La dissenteria, la cacarella e la stitichezza

La dissenteria, la cacarella e la stitichezza (scarica audio)

altre frasi idiomatiche

associazione italiano semplicemente

Voce di Danielle, membro dell’associazione Italiano semplicemente.

Danielle: Uno dei prossimi verbi di cui parleremo su italiano semplicemente è il verbo dissentire.

Vale sicuramente la pena inserirlo nella rubrica dei verbi professionali quindi a breve sarà online.

Spiegato molto velocemente dissentire significa non essere d’accordo.

Oggi però ci occuperemo della dissenteria, che, vi chiedo: ha qualcosa a che vedere col verbo dissentire?

Iniziamo a dire che la dissenteria è una malattia.

Non è però la malattia di una persona che non è mai d’accordo, perché questo tipo di “malattia” viene comunemente chiamata in modo diverso:

Essere un bastian contrario

Fare il bastian contrario

Abbastanza simile è l’espressione:

Fare l’avvocato del diavolo

Questa è un’espressione colloquiale che indica il comportamento di una persona che controbatte sempre, ha sempre qualcosa da ridire, è sempre contrario a tutto ma non perché ne è convinta, piuttosto lo fa apposta, solo per l contrastare le altrui posizioni.

Può anche essere utile avere una persona che interpreta la figura dell’avvocato del diavolo perché aiuta a capire il rovescio della medaglia e ad analizzare obiettivamente una decisione da prendere su un problema da risolvere.

No. La dissenteria non è tutto questo.

Invece è una particolare l malattia infettiva che colpisce il nostro intestino.

La dissenteria è una grave forma di diarrea. Comunemente i termini “diarrea” e “dissenteria” vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà la dissenteria è più grave.

Per usare termini semplici, quando una persona soffre di dissenteria va spessissimo al bagno e si perdono molti liquidi e sali minerali.

Il verbo dissentire e la dissenteria si somigliano quindi ma l’origine è completamente diversa. Dissentire viene dal latino e deriva da “sentire“, ma riguarda le opinioni, mentre la dissenteria deriva dal greco “éntera” che significa intestini.

A proposito, visto che ci sono, vi dico che nel linguaggio familiare si usa anche il termine cacarella, che ha anche un uso legato alla paura e alla cosìddetta fifa.

Quando una persona ha paura di qualcosa, si dicono spesso frasi tipo:

Durante la passeggiata, due cani mi hanno rincorso. Non ti dico che cacarella che mi ha preso!

Oggi ho l’esame di italiano. Ho una cacarella!

Allo stesso modo si usa anche “cacarsi sotto dalla paura” o “cacarsi addosso dalla paura” che però è decisamente troppo esplicito e dunque abbastanza volgare.

Tornando alla dissenteria, che non si usa mai in senso figurato, voglio dirvi che quando una persona ha il problema opposto, cioè quando non riesce ad andare al bagno, si dice che soffre di stitichezza, oppure si dice che è costipato (costipazione).

Ogni volta che vado in vacanza, dopo tre giorni sono sempre costipato. Come posso fare per combattere questa stitichezza?

Esiste anche il termine stipsi, sicuramente più usato dai medici che dalla gente comune.

Come la cacarella, anche la stitichezza viene usata in senso figurato.

Può indicare lentezza, incertezza nel produrre qualcosa o nel realizzare qualcosa, specie se si tratta di libri e più in generale di produzioni letterarie.

Nell’uso figurato c’è sempre una difficoltà “nell’uscita” di qualcosa.

Uno scrittore giudicato stitico è dunque uno scrittore che non scrive moltissimo. Magari esce un libro ogni 10 anni. Si parla dell’uscita dei libri in libreria.

Anche se ad uscire con difficoltà sono i soldi dal proprio portafogli, possiamo parlare di stitichezza.

In pratica si tratta di un modo alternativo e meno offensivo per dire che una persona spende con difficoltà, ha difficoltà nello spendere.

Normalmente di queste persone si dice che sono tirchie, taccagne, avare, spilorce, o, più gentilmente, parsimoniose (avere parsimonia è persino giudicato un pregio).

