I malpancisti e i cerchiobottisti POLITICA ITALIANA (Ep. n. 14)

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Trascrizione

Avete mai avuto il mal di pancia? Lo sapevate che coloro che hanno il mal di pancia, in politica hanno un nome preciso: i malpancisti. Che strano vero?

Apriamo una breve parentesi sul suffisso – ista.

Usiamo un suffisso – ista, per il singolare e – isti per il plurale.

Il suffisso -ista in generale indica una persona che svolge un’attività, oppure che segue un’ideologia o presenta determinate caratteristiche. Non si usa solamente in politica naturalmente.

Pensiamo all’autista che guida l’auto, al barista che si occupa del bar o all’elettricista che lavora con l’elettricità. Pensiamo anche alla persona femminista, che si riferisce all’ideologia e si riferisce al femminismo e a chi lo sostiene.

Si usa molto questo suffisso anche nelle parole di nuova formazione. Pensiamo anche al cosiddetto cerchiobottista, cioè la persona che evita di compiere una scelta decisa.

Anche questa spesso è una caratteristica che si addice a molti politici. Deriva dal detto dare un colpo al cerchio e uno alla botte. I politici in effetti spesso si comportano in modo da non scontentare nessuno, per non perdere voti e sostenitori. Allora una volta sostengono le idee di una certa parte della popolazione e altre volte le idee di un’altra parte, anche se sono opposte tra loro. Non si capisce mai da quale parte stanno i cerchiobottisti.

Si dice così perché una volta esisteva il mestiere del bottaio, che costruiva le botti, che servono a contenere vino o olio.

Quando costruiva la botte, che è fatta di legno con dei cerchi di metallo, il bottaio, per fare bella tonda la botte, alternava delle martellate un po’ sul cerchio di ferro e un po’ sul legno, per non fare troppo male all’uno e all’altro.

Quindi dava una botta al cerchio di ferro e poi alla botte di legno. Un simpatico modo di dire che si addice molto ai politici che cercano di barcamenarsi tra una posizione politica e l’altra.

Barcamenarsi come verbo esprime ugualmente quest’idea di cercare di cavarsela in qualche modo in situazioni difficili, e spesso si usa quando nelle difficoltà si cerca di sopravvivere, ma si può usare anche quando si cerca di evitare di assumere una posizione che possa compromettere i propri interessi. Simile anche a destreggiarsi, di cui ci siamo già occupati.

I cerchiobottisti, politica a parte, si trovano sempre in una situazione da dover gestire quando ci sono interessi opposti e quindi è normale che se ne parli spesso in politica, ma volendo si potrebbe uscire da questo contesto.

In merito al malpancista, invece, potete usare questo appellativo solo parlando di politica.

Torniamo dunque ai malpancisti, cioè a coloro che hanno il mal di pancia.

Ma in che senso?

Forse i politici mangiano pesante?

Forse, questo è vero, qualcuno mangia troppo, ma non è questo il problema.

Sapete che il mal di pancia viene quando qualcosa non funziona allo stomaco, specie nella digestione.

Qui casca l’asino! Infatti tra le cose che non si possono digerire ci sono anche le decisioni politiche.

Esiste infatti la cosiddetta “linea di partito” , che rappresenta il programma o il piano politico da perseguire secondo le idee del partito in questione, quindi gli obiettivi da raggiungere. Questo perché ogni partito ha una sua visione, identità, linea o finalità politica di interesse pubblico ovvero relativa a questioni fondamentali circa la gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici o particolari.

Ma non tutti sono completamente d’accordo su tutto. Allora potrebbe crearsi del malcontento tra i politici, una insofferenza, un fastidio, un malumore.

Se poi questi politici sono un gruppo numeroso, che possono creare problemi, queste persone vengono etichettate con il termine malpancisti, cioè coloro che non si trovano in sintonia con la direzione del partito in merito ad alcune scelte.

Spesso sono sempre le stesse persone i malpancisti, perché si creano dei cosiddetti “schieramenti” , dei gruppetti di parlamentari o senatori, chiamate anche “fronde” all’interno dello stesso partito, che sono rappresentati in genere da un solo personaggio in particolare che dunque li rappresenta.

Vediamo qualche esempio:

La fronda malpancista del Partito democratico si oppone alla riforma della giustizia.

I malpancisti del centro destra, col loro atteggiamento di dissenso, fanno arrabbiare il loro capo.

L’Italia vota il green pass, nonostante i malpancisti.

Malumori nella Lega: i malpancisti sono contrari alla linea del presidente Draghi ma alla fine si adeguano

I malpancisti solitamente non si spingono fino al palese dissenso, non votano contro, però comunque si fanno sentire e cercano spesso di ottenere qualcosa in cambio per farsi passare il mal di pancia: una promessa su una futura legge ad esempio, e in generale cercano di far passare la loro linea almeno su alcuni punti.

Ci vediamo al prossimo episodio sulla politica italiana.