Il canone

Il canone (scarica audio)

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Trascrizione

Ci sono molte parole italiane che hanno più significati, quindi diversi significati, nonostante si scrivano e si pronuncino allo stesso modo. Inutile fare una lista qui che sarebbe lunghissima.

Ci sono poi parole particolari con significato diverso, che si scrivono nello stesso modo ma si pronunciano in modo diverso, con un accento che cade su vocali diverse.

Su questo argomento abbiamo anche fatto un bell’episodio.

Una di queste parole merita secondo me una attenzione particolare: il CANONE, il cui accento può cadere sulla lettera a oppure sulla lettera o.

Nel secondo caso si tratta di un grosso cane, un cane di grandi dimensioni.

È chiaramente un modo colloquiale per chiamare un grosso cane, ma anche se cambiamo animale o parliamo di un oggetto di grandi dimensioni rispetto alla normalità, l’accento cade sempre sulla penultima vocale della parola:

Gattone

Armadione

Omone

Donnona

Bambinone (che si riferisce anche ai comportamenti)

Casona

Eccetera.

Il canone invece, intendo quello con l’accento fonico sulla lettera a, può avere a sua volta due diversi significati.

Il più semplice ha un significato simile a abbonamento.

Si tratta di una somma di denaro, cioè una certa quantità di denaro da corrispondersi periodicamente (cioè che bisogna pagare periodicamente) per il godimento di un immobile o la prestazione di un pubblico servizio.

Ho detto che si paga periodicamente quindi c’è il canone annuo, il canone mensile, il canone settimanale, il canone giornaliero e volendo anche il canone orario.

Perché si paga il canone? Quali sono i servizi di cui parliamo?

Ad esempio c’è il canone televisivo (canone TV o canone RAI) che tutti i possessori di una tv o altro dispositivo elettronico con il quale si può vedere la tv, devono pagare allo stato.

Si chiama anche canone di abbonamento perché si tratta di un servizio periodico al quale ci si può abbonare.

Dunque il canone è un pagamento, cioè una “prestazione in denaro” , che viene corrisposta a intervalli di tempo, quale corrispettivo del godimento di un bene, generalmente in base a un contratto che è stato firmato.

Non è il caso però della tv, perché tutti in Italia devono pagare il canone tv, a meno che non si dimostri di non avere un dispositivo TELEVISIVO. È dunque una forma di tassazione.

Il canone tv si paga già da qualche tempo insieme alla bolletta dell’energia elettrica. Quando viene pagata la bolletta elettrica si paga quindi, con lo stesso pagamento, anche il canone tv.

Vale la pena di parlare, come tipo di pagamento, anche del canone di locazione, detto comunemente canone di affitto o semplicemente affitto, che è il pagamento periodico (es. mensile) che si effettua per il godimento di un bene immobile: un appartamento, un garage ecc.

Si chiama normalmente affitto, oppure anche fitto, o in alcuni casi anche noleggio, o nolo. Solitamente noleggio si usano per le automobili, i furgoni, gli autobus, le barche eccetera.

Il nolo si può usare al posto di noleggio, ma normalmente si usa per indicare il prezzo per il trasporto di merce via nave o aereo.

Ma il canone (sempre con l’accento sulla a) è anche un’altra cosa.

Infatti può essere una specie di riferimento, di schema cui si fa riferimento per fare una valutazione.

Es:

Secondo i canoni di bellezza di un tempo, le donne in carne erano considerate molto belle e quelle magre non erano affatto considerate attraenti.

Normalmente si usa il plurale in questo uso: i canoni.

I canoni di bellezza attuali sono altri.

Potremmo dire che ognuno di noi ha un proprio canone di valutazione delle cose, o anche un proprio canone di giudizio.

Stiamo parlando di un criterio logico, di uno schema di valutazione, o anche di gusti personali, basati su considerazioni personali.

A me magari piacciono le donne alte e bionde e a Paolo quelle more e piccoline. Evidentemente i miei canoni di valutazione sono diversi da quello di Paolo.

Interessante che con questo tipo di canoni si possa usare anche il verbo rispondere:

Questa donna risponde ai canoni di bellezza del 1700

Vale a dire che se fosse vissuta nel 700 sarebbe stata considerata bellissima. Rispondere in questo caso è simile a soddisfare.

Andiamo però al di là dei gusti e della bellezza.

Si può usare infatti anche con i requisiti:

Questo attore non risponde ai canoni/requisiti richiesti dal regista

Dunque i canoni sono simili ai requisiti.

Il teatro risponde ai canoni architettonici propri del periodo.

La costruzione di questo convento risponde ai canoni classici dell’architettura romanica.

Canone a questo punto è anche simile a caratteristica, modalità, gusto, concetto.

Si usa molto anche nel linguaggio giuridico:

Es:

Questo comportamento dell’amministrazione pubblica non risponde al canone costituzionale previsto dall’articolo 97.

Non so se questo episodio risponda ai canoni della lezione di italiano della maggioranza di coloro che studiano la lingua italiana.

Spero di sì.

Per finire vi faccio notare che canone somiglia anche a “regola”:

I canoni di giudizio delle persone sono diversi. È vero o no?

Quali sono i canoni di giudizio adottati da una giuria che deve decidere quale atleta ha fatto la migliore performance?

Cioè: secondo quale criterio, secondo quali regole di giudizio? Quali sono le caratteristiche da rispettare? Quali sono i parametri di valutazione?

Quest’ultima è la versione probabilmente più tecnica.

Spero che l’episodio sia stato di vostro gradimento e ricordo a tutti che diventando membri dell’associazione Italiano Semplicemente potrete avere accesso a tutti gli episodi e a tutti i nostri audio-libri in formato pdf e mp3 da ascoltare durante il tempo libero o anche mentre fate un giro nel parco col vostro canone!

Un saluto da parte mia.