Possiamo comunque anche dire:

Giovanni, quando deve offrire il caffè ai colleghi si mostra sempre un po’ stitico.

Possiamo usare la stitichezza anche per indicare una certa difficoltà nel mostrare sentimenti:

Sono sempre stato stitico quando devo mostrare affetto, ma non lo faccio apposta.

Dai non fare lo stitico, dai un forte abbraccio ai nonni!

Adesso facciamo un nell’esercizio di ripetizione per non dimenticare che bisogna esercitarsi anche nel parlare:

Ho sempre sofferto di stitichezza

Ho una forte dissenteria

Quando mangio le prugne mi viene subito la cacarella.

Domani ho il primo esame. Che cacarella che mi ha preso!

Francesco è un po’ stitico nel mostrare sentimenti.

Quando c’è da offrire, il più stitico è sempre stato Pietro.

Tra qualche giorno andrà online anche la spiegazione del verbo dissentire, nella rubrica dei verbi professionali. Se volete ascoltare e leggere questo episodio, non vi resta che chiedere l’adesione all’associazione Italiano Semplicemente.

Un saluto.

Fila liscio come l’olio

Fila liscio come l’olio

Video

Trascrizione

Giovanni: Una delle specialità italiane è l’olio extravergine d’oliva. Questo è abbastanza noto. ma l’olio, più in generale, e non solo quello derivato dalle olive, viene usato anche per lubrificare, per fare in modo che due corpi scivolino tra loro, per quindi ridurre l’attrito tra due corpi.

Ma l’olio si usa anche in alcune espressioni idiomatiche italiane, tra cui “liscio come l’olio“.
Filare liscio come l’olio“, in particolare, è una espressione che si usa quando non si incontrano problemi.

Come va il viaggio? c’è traffico?

Fortunatamente no. Finora fila tutto liscio come l’olio.

Cioè: va tutto bene, non abbiamo incontrato problemi.

Si usa spessissimo parlando del traffico, ma si usa in generale in qualunque attività in cui c’è la possibilità di incontrare dei problemi, qualcosa che ci faccia rallentare, che ostacoli il nostro lavoro o il normale andamento delle cose. Se tutto va bene, possiamo dire semplicemente che “tutto fila liscio”, e possiamo aggiungere “come l’olio”.

Si usa il verbo filare, che è un verbo che ha molti utilizzi diversi, ma quanto “tutto fila“, o quando “tutto fila liscio“, c’è un’attività che procede con regolarità, che va avanti senza problemi, senza intoppi, soprattutto quando questi eventuali intoppi sono fonte di preoccupazione.

Se poi tutto fila liscio come l’olio, si vuole trasmettere l’assenza di attrito. Tra l’altro il verbo filare trasmette anche un senso di moto rettilineo, senza curve, quindi qualcosa di diritto, e anche questo trasmette l’assenza di un rallentamento e quindi di eventuali difficoltà e possibili deviazioni rispetto a quanto previsto.

Filare trasmette anche un senso di ordine e coerenza. Pensate all’espressione “un discorso che fila“, che è un discorso logico, coerente, che non ha contraddizioni. Quando una persona fa un discorso che fila è un discorso convincente e efficace.

Filare trasmette l’assenza di difficoltà anche quando parliamo di un “ragazzo che fila dritto“, con riferimento al suo comportamento corretto e maturo, senza deviazioni e senza stupidaggini. Parliamo in questo caso della sua condotta sul piano morale o disciplinare.

Allora, anziché dire “tutto ok”, “va tutto bene”, “finora tutto bene“, la prossima volta provate anche a dire che  “tutto fila liscio come l’olio“.

Al prossimo video di Italiano Semplicemente

653 Essere alle prese con

Essere alle prese con (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: Ecco un’altra espressione che sarà molto usata nei vostri ripassi in quanto molto semplice e al contempo adatta a essere usata in molte occasioni.

L’espressione è “essere alle prese con” qualcosa o qualcuno

Molti studenti già la conosceranno sicuramente ma vale sicuramente la pena di spiegarla.

Già conosciamo (si fa per dire) i molteplici usi del verbo prendere nella lingua italiana, e per coloro che vogliono farsi un’idea di quanto ho appena detto vi consiglio di dare un’occhiata all’episodio dedicato al verbo prendere.

