765 Gli anta

Gli anta

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Trascrizione

Giovanni: non so voi, ma io già da due anni sono arrivato agli anta.

E voi? Voi siete già entrati negli anta?

Alla fine di questo episodio saprete rispondere a questa domanda.

Il termine anta può indicare due cose diverse nella lingua italiana.

La prima cosa è lo sportello di un mobile, che si chiama anche anta. Non tutti gli sportelli si chiamano ante però. Ad esempio gli sportelli delle automobili.

Ad esempio, tutti in casa abbiamo nella nostra camera da letto un armadio.

Quante ante ha il vostro armadio?

Se è un armadio a due ante ha solamente due sportelli, quindi è abbastanza piccolo. Ha l’anta di destra e quella di sinistra. Ogni anta ha una maniglia o un pomello che serve ad aprire l’anta.

Poi però esistono anche le ante scorrevoli.

Gli armadi a 4 ante sono ovviamente più grandi di quelli a due ante. Infatti le ante, cioè gli sportelli, sono quattro, esattamente il doppio.

Ancora più grandi sono gli armadi a 6 ante.

Ma “anta“, e qui viene il bello, è anche un termine usato in alcune espressioni familiari per indicare il raggiungimento o il superamento dell’età dei quarant’anni.

Pensate un attimo alle diverse età, che possiamo dividere in decenni, cioè in periodi di 10 anni.

Ci sono i dieci anni

I vent’anni

I trent’anni

I quarant’anni

I cinquant’anni

I sessant’anni

I settant’anni

Gli ottant’anni

I novant’anni

I cento anni.

In particolare dai quarant’anni in poi, iniziano i cosiddetti “anta” perché è così che termina il numero quaranta.

È dai quarant’anni che iniziano i primi acciacchi, che si sentono i primi scricchiolii, proprio come quando apriamo le ante dell’armadio.

Ma a parte questo, non c’è nessun nesso linguistico tra le ante dell’armadio e il raggiungimento degli anta.

Gli anta si chiamano cosi perché prima dei quarant’anni, gli anni terminano diversamente: – enti, -enta. Successivamente invece il finale diventa – anta.

Dai quaranta in poi tutti gli anni terminano quindi con “anta” fino ad arrivare a cento.

Dunque entrare negli anta, e arrivare agli anta sono in particolare le espressioni che si usano quando si compiono quarant’anni.

Sei entrato negli anta?

Sei arrivato agli anta?

Con entrare usiamo “negli“, mentre con arrivare usiamo “agli“.

Esiste anche “superare gli anta” e “raggiungere gli anta”, che hanno comunque lo stesso significato.

Io ho 51 anni quindi sono già 11 anni che sono entrato negli anta.

Se avessi 61 anni sarei entrato negli anta?

Certo. Sarebbero già 21 anni che sarei entrato negli anta.

E coloro che anno 70 anni?

Sono passati trent’anni da quando sono entrati negli anta.

Avrete fatto caso che “anta” stavolta è plurale: gli anta.

Infatti parliamo degli anni, il cui articolo è “gli”. Parliamo degli anni che terminano per – anta.

Tra l’altro il singolare di anta non esiste. E questo è un fatto veramente singolare!

Questa ve la spiego nel prossimo episodio.

Invece l’anta dell’armadio è singolare femminile.

L’anta dell’armadio.

Le ante dell’armadio.

Adesso ripassiamo:

Irina: per poco oggi non mi chiudo un dito nell’anta dell’armadio. Chissà cosa ne sarebbe stato del mio povero dito!

Rafaela: beh, ne sarebbe uscito sicuramente malridotto.

Komi: aivoglia quante volte mi è successo! Non sono cose da prendere alla leggera comunque. Io sono sempre corso al pronto soccorso!

Ulrike: capirai. Che sarà mai un dito. Si può anche sacrificarne uno. Ne restano pur sempre altri 9!

Segue una spiegazione del ripasso