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Trascrizione
Parliamo di politica italiana, e per farlo iniziamo da un concetto semplice:
Cos’è la serenità? E cosa c’entra con la politica? Lo vediamo gradualmente.
Il dizionario, in merito, non lascia dubbi: la serenità è la condizione in cui si trova il cielo, è quindi lo stato del cielo quando è sgombro di nubi, quando cioè non ci sono nuvole nel cielo. La stessa cosa si può dire anche del tempo atmosferico: il cielo è sereno, il tempo è sereno. Non si parla di politica dunque.
C’è anche uno scioglilingua molto divertente sul termine “sereno”. Uno scioglilingua serve a sciogliere la lingua. Ecco lo scioglilingua:
Se oggi seren non è, doman seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà.
Cioè: se oggi non è sereno, sarà sereno domani, e se neanche domani sarà sereno, vedrai che si rasserenerà, cioè diventerà sereno. E’ uno scioglilingua che sembra un proverbio che invita ad essere ottimisti.
Ma la serenità è anche una condizione dell’animo umano. Così come il cielo può essere sgombro di nubi, la nostra mente può essere sgombra di pensieri, di problemi, di turbamenti, Quindi la serenità è anche l’assenza di preoccupaszioni, di turbamenti.
Il termine in realtà si usa molto più spesso parlando di stato d’animo che di condizioni meteo.
Le frasi più usate sono ad esempio:
La cosa che più conta nella vita è la serenità
La mia è una famiglia serena
Bisogna sopportare con serenità i problemi della vita
Quell’incidente ha turbato la serenità della mia famiglia.
Questo esame di italiano non mi fa stare sereno
eccetera.
Ora, l’aggettivo “sereno” si usa spesso anche al posto di tranquillo, pacato.
Sono sereno (cioè sono tranquillo, non sono preoccupato)
Se ci avviciniamo al tema della politica, questa è una affermazione piuttosto diffusa quando un uomo politico o un personaggio pubblico viene coinvolto in una indagine giudiziaria. Viene accusato di qualche reato. Quando i giornalisti gli chiedono qualcosa sulla vicenza, lui o lei molto spesso rispondono in questo modo:
Sono sereno!
Come a dire: non mi preoccupo, perché sono innocente. Credo nella giustizia e alla fine la verità uscirà fuori e si vedrà che sono innocente.
Questa frase però: “sono sereno” negli ultimi anni si usa molto meno rispetto a prima, e c’è un motivo ben preciso.
La questione risale al 17 gennaio 2014. Enrico Letta era il presidente del consiglio italiano. Il Governo da lui presieduto sembrava in pericolo perché un suo collega di partito, che si chiama Matteo Renzi, politico molto noto in Italia e in tutto il mondo, sembrava essere interessato a diventare lui il presidente del Consiglio prendendo il posto di Enrico Letta.
Quel giorno però in una trasmissione televisiva, Renzi volle rasserenare, rassicurare Letta, cioè volle tranquillizzarlo, e perciò disse: disse la seguente frase rivolta al suo collega di partito:
Enrico stai sereno!
Come a dire: Enrico, non preoccuparti, perché io non ho nessuna intenzione di far cadere il tuo governo. Quindi Enrico stai sereno
Solo un mese dopo quella dichiarazione però nacque il Governo Renzi. Quindi forse non doveva stare così sereno Enrico Letta.
Da allora, ogni volta che un italiano pronuncia la frase “stai sereno” si pensa a quell’episodio e si dà alla frase il significato opposto. Si usa anche per scherzo, per farsi due risate, quindi si usa di proposito questa frase, proprio per essere ironici, anche al di fuori della politica. Naturalmente i più giovani, che non si interessano di politica, non sanno nulla di questa storia e non ci troverebbero nulla da ridere.
Per un non madrelingua credo comunque sia interessante sapere cosa si nasconde a volte dietro una frase apparentemente molto semplice.
Ci vediamo al prossimo episodio.