Essere alle prese con qualcosa, come vi dicevo, è molto semplice perché significa essere impegnati in un’attività che presenta delle difficoltà o quantomeno comporta molto tempo.

Tutto qui.

Esempio.

Sono quasi due anni che l’intera umanità è alle prese con un virus.

Sapete di cosa sto parlando vero?

I poliziotti sono alle prese con dei manifestanti no-vax che stanno creando problemi.

Mia madre è sempre alle prese con le faccende domestiche.

Sono stato fino alle 21 alle prese con un cliente.

L’espressione non si usa per tutte le attività ma solo quelle lunghe e/o impegnative.

Pertanto non potete dire che, ad esempio, siete alle prese con l’ascolto di un album dei Pink Floyd poiché trattasi di un’attività piacevole.

Si deve usare sempre la preposizione “con” o le preposizioni articolate col e coi e al limite cogli, collo, colla e colle, sebbene queste ultime tre generalmente non si usano e si preferisce usare con lo, con la e con le.

Sono alle prese con lo (collo) scarico del water che non vuole funzionare

Sono alle prese col la (colla) prova di grammatica

Sono alle prese con le (colle) solite faccende domestiche

Sono alle prese coi (con i) vicini che si lamentano dei rumori

I calciatori sono alle prese cogli (con gli) impegni delle squadre nazionali.

Per due giorni sono stato alle prese col (con il) solito problema alla schiena

La parola adesso ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente che sono stati alle prese con ripassi impegnativi recentemente. Anche questo non è da meno direi.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Marguerite (Francia): pare che il Covid stia riprendendo vigore. Troppi pochi vaccini ancora. Fintantoché non l’avremo sconfitto non sarò tranquillo.

Ulrike (Germania): io sono molto facile al contatto con gli altri, amo la vita sociale. Quanto ancora potrò resistere? Se penso alla vita che facevo prima mi viene subito il magone.

Edita (Repubblica Ceca): A me invece piace stare da solo. Faccio di necessità virtù Anche se questo non va per la maggiore.

Cat (Belgio): Non so se e quando riuscirò a farmene una ragione di questa situazione. Vivere all’insegna della malattia e della distanza sociale? Proprio non è cosa per me!

Marcelo (Argentina): per farcela occorre vaccinarsi di più, altrimenti forniamo un assist al virus che crea varianti in continuazione!

Marguerite (Francia): Se è vero com’è vero che i virus vanno sconfitti con i vaccini, bisogna cercare di convincere questi no-vax, che pensano che siamo tutti stupidi. Il fatto è che probabilmente ciascun dal proprio cuor l’altrui misura. A parte gli scherzi, bisogna capire da cosa nasce questa ribellione, qual è il malessere sociale che ha causato questi movimenti di protesta. Io non sono per la discriminazione a prescindere.

André (Brasile): credo che il problema sia che ci sono ancora molte persone che se ne fregano del COVID. Soprattutto i giovani.

Albéric (Francia): Hai ragione Andrém Ne ho fin sopra i capelli di loro. Ne abbiamo ancora per molto ad aspettare che invecchino? Come sarebbe bello un mondo senza giovani! Una mera utopia!

Rauno (Finlandia): Più che altro un’idea peregrina! Senza giovani non c’è futuro. Poi tanti cinquantenni non sono da meno quanto a sciocchezze.

Cat (Belgio): Assai più di peregrina M9! È soprattutto – passami il termine – una fesseria con la F maiuscola!
Harjit (India): adesso non è il caso di continuare. Altrimenti di qui a poco mi aspetto qualche lamentela sulla durata dell’episodio.

Spiegazione in lingua russa

alle prese

Non ti ci mettere pure tu

Audio

È possibile ascoltare il file audio in formato mp3 tramite l’audiolibro in vendita su Amazon (Kindle o cartaceo)

Trascrizione

Buongiorno amici di Italiano Semplicemente.

L’espressione di oggi è “non ti ci mettere pure tu“, espressione informale, che usano tutti gli italiani, anche in versioni leggermente diverse, vediamo tra poco come.

