favorire qualcosa, quando si vuole permettere qualcosa:

Occorre dar luogo a interventi immediati per combattere la crisi.

Vedete che si usa in fondo anche con un senso simile a “fare“, oltre che favorire e permettere. C’è spesso un invito all’azione.

Il modo più diffuso, ad ogni modo, resta quello legato alle conseguenze, con un senso simile a “generare“, “produrre“, “causare“:

Oggi sono previste intense precipitazioni, che possono dar luogo a frane e smottamenti del terreno.

Quindi in conseguenza della forte pioggia (intense precipitazioni) si potrebbero verificare frane e smottamenti del terreno, crolli.

Le ultime decisioni del governo potrebbero dar luogo a forti proteste

Anche qui è simile, generare, produrre e causare. Potrei anche dire:

Alle ultime decisioni del governo potrebbero seguire forti proteste

Quindi “dare luogo” si può usare correttamente nel senso di permettere, favorire, come abbiamo detto, ma questo uso è abbastanza appannaggio di un certo tipo di linguaggio, più adatto al lavoro e al linguaggio dei politici e giornalisti.

L’uso più frequente di “dare luogo” è invece, è bene ribadirlo (cioè confermarlo), nel senso di generare, produrre come risultato.

Vediamo altri esempi e poi ripassiamo gli episodi precedenti:

Le ultime dichiarazioni del presidente hanno dato luogo ad accese polemiche.

Meglio non parlare troppo oggi alla riunione, per non dar luogo ai tuoi colleghi di accusarti come al solito.

Non devono vederci insieme, sarebbe un male per me se dessi luogo a pettegolezzi.

Non hai parlato troppo chiaro. Le tue parole daranno sicuramente luogo a tante interpretazioni.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Edita: oggi è arrivato il freddo e la neve in Italia. Possiamo dire che è arrivato l’inverno a tutti gli effetti.

Irina: in California ci sono 21 gradi invece. Ma non voglio farvi rosicare!

Ulrike: rosicare noi? Noi siamo in Italia, hai presente? Spaghetti, parmigiano, caponata, polenta, trippa al sugo e via dicendo. Altro che California!

Anthony: Ci risiamo con i litigi ragazzi!

Marguerite: dai, è divertente prendersi in giro, che sarà mai!

Cat: mi state facendo venir fame! E dalle mie parti non c’è verso di trovar cibo italiano! Il resto lascia decisamente a desiderare.

Peggy: è vabbè allora sapete che facciamo? La prossima estate, covid permettendo, andiamo tutti a Roma alla riunione dei membri di Italiano Semplicemente. Sempre che Giovanni sia d’accordo.

Sofie: io verrò sicuramente e porto anche tutto il cucuzzaro, cioè marito e figli.

Hartmut: magari. È grasso che cola se riesco a venire da solo/a! Però ci provo lo stesso. Ammesso e non concesso che in ufficio mi concederanno le ferie!

Marcelo: oggi abbiamo rispolverato espressioni che non usavamo da illo tempore! Vi consiglio di andarle a ripassare, ivi incluse le prossime.

Cat: lo farò senza meno. Come sempre. Prendiamo atto che Giovanni sta alzando forse un po’ troppo il tiro. Facciamocene una ragione.

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