Pronunciarsi – VERBI PROFESSIONALI (n. 97)

Il verbo “pronunciarsi”

Descrizione

Pronunciarsi è un verbo riflessivo e si usa per indicare l’espressione di un’opinione, un giudizio o una decisione su una questione.

Il file audio, la spiegazione completa e gli esercizi sono riservati ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Durata audio mp3: 8:46 minuti

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761 Spiattellare

Spiattellare (scarica audio)

Trascrizione

Sicuramente chi non è italiano è difficile che conosca il verbo spiattellare.

Ma io che ci sto a fare se non per spiegarvelo?

Allora, questo è un verbo che ha un forte contenuto emotivo, per questo motivo vi avverto subito che dovete capire bene come e soprattutto quando usarlo.

Spiattellare ha a che fare con ciò che si dice, in particolare con la verità. Abbiamo fatto un paio di episodi dedicati alla verità, ma non si è parlato di questo verbo.

Spiattellare significa dire apertamente qualcosa, dire qualcosa “chiaro e tondo” (un’altra espressione italiana) o anche dire “senza mezzi termini“.

Quindi parliamo di dire qualcosa senza nascondere nulla, ma c’è qualcosa di più, perché questa chiarezza nel parlare, che normalmente sarebbe un pregio, se uso il verbo spiattellare diventa qualcosa di negativo.

Se io spiattello la verità in faccia ad una persona (questa è la frase più comune) sto dicendo che sto rivelando senza riguardo o senza alcuna reticenza la verità, anche se questa verità può far male.

Potrei parlare anche di fatti riservati, che normalmente non si dicono a tutti.

Non puoi spiattellare in giro i miei fatti personali!

Ti ho raccontato un segreto e il giorno dopo me lo ritrovo spiattellato su tutti i giornali!

I giornali hanno spiattellato al mondo intero la storia d’amore tra Giovanni e Lady Gaga

Qualche tabloid ha spiattellato anche una foto dei due in prima pagina!

Quindi non si può spiattellare solamente la verità, una notizia, o un segreto. Spiattellare una foto in prima pagina è anch’esso un modo di comunicare qualcosa senza rispetto.

Se parliamo più esplicitamente di cose materiali:

Il poliziotto credeva non avessi la patente, ma io gliel’ho spiattellata sotto il naso!

In questo caso è molto simile a mostrare, far vedere, ma in modo brusco, come a voler dimostrare qualcosa, come a voler comunicare qualcosa di importante.

All’origine di questo verbo, molto usato dai giornalisti ma comunque informale e colloquiale, c’è il “piattello“, che è un piccolo disco a forma di piatto.

In particolare mi riferisco al “lancio del piattello” o “tiro al piattello” o “tiro a volo” che è una disciplina sportiva in cui bisogna colpire al volo (con un’arma da fuoco) uno speciale piattello, cioè un piccolo disco che viene lanciato.

Si trasmette dunque l’idea di un’azione brusca, inaspettata o indelicata.

Non che lanciare un piattello sia indelicato ovviamente, ma il piattello si deve comunque colpire (va colpito) e si trasmette in qualche modo l’idea di qualcosa di “violento” (passatemi il termine) o, se questo aggettivo è troppo forte, qualcosa di brusco o indelicato.

Quando usate questo verbo ricordatevi che non è come usare il verbo “dire” o “mostrare“, ma piuttosto simile a “dire senza delicatezza” o “mostrare con arroganza”, “mostrare indelicatamente”.

A volte si usa, ed è ancora più forte, il verbo “sbattere“:

Le ho sbattuto in faccia la verità!

Che è un po’ come sbattere la porta in faccia a qualcuno, cioè chiuderla con forza davanti a lui o lei.

Oppure:

Hanno sbattuto la mia foto in prima pagina

Adesso il ripasso:

Peggy: andiamo al ristorante stasera?
È in un posto veramente in, ed è anche a buon mercato. Non si paga neanche il coperto !

Estelle: Con la recente escalation del prezzo della benzina, non è che non voglio ma non me lo posso più permettere.

Irina: hai ragione. bisogna darsi una regolata con le spese. soprattutto con uno stipendio risicato come il mio.

Segue la spiegazione del ripasso

743 A detta di

A detta di

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Trascrizione

Giovanni: nell’ultimo episodio (avete fatto caso che spesso inizio così?); dicevo che nell’ultimo episodio abbiamo visto un uso particolare del verbo dirsi.

