Prontezza di riflessi (ep. 1073)

Prontezza di riflessi

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Trascrizione

Ho una domanda per voi. La sfida è che dovete rispondere entro due secondi.

Immaginate di avere tre pulsanti davanti a voi. Dovete premere il pulsante giusto prima del vostro avversario.

Un pulsante è per rispondere si, uno è per rispondere no, il terzo è “forse, ci devo pensare”.

Ecco la domanda: sapete cosa significa essere pronti di riflessi?

Tempo scaduto.

Se avete risposto in tempo, evidentemente siete persone pronte di riflessi. Anche se non ne conoscete il significato.

Essere pronti di riflessi significa proprio questo: essere preparati a reagire rapidamente e spesso anche istintivamente. A reagire a cosa? In genere a situazioni impreviste o pericolose.

Si può usare però anche in senso più ampio, come ho fatto io all’inizio.

I riflessi, tecnicamente, sono delle risposte automatiche del corpo a stimoli esterni o interni, che si verificano senza coinvolgimento cosciente. Ad esempio, il riflesso di retrazione del piede quando si tocca la zona sotto il ginocchio. Il ginocchio reagisce muovendosi in avanti e questo accade anche senza la nostra volontà in quanto è una reazione automatica.

Chiaramente nell’esempio che ho fatto ho usato in senso figurato il termine riflessi.

In senso figurato, i “riflessi” possono indicare reazioni istintive o anche solamente immediate di una persona a determinate situazioni, senza necessariamente implicare un coinvolgimento cosciente o razionale.

Si può usare anche al singolare: riflesso. Da non confondere col riflesso relativo alla riflessione della luce.

I riflessi della luce sono fenomeni ottici in cui la luce si riflette su una superficie e cambia direzione.

Questo può avvenire su superfici lisce come uno specchio o su superfici rugose come un foglio di carta. Quando la luce riflette su una superficie abbiamo un riflesso.

Poi ci sono anche i riflessi ai capelli che si fanno dal parrucchiere.

I riflessi in questo caso si riferiscono a una tecnica di colorazione dei capelli in cui vengono aggiunti riflessi più chiari o più scuri per creare dimensione e profondità nel colore dei capelli. Questa tecnica può essere utilizzata per aggiungere luminosità e contrasto al colore naturale dei capelli o per creare effetti più audaci e creativi.

Tornando alla prontezza di riflessi, che può essere intesa sia nel senso proprio, riferendosi alla rapidità delle risposte fisiche automatiche del corpo, che nel senso figurato, indicando la prontezza nella risposta a situazioni o problemi anche in un contesto più ampio.

Vediamo altri esempi:

Ieri stavo cadendo dal mio monopattino perché ho preso in pieno una buca. Fortunatamente sono stato pronto di riflessi e sono riuscito a non cadere.

Stavo discutendo con un tizio in un parcheggio, lui voleva assolutamente parcheggiare al mio posto, ma l’ho visto arrivare con la coda dell’occhio e subito ho occupato il posto in un secondo prima che lo facesse lui.

Nel calcio, durante una partita, potremmo commentare una grande parata di un portiere che riesce a parare un tiro molto pericoloso e da distanza molto ravvicinata. Ci vuole una grande prontezza di riflessi da parte del portiere per parare quando un calciatore avversario tira da molto vicino.

Esiste anche un altro modo di riferirsi a questo tipo di reazione: il riflesso incondizionato. Il riflesso incondizionato è anch’esso una risposta automatica e innata a uno stimolo specifico. Non richiede apprendimento o esperienza per manifestarsi e avviene in modo naturale. Ad esempio, il riflesso di suzione nei neonati è un riflesso incondizionato in cui il neonato succhia automaticamente quando qualcosa tocca la sua bocca. Si usa il riflesso incondizionato anche quando una reazione viene spontanea, anche se magari, avendo a disposizione un tempo maggiore per pensare, si crede che la reazione sarebbe stata differente.

Un esempio ulteriore di riflesso incondizionato potrebbe essere quando qualcuno si ritrae istintivamente da una fonte di calore intenso, come mettere la mano su una superficie calda. In questo caso, il ritirarsi istintivo è una risposta automatica e innata al pericolo di scottarsi, senza bisogno di apprendimento o razionalizzazione, cioè senza bisogno di stare a pensare.

Voi invece cosa mi dite dei vostri riflessi? Rifletteteci e fatemi sapere.

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Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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Ulrike: Avete presente coloro che hanno sempre la battuta pronta? In quanto tali mi sa che si tratta di persone dotate di prontezza di riflessi, per lo meno in fatto di spiritosità. Io purtroppo non posso annoverarmi tra di loro, a me le idee argute e spiritose, semmai, mi vengono in differita, di rado dal vivo.

Marcelo: Vorrei in merito citare due pugili, per inciso, entrambi campioni mondiali! Il primo un americano arci conosciuto, Casius Clay, poi diventato Mohamed Ali. Ricorderete i suoi veloci riflessi per schivare i colpi immagino. Vabbè… almeno chi ha superato gli anta saprà di chi parlo.
L’altro è Nicolino Locche, argentino, famoso per abbassare la guardia e mostrare il volto al suo avversario, che non riusciva mai a colpirlo! Difficile centrare il bersaglio con questo tizio! Purtroppo, tutt’e due hanno avuto il Parkinson in età avanzata. Cercate su YouTube qualche video che li riguarda. Sono degni di nota! Quanto alla mia prontezza di riflessi, beh, meglio che ne parliamo un’altra volta!