Si tratta di una frase che si dice in una circostanza particolare, quando si è arrabbiati.

E’ accaduto qualcosa, anzi è accaduto più di qualcosa, ed ai nostri occhi sono accadute tutte cose negative. Non si tratta di tragedie, catastrofi naturali, non di grosse cose, ma comunque di cose negative, che ci hanno messo di cattivo umore, che ci fanno pensare che una giornata non è delle migliori.

non_ti_ci_mettere_pure_tu_immagine

Ebbene in queste situazioni potrebbe capitare di pronunciare una frase di questo tipo: non ti ci mettere pure tu!

Ma quando la pronunciamo? Quando possiamo pronunciarla?

Beh intanto nella frase c’è il pronome personale “tu”, quindi è evidente che si sta parlando con qualcuno.

Non ti ci mettere pure tu!

E’ un’esclamazione rivolta ad una persona, che si pronuncia con tono severo.

Il verbo “mettere” non va interpretato nel senso standard, abituale. Mettere significa collocare in un posto: mettere i libri nella libreria; mettere i piatti in tavola; mettere le chiavi sul tavolo; mettere i panni in lavatrice, eccetera. Mettere in realtà ha tantissimi significati, ma in questo caso stiamo parlando di “mettercisi“.

In mezzo, tra mettere e mettercisi c’è “metterci”. Ne abbiamo già parlato in un episodio della differenza tra mettere, metterci e mettercisi. Vi invito a dare un’occhiata. E’ l’episodio in cui abbiamo spiegato la particella ci e la frase “ci sta”.

“Metterci”, ad esempio “metterci 30 minuti”  significa impiegare. Nello stesso modo si usa anche volerci:

Le due frasi seguenti ad esempio sono equivalenti:

Per andare al lavoro ci si mettono 30 minuti, ma potrebbero volercene anche 40. Di minuti ce se ne potrebbero mettere anche 50 con molto traffico.

Per andare al lavoro ci vogliono 30 minuti, ma ce ne se potrebbero mettere anche 40. Di minuti potrebbero anche volercene 50 con molto traffico.

Ok quindi questo è impiegare, metterci, volerci.

Invece “mettercisi” si riferisce alle persone e in un primo significato indica impegno, concentrazione. Ad esempio. Proviamo a pronunciare alcune frasi con metterci e mettercisi, di diversa difficoltà:

Io per andare al lavoro ci metto trenta minuti (verbo metterci=impiegare=volerci)

Se mi ci metto riesco a finire il lavoro entro oggi (mi ci metto – mettercisi = mi impegno – impegnarsi)

Tu ci metti quaranta minuti ad andare al lavoro (metterci = impiegare=volerci)

Se ti ci metti riuscirai a impiegare 35 minuti (mettercisi=impegnarsi)

Se ti ci metti ci metterai 35 minuti (ti ci metti = ti impegnerai; ci metterai=impiegherai)

Puoi metterci 30 minuti se andrai velocissimo (puoi metterci = puoi impiegare)

Potresti metterci 25 minuti se andrai con lo scooter (potresti metterci = potresti impiegare)

Esiste anche una espressione molto usata: “Mi ci metto con impegno” che significa proprio che mi impegnerò, sarò molto concentrato.

Se un ragazzo dice: devo fare tutti i compiti entro oggi! Se mi ci metto con impegno ce la farò”.

La madre potrebbe rispondere: “mettercisi con impegno potrebbe non bastare se non sei stato attento durante la lezione in classe”.

Quindi mettercisi = impegnarsi, applicarsi, stare concentrato su qualcosa.

Nella frase di oggi però: “non ti ci mettere pure tu” il verbo mettercisi non è usato in questo modo.

Infatti esiste un secondo modo di usare il verbo. In questo caso si vuole dire alla persona che quello che è accaduto è già sufficiente, non c’è bisogno di te, del tuo intervento, mi sono già accadute abbastanza cose negative oggi.

Il verbo è sempre “mettercisi” ma si usa quindi quando qualcosa o qualcuno si aggiunge ad una situazione già problematica.