Mi riferisco a dirsi soddisfatto, dirsi deluso, dirsi dispiaciuto, dirsi d’accordo, eccetera.

Abbiamo detto che questo equivale a “dire di essere” e spesso si tratta di dichiarazioni pubbliche. In ogni caso si esprime una sensazione, una volontà, un’opinione o un’emozione provata da altre persone.

Il verbo dire è interessante perché esiste anche un altro modo per riportare ciò che ha detto qualcun’altro che in questo momento è assente,

Stavolta però non si tratta di emozioni, sensazioni o volontà, ma si tratta quasi sempre di esprimere lo stato dei fatti.

Come stanno le cose? Qual è la verità? Accade spesso che ci siano più verità a proposito di quanto accade o quanto accaduto in passato.

Ecco, in questi casi, quando riportiamo un fatto descritto da un’altra persona (o più persone) per far conoscere, secondo questa persona, come stanno le cose, si usa spesso la locuzione “a detta di”, specialmente quando ci sono versioni diverse della verità

Es:

Siamo preoccupati per la crisi economica per gli effetti sulla nostra azienda, ma a detta del presidente, non ci sarà nessun licenziamento.

Significa che il presidente ha detto, pubblicamente o a qualcuno privatamente, che nessuno sarà licenziato. A detta sua nessuno verrà licenziato.

Ricordate l’espressionea suo dire“? Questa è abbastanza simile e si usa nelle stesse circostanze. “A suo dire” è più informale e colloquiale.

Proprio come “a suo dire” comunque, si riportano parole di altri quando ci sono pareri diversi o dei dubbi in merito.

La locuzione “a detta di” non si usa che con la terza persona, singolare o plurale.

Se parlo con te, “a tuo dire” si usa invece talvolta per ricordare alla persona con cui si parla delle sue parole dette in passato. Più difficilmente troverete utilizzi di “a detta tua”.

Può comunque capitare.

Dunque, “a detta sua/loro” e “a detta di qualcuno” sta per
secondo quanto detto da lui/lei, loro“, ed è più adatta a riportare lo stato dei fatti che una opinione di una persona.

Potremmo anche dire che è simile a “secondo l’opinione di“. Un’opinione però generalmente è un’interpretazione dei fatti, e prevede delle deduzioni. Può anche essere un giudizio espresso secondo un criterio soggettivo, o una convinzione in materia morale, politica, sociale o religiosa.

Nel caso di “a detta di” c’è di solito da riportare un fatto accaduto. È in tali circostanze che la locuzione “a detta di” è maggiormente adatta.

Ad ogni modo la locuzione si può usare anche in senso più generale.

Es:

Io ti credo, ma a detta di tuo fratello le cose sono andate diversamente

A detta di tua madre, Giovanni cucina benissimo.

È naturalmente del tutto simile a “secondo lui/lei” o “per lui/ lei” che sono più informali.

A detta di tutti Roma è una città da visitare almeno una volta nella vita

Dici che non ti piace la mia macchina? A detta dei miei amici è una delle macchine più affidabili e anche di moda del momento.

Naturalmente “a” è una preposizione semplice e dunque non si tratta del verbo avere.

Il termine “detta” è in questo caso un sostantivo.

Vale secondo me la pena di dedicare un episodio (il prossimo) a “detto” e “detta“.

Notate che la locuzione “a detta di” è simile anche a “che lui/lei sappia“, o “per quanto ne sa” di cui abbiamo parlato in due episodi passati, ma queste si usano prevalentemente con la prima persona (che io sappia, per quanto ne so) è poi c’è da dire che in quei casi si vuole evidenziare una conoscenza e anche che le cose potrebbero non essere queste esattamente.

Per quanto ne so io” quindi evidenzia una conoscenza di un fatto che non si dà per certo ed è del tutto analogo a “per quello che so io“, “per quello che ne sappiamo”, “per quanto ne sappiamo”.

È simile anche a “stando alle sue parole“, “stando a te“, “stando a lui/lei/loro“. In questo caso spesso c’è più diffidenza, o comunque poniamo una certa distanza da queste parole. Anche “stare a” è un episodio passato della rubrica, che si può usare come abbiamo visto anche per riportare opinioni di altri.

Anche “a detta di” a volte può racchiudere comunque un senso di diffidenza.

A detta di Putin, non ci sarà nessun attacco all’Ucraina. Eppure ci sono tantissimi militari lungo il confine. A detta di molti, Putin non dice la verità.