Estelle: Avete presente quel diabolico strumento della cucina chiamato mandolina? Cucinare per gli altri è per me un piacere da sempre. Ero avvezzati a usarla frequentemente in modo quasi istintivo. Ineluttabilmente ciò che doveva accadere è accaduto, e il mio dito ha preso il posto della patata. Non vi dico lo stato di panico nella casa: i figli hanno subito attivato il campanello d’allarme. Da quel giorno ho sviluppato una certa prontezza di riflessi per ritirare le dita mentre la lama si avvicina. Conunque, a ragion veduta, senza voler demonizzare questa macchina, penso che il da farsi sia probabilmente dimenticarla. Dire che questa macchina è pericolosa è un eufemismo.

I chiari di luna… (ep. 1062)

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Trascrizione

Ecco un’espressione che potete usare quando le cose non vanno troppo bene: ” I chiari di luna”.

Strano vero? Infatti in realtà la luna ispira anche romanticismo, soprattutto la luce che viene dalla luna, specie quando è piena, cioè quando la luna è visibile completamente.

Fare una passeggiata al chiaro di luna infatti significa passeggiare con la luna che illumina il cammino. Molto romantico.

Ad ogni modo i “chiari di luna”, (usando dunque il plurale “chiari”) si utilizza per indicare l’attraversamento di un periodo difficile, economicamente o anche da altri punti di vista.

Vediamo come si usa ma prima spiego cosa sono materialmente i chiari di luna.

In astronomia, un “chiaro” è la luce che emette un corpo celeste o la luce che riflette un pianeta su un altro (ad esempio la Terra) anche se la luce non è emessa direttamente da questo pianeta ma è solo riflessa.

Questo “chiaro” , (sostantivo dunque), proviene dal sole, ma è riflesso dalla luna ed è in grado di illuminare il pianeta su cui è riflesso (la Terra). Parliamo della illuminazione notturna.

Esempio di utilizzo figurato dell’espressione “chiari di luna”.

Dobbiamo comprare una nuova casa, ma non abbiamo molti soldi. Un amico mi chiede: Come mai?

Io potrei rispondere:

eh, con questi chiari di luna sarà difficile riuscire a sostenere tutte le spese necessarie.

Parlo di difficoltà economiche in questo caso.

È un’espressione abbastanza comune in tutt’Italia, usata per indicare un particolare momento critico, un periodo difficile, soprattutto sotto il profilo economico, ma non solo. Un periodo passato o quello attuale.

Un secondo esempio:

Un futuro migliore per la città di Roma oggi è possibile, dopo certi chiari di luna…

Evidentemente la città di Roma ha affrontato in passato un periodo negativo. Probabilmente non c’erano abbastanza risorse per sostenere delle spese per via di una crisi economica. Adesso però sembra che le cose vadano meglio perché il periodo in questione è passato: “dopo certi chiari di luna”.

L’espressione si usa generalmente quando è evidente a cosa ci si riferisce, anche se di per sé l’espressione non è molto precisa.

Certi chiari di luna? Quali esattamente? Si intuisce solo che c’è stato un periodo difficile. Si dà per scontato che chi ci ascolta capisca al volo.

Probabilmente si utilizza l’immagine della luce riflessa dalla luna perché la sua luce è fioca, è debole, quindi sono poco visibili i particolari e si vede a malapena. Questa scarsità di luce rappresenta metaforicamente una scarsità di diversa natura.

Al di fuori del senso economico, legato ai soldi che non ci sono (o sono scarsi, appunto), potremmo anche parlare di una difficoltà diversa.

Es:

Sto per laurearmi in lettere e decido che non voglio fare l’insegnante nella mia vita, perché ultimamente secondo me, tra le altre cose, gli insegnanti non godono di molta considerazione.

I genitori dei ragazzi lì mettono sempre in discussione, poi è sempre più difficile trovare lavoro e infine gli insegnanti non sono neanche ben pagati. Poi ultimamente, ammettiamo che anche la classe politica ha annunciato che taglierà lo stipendio degli insegnanti.

Allora posso dire che, visti i recenti chiari di luna, forse è bene che io decida di fare un altro mestiere nella mia vita.

In questo caso si parla di difficoltà di vario tipo, economiche ma anche sociali e legate al mondo del lavoro.

Ultimo esempio:

Immaginate due adolescenti che parlano tra loro, e commentano il periodo del Covid dicendo che in quel periodo era difficile conoscere ragazze e avere esperienze amorose:

Es:

Adesso esco tutti i giorni e conosco sempre nuove ragazze, ma vi ricordate che chiari di luna qualche anno fa ai tempi del Covid?

In questo caso ci si riferisce chiaramente alle difficoltà nel conoscere ragazze e nel fare nuove avventure.

L’espressione è chiaramente informale e sapete una cosa? Mi stupirebbe molto se la sentissi usare da una persona non madrelingua.

Provare a farlo con un amico italiano e vedrete la sua reazione.

Adesso mi piacerebbe un ripasso degli episodi precedenti che verta sulla luna 🌙. A seguire ascoltiamo una breve canzone dedicata alla stessa luna.

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Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

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Marcelo: Nessuno prese sul serio Armstrong quando disse la famosa frase “un piccolo passo per l’uomo ma un grande balzo per l’umanità”.

Anne Marie: Adesso con le guerre in corso di passi ne stiamo facendo parecchi, ma indietro. Qualcuno ha già pagato pesantemente lo scotto.

Ulrike: questo è sicuramente un tema controverso.

Hartmut: certo, ma si sono registrate già vittime a migliaia. Questi numeri non sono opinabili.

Peggy: per non parlare delle ricadute sociali, umane ed economiche di questi conflitti.