Affabile (ep. 944)

Affabile (scarica audio)

Giovanni: oggi parliamo dell’affabilità, cioè della caratteristica delle persone affabili. Solo una persona può essere definita affabile. Nient’altro.

Affabile è un aggettivo che descrive una persona che è cordiale, gentile, socievole e piacevole nell’interazione con gli altri.

Una persona affabile è generalmente amichevole, aperta e di buon carattere.

È chiaramente una caratteristica positiva, che indica una predisposizione naturale a trattare gli altri con gentilezza e rispetto, facendo sentire le persone a proprio agio intorno a sé.

Es:

Maria è una persona estremamente affabile, saluta sempre tutti con un sorriso e riesce a mettere a proprio agio chiunque entri in contatto con lei.

Il professor Rossi si distingue per la sua affabilità: è sempre disponibile ad aiutare gli studenti e si prende il tempo di spiegare le cose in modo chiaro e gentile.

La nuova collega si è integrata molto velocemente nel team grazie alla sua affabilità: si mostra aperta e amichevole con tutti, rendendo l’ambiente di lavoro più piacevole.

L’affabilità di Marco lo rende un ottimo rappresentante commerciale: sa come instaurare un buon rapporto con i clienti, mettendoli a proprio agio e guadagnandosi la loro fiducia.

Durante la cena di gala, l’affabilità del sindaco è stata apprezzata da tutti gli ospiti: si è dimostrato cortese, affabile e interessato a ogni conversazione.

Il contrario di affabile è “scontroso“, “burbero“.

Questi termini indicano una persona che è scorbutica, brusca o poco incline a essere amichevole o socievole con gli altri.

In cosa consiste la scontrosità?

Al contrario dell’affabilità, una persona scontrosa tende a essere fredda, distante o poco interessata alle interazioni sociali.

Se vi interessano altri aggettivi per descrivere le persone, credo che vi potrebbe piacere l’audiolibro dedicato proprio a questo.

Attraverso i segni dello zodiaco abbiamo esplorato le varie tipologie di persone, descrivendone tutte le caratteristiche, quindi pregi e difetti.

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Adesso ripassiamo qualche episodio passato.

Voi vi ritenete affabili o scontrosi?

Sofie: Salve, mi chiamo Sofie e, a detta di molti, sono una persona scontrosa. Non che io abbia l’intenzione di essere antipatica, ma ho una certa tendenza a reagire in modo brusco alle situazioni. Mi dispiace se sembro così, ma è il mio carattere.

Anne Marie: Buongiorno a tutti, sono Anne Marie e mi piace definirmi un tipo pressoché affabile. In linea di massima sono una persona aperta e cordiale, ma ci sono momenti in cui preferisco restare un po’ più in riservatezza. Non che sia scontrosa, ma ho le mie peculiarità e prerogative.

Karin: Ciao, io sono Karin e, a differenza di molti miei amici, mi considero più scontrosa che affabile. Non è che non mi piaccia socializzare, ma preferisco mantenere una certa distanza.

Marcelo: Salve a tutti, mi chiamo Marcelo e sono una persona affabile. Mi piace brillare negli incontri sociali e fare amicizia con facilità. Non mi direte che non è una caratteristica apprezzabile!

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761 Spiattellare

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Trascrizione

Sicuramente chi non è italiano è difficile che conosca il verbo spiattellare.

Ma io che ci sto a fare se non per spiegarvelo?

Allora, questo è un verbo che ha un forte contenuto emotivo, per questo motivo vi avverto subito che dovete capire bene come e soprattutto quando usarlo.

Spiattellare ha a che fare con ciò che si dice, in particolare con la verità. Abbiamo fatto un paio di episodi dedicati alla verità, ma non si è parlato di questo verbo.

Spiattellare significa dire apertamente qualcosa, dire qualcosa “chiaro e tondo” (un’altra espressione italiana) o anche dire “senza mezzi termini“.

Quindi parliamo di dire qualcosa senza nascondere nulla, ma c’è qualcosa di più, perché questa chiarezza nel parlare, che normalmente sarebbe un pregio, se uso il verbo spiattellare diventa qualcosa di negativo.

Se io spiattello la verità in faccia ad una persona (questa è la frase più comune) sto dicendo che sto rivelando senza riguardo o senza alcuna reticenza la verità, anche se questa verità può far male.

Potrei parlare anche di fatti riservati, che normalmente non si dicono a tutti.

Non puoi spiattellare in giro i miei fatti personali!

Ti ho raccontato un segreto e il giorno dopo me lo ritrovo spiattellato su tutti i giornali!

I giornali hanno spiattellato al mondo intero la storia d’amore tra Giovanni e Lady Gaga

Qualche tabloid ha spiattellato anche una foto dei due in prima pagina!

Quindi non si può spiattellare solamente la verità, una notizia, o un segreto. Spiattellare una foto in prima pagina è anch’esso un modo di comunicare qualcosa senza rispetto.

Se parliamo più esplicitamente di cose materiali:

Il poliziotto credeva non avessi la patente, ma io gliel’ho spiattellata sotto il naso!

In questo caso è molto simile a mostrare, far vedere, ma in modo brusco, come a voler dimostrare qualcosa, come a voler comunicare qualcosa di importante.

All’origine di questo verbo, molto usato dai giornalisti ma comunque informale e colloquiale, c’è il “piattello“, che è un piccolo disco a forma di piatto.

In particolare mi riferisco al “lancio del piattello” o “tiro al piattello” o “tiro a volo” che è una disciplina sportiva in cui bisogna colpire al volo (con un’arma da fuoco) uno speciale piattello, cioè un piccolo disco che viene lanciato.

Si trasmette dunque l’idea di un’azione brusca, inaspettata o indelicata.

Non che lanciare un piattello sia indelicato ovviamente, ma il piattello si deve comunque colpire (va colpito) e si trasmette in qualche modo l’idea di qualcosa di “violento” (passatemi il termine) o, se questo aggettivo è troppo forte, qualcosa di brusco o indelicato.

Quando usate questo verbo ricordatevi che non è come usare il verbo “dire” o “mostrare“, ma piuttosto simile a “dire senza delicatezza” o “mostrare con arroganza”, “mostrare indelicatamente”.

A volte si usa, ed è ancora più forte, il verbo “sbattere“:

Le ho sbattuto in faccia la verità!

Che è un po’ come sbattere la porta in faccia a qualcuno, cioè chiuderla con forza davanti a lui o lei.

Oppure:

Hanno sbattuto la mia foto in prima pagina

Adesso il ripasso:

Peggy: andiamo al ristorante stasera?
È in un posto veramente in, ed è anche a buon mercato. Non si paga neanche il coperto !

Estelle: Con la recente escalation del prezzo della benzina, non è che non voglio ma non me lo posso più permettere.

Irina: hai ragione. bisogna darsi una regolata con le spese. soprattutto con uno stipendio risicato come il mio.

Segue la spiegazione del ripasso