Si pone in ogni caso una certa distanza, perché si tratta di cose che riguardano altre persone e che, se si tratta di fatti, noi non possiamo verificare.

Può bastare per oggi. Adesso non può mancare un bel ripasso all’insegna dell’attualità.

Ulrike: ieri, 24 febbraio 2022, dopo aver visto il telegiornale mi sono detta: sogno o son desta? Dopo due anni e passa di bollettino quotidiano sui morti per Il Covid, adesso ci mancava solo il bollettino di guerra. Che Dio ce la mandi buona.

Marcelo: condivido i tuoi desideri. Dobbiamo fare appello all’intelligenza degli uomini e pregare per la pace.

742 Dirsi

Dirsi

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Trascrizione

Giovanni: oggi vorrei parlarvi del verbo dirsi.

Mi è venuta in mente quest’idea ieri ascoltando il telegiornale.

La notizia era il riconoscimento delle repubbliche séparatiste da parte del Cremlino.

Parliamo quindi delle forti tensioni internazionali a cui stiamo assistendo in questi giorni.

Ebbene, dopo questa notizia, sia il cancelliere tedesco Scholz che presidente francese Macron si sono detti “delusi”.

“Si sono detti delusi”. Questo mi ha fatto pensare che dovrei parlarvi del verbo dirsi, perché in effetti ha diversi utilizzi interessanti.

Dunque, “dirsi” è la versione riflessiva del verbo dire. Innanzitutto può significare dire a sé stessi (nel senso di pensare tra sé), oppure dirsi qualcosa tra due o più persone.

Es:

Dopo che mia moglie si è messa ad urlare, mi sono detto che forse era meglio non farle più scherzi.

Cosa ti sei detto dopo aver sbagliato il calcio di rigore?

“Mi sono detto” quindi significa “ho pensato”. Significa anche “ho detto a me stesso”.

In genere quando si usa in questo modo si usa al passato.

Se siamo due persone però:

Io e te ci diciamo sempre la verità.

Dirsi la verità è sempre la scelta migliore.

Non è carino dirsi le cose sottovoce.

Tra amici bisogna dirsi tutto.

Cosa si saranno detti Putin e Biden?

Cioè: di cosa avranno parlato? In questi casi, con dirsi, così come con parlarsi, si intende che una persona dice qualcosa all’altra.

Però, dirsi ha anche un altro uso, simile a” dichiararsi” e “dichiarare” cioè dire qualcosa pubblicamente, far sapere a tutti, o comunque dichiarare apertamente qualcosa. Potremmo anche tradurlo come “dire di essere“.

In genere riguarda un sentimento o una sensazione o anche una volontà.

È questo l’utilizzo di cui vi parlavo all’inizio citando il telegiornale.

Macron e Scholz si dicono delusi.

Dunque hanno dichiarato di essere delusi. Hanno detto di essere delusi. Hanno espresso il loro pensiero che riflette il loro sentimento nel confronti di un fatto. Hanno espresso la loro delusione.

Potrei ugualmente dire che:

Macron e Scholz si dichiarano delusi.

Lo fanno in questo caso nei confronti del mondo, quindi attraverso la stampa, attraverso una dichiarazione pubblica.

Non lo fanno certamente uno nei confronti dell’altro.

Questo accade invece se dicessi:

Giovanni e Maria si dicono dei segreti.

Ma non c’è alcun sentimento o sensazione in questa frase.

Vediamo altri esempi:

I professori si dicono soddisfatti dei propri studenti.

L’allenatore si dice entusiasta della prestazione della sua squadra.

Sua santità si dice dispiaciuto per quanto sta accadendo.

Mia figlia si dice contenta dei voti scolastici di quest’anno.

Il dott. Rossi si è detto lieto di poter partecipare a questo incontro.

Il direttore si è detto disponibile ad un incontro.

Ti dispiace hai detto?? Dirsi dispiaciuto non basta!

La platea a cui ci si rivolge cambia di volta in volta.

Si tratta sempre di dichiarazioni, ma non necessariamente fatte alla stampa e alla tv.

I professori sì sono detti soddisfatti dei propri studenti nel corso del consiglio dei docenti.

L’allenatore si è detto entusiasta della prestazione della sua squadra nel corso della conferenza stampa di fine partita.

Sua santità si è detto dispiaciuto di quanto sta accadendo nel mondo attraverso un twitt.

