Accadde il 29 settembre: assumere contorni

Assumere contorni (scarica audio)

Trascrizione

Il 29 settembre è la data in cui, secondo il calendario liturgico cattolico, si celebra la festa di San Michele (e degli arcangeli).

Questa ricorrenza ha nel tempo assunto una certa importanza simbolica, sia religiosa sia popolare, collegandosi anche a tradizioni contadine, festività locali, usi popolari e riferimenti al passaggio stagionale (fine dell’estate, inizio dell’autunno).

In tal senso, potremmo dire che la festa di San Michele “ha assunto contorni” più ampi: cioè, nel corso dei secoli, quella che era una festa liturgica da calendario ecclesiastico è andata via via assumendo anche contorni civili, folklorici, agricoli, comunitari — con feste paesane, sagre, tradizioni locali legate al raccolto o alla transumanza. In altre parole, l’evento ha assunto significati multipli.

Questa evoluzione è un buon esempio per spiegare l’uso dell’espressione assumere contorni.

“Assumere contorni” significa che qualcosa — un’idea, un progetto, un evento, un fenomeno — comincia a delinearsi, a definirsi, a manifestare una forma più chiaramente riconoscibile.

Prima era “qualcosa di indefinito, vago, impreciso”; poi “assume contorni” significa che si sta facendo percepire più chiaramente, che prende caratteri più distinti e riconoscibili.

Si potrebbe dire: “cominciare a prendere forma” o “definire i contorni”.

Perché usare il verbo assumere?

È un verbo che significa “prendere su di sé”, “assumere una qualità o un carattere”. È un verbo un po “alto” / neutro-soprattutto formale. C’è anche un episodio dedicato a questo verbo nel corso di Italiano Professionale. Veramente ce ne sarebbe anche un altro, dedicato all’espressione “assumere una posizione“.

Contorni: letteralmente, i confini, i profili, i margini che definiscono la sagoma di qualcosa, la forma.

Metaforicamente, i “contorni” sono gli elementi che definiscono caratteri, limiti, aspetti di qualcosa.

Quando diciamo che qualcosa “assume certi contorni”, stiamo usando una metafora visiva: come se quell’idea o fenomeno fosse una figura disegnata su un foglio bianco che fino a quel momento era solo uno schizzo vago e che ora si sta delineando meglio.

Il verbo assumere si usa perché ben si adatta al “prendere” una forma: “assumere una forma”, “assumere dimensioni”, “assumere contorni” — tutte espressioni che usano il verbo assumere per indicare che qualcosa si dota di una qualità, una forma, un carattere che prima non aveva o non era evidente.

L’espressione “assumere contorni” è più tipica di un registro medio-alto / formale.

Si trova spesso in testi giornalistici, saggi, articoli storici, analisi, discorsi, mentre in un parlato colloquiale si preferirebbero di solito espressioni più semplici (es. “cominciare a prendere forma”, “iniziare a delinearsi”, “diventare più definito”).

Detto ciò, in contesti informali può comparire, ma suona un po più ricercata rispetto a locuzioni più colloquiali.

Ecco alcuni esempi.

«Il dibattito sulle riforme costituzionali ha iniziato ad assumere contorni più precisi dopo gli interventi dei gruppi regionali.»

Prima era un discorso vago; poi, con le proposte concrete, ha assunto una forma più definita.

«Il piano di sviluppo per il nuovo quartiere sta assumendo contorni interessanti: sono già stati fissati i confini delle aree verdi e la distribuzione delle infrastrutture.»

«La mostra ha cominciato ad assumere contorni originali quando si è deciso di inserire opere interattive e performance dal vivo.»

«La sua idea di una vita più sostenibile ha assunto contorni concreti quando ha iniziato a ridurre gli sprechi e a usare mezzi pubblici.»

In tutti questi casi, “assumere contorni” indica che qualcosa di vago o potenziale si sta trasformando in qualcosa con linee e caratteristiche più distinte.

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