Mia figlia si è detta contenta dei voti non appena ha visto la pagella di fine anno.

In questo caso mia figlia ha detto questo solo a me. È una dichiarazione diversa da quella del papa, di un allenatore. Abbastanza simile alla dichiarazione di un professore.

Certo, spesso si usa per descrivere occasioni importanti, e comunque dichiarazioni vere e proprie, e per le occasioni formali è molto adatta come modalità per esprimere una disponibilità o una qualunque sensazione.

Si usa anche con la negazione:

Il presidente non si dice d’accordo con questa proposta.

Quindi il presidente non si dichiara d’accordo, dice di non essere d’accordo con la proposta.

Mio figlio non si dice contrario ad un trasferimento.

Mia madre non si dice preoccupata della situazione pandemica.

Anche in questi casi parliamo del verbo “dirsi” nel senso di espressione di un sentimento o di una volontà. Potrei sempre usare dichiararsi al posto di dirsi, ma spesso suona troppo formale. A volte poi sembrerebbe un linguaggio giuridico:

L’imputato si dichiara colpevole

Il senso è sempre quello di “dice di essere” (colpevole, in questo caso) ma dichiarare e dichiararsi sono tipicamente verbi adatti ad un’aula di tribunale.

Il presente, “si dice” e “non si dice” , ovviamente, si usano anche parlando di educazione o di correttezza. Ma questo non è il verbo dirsi.

Es. parlando di educazione:

Non si dice quanti anni hai ad una signora!

Secondo il galateo non si dice “buon appetito” a tavola.

Parlando invece di correttezza:

Si dice “a me mi piace“? No, non si dice.

Nel senso che non è corretto dal punto di vista grammaticale.

In questi due casi però non c’è una persona che si dice (o che non si dice) esprimendo una sensazione o una volontà. Non si tratta chiaramente di dichiarazioni di qualcuno.

C’è anche un altro modo di usare “si dice”. Anch’esso non riguarda il verbo dirsi.

Quando c’è una voce che gira, quando ci sono chiacchiere, voci di corridoio, quando cioè si sente parlare di qualcosa. In questi casi c’è sempre “che”, quindi non possiamo sbagliarci:

Si dice che tu sia una persona molto paziente. È vero?

Non si dice niente qui? State tutti in silenzio?

Si dice che alla fine di ogni episodio di italiano semplicemente si facciano esercizi di ripasso. Sarà vero?

Ulrike: tra Russia e Stati Uniti siamo ai ferri corti. La situazione è in continuo divenire, ma temo per il peggio. Non me l’aspettavo proprio. E voi?

Marcelo: non mi dirai che ti fa specie che la Russia abbia invaso il territorio del suo dirimpettaio?

Ulrike: Marcelo, stai forse accusandomi di fare la finta tonta la tua domanda era retorica?

Karin: a me non sembra affatto una domanda retorica. Era invece abbastanza sibillina.

Irina: per quanto mi riguarda, pensavo che questa minaccia di invasione fosse solo poco più di una voce falsa e tendenziosa. poi di punto in bianco tutto è diventato reale.

Anthony: Adesso noi, qua in Europa, dovremo prendere atto del fatto che continueranno a salire le bollette del gas.

M6: allora mi pare che dovremmo fare di necessità virtù e dare seguito ai tanto discussi piani per sviluppare le fonti di energia rinnovabile. Facendo così ci smarcheremo della nostra dipendenza attuale e favoriremo la protezione dell’ambiente. Un win-win senza dubbio.

Hartmut: si fa presto a dire win win. È arrivato l’americano!
Ci vogliono anni per fare ciò che hai detto. Dovevamo pensarci prima magari.

Marcelo: dovremmo iniziare subito, su questo non ci piove. Mi vedo costretto però a dire la mia. Non mi dirai che non lo sapeva nessuno che l’artefice di tutto questo è un pazzo. È dal 208 che se la canta e se la suona da solo . E le sanzioni? Si vogliono mettere dei paletti con le sanzioni? Stai fresco! Lui se ne frega. Ambiente dici? Un parolone! Da quando lui questi atteggiamenti scellerati minaccia le frontiere altrui con centinaia di panzer e aeroplani, non se ne parla neanche. A pagare lo scotto sono soprattutto gli europei, che dipendono dal gas russo. Una bella magagna da risolvere.

Anthony: c’è chi dice che, vista l’amicizia consolidata, dovrebbe essere Berlusconi a chiamare Putin per metterci una buona parola….