Facciamo alcuni esempi con l’aiuto di qualche membro dell’associazione Italiano Semplicemente:

Bogusia: Non ne posso più oggi amore! Non solo mi sono svegliata troppo tardi, ma poi ho trovato la mia macchina rigata da un pazzo, inoltre è piovuto a catinelle e infine, ciliegina sulla torta, il traffico mi ha impedito di arrivare in tempo al lavoro. E adesso arrivi tu che vuoi consigliarmi di alzarmi più presto? Ti prego, non ti ci mettere pure tu caro!!!

Grazie Bogusia. Ottimo esempio. Molto divertente! Ci mancava solo la pioggia a catinelle! Beh per quella bastava un bell’ombrello!

Un altro esempio?

Ulrike: Da quando ho comunicato agli amici di voler separarmi da mio marito non mancano i loro consigli e commenti in merito. L’ultima volta però mi sono arrabbiata: “basta così, ne ho abbastanza. Non ti ci mettere pure tu!” ho detto ad una mia amica. Spero non si sia offesa, ma credo che capirà la mia situazione. Ero esasperata!

Bene, grazie Ulrike, in effetti una separazione è sempre difficile da gestire e da capire a volte, quindi se poi ci si mettono anche i troppi consigli di amici e parenti potremmo perdere la pazienza. Hai ragione.

Enrique: Ciao ragazzi, penso che il significato di questa espressione “non ti ci mettere pure tu” o “non ti ci metter anche tu” sia molto simile all’espressione “ci mancava solo questa“, cioè ci sono già abbastanza problemi e tu non solo non risolvi niente, ma addirittura peggiori le cose ancora di più, cioè aggiungi un problema addizionale a tutti quelli che avevamo prima, non dai una mano ma tutt’altro, peggiori le cose ancora di più. Non ne sono certo ma penso che questo sia il significato dell’espressione, cioè molto prossimo a “ci mancava solo questa“. Forse un po’ più personalizzato verso la persona con cui parliamo, ma penso che questa espressione è molto simile a “ci mancava solo questa”. 

Ottimo anche per te Enrique. Giustamente hai detto che “pure” vuol dire “anche” e possiamo in alternativa usare anche al posto di pure senza problemi.

Poi hai ragione, “non ti ci mettere anche tu” è rivolto direttamente al nostro interlocutore, mentre invece “ci mancava solo questa/o” è una frase che si usa parlando di eventi accaduti che si aggiungono e peggiorano una situazione già problematica, come la pioggia a catinelle dell’esempio di Bogusia.

A volte la ciliegina sulla torta viene usata ironicamente per sdrammatizzare una situazione problematica. Sdrammatizzare significa rendere meno drammatica, meno grave una situazione, semplicemente scherzandoci un po’ su.

Ad esempio:

Piove, c’è traffico e, ciliegina sulla torta, mi hanno anche rigato la macchina. Ci mancava solo questa!

Bogusia prima ha usato proprio l’espressione “ciliegina sulla torta” per indicare ironicamente che per completare una situazione già difficile mancava qualcosa, come la ciliegina, cioè una piccola ciliegia, può aggiungere un tocco decorativo ad una torta, ed in questo modo una torta è perfetta. Una frase ironica ovviamente. Anche questa si usa in situazioni del genere. E come dicevo anche “dulcis in fundo” è una espressione equivalente ironica e col medesimo significato di “ciliegina sulla torta“. “Il dolce (viene) in fondo” è un proverbio latino spesso citato per indicare qualcosa di bello (o ironicamente di brutto) che arriva per ultimo e inatteso.

Se preferite ironizzare e sdrammatizzare una situazione difficile potete usare una di queste due espressioni dunque.

Qualche altro esempio e terminiamo l’episodio di oggi. Usiamo “ci mancava solo questo” ed anche “mettercisi“. Notate che mettercisi si può usare non solo rivolto all’interlocutore ma anche verso altri soggetti o eventi esterni. Infatti posso dire ad esempio:

In Italia le cose non vanno molto bene, ed adesso ci si mette anche il cattivo tempo a peggiorare la situazione!

La situazione sociale in Francia era già difficile, ora ci si mettono pure i gilè gialli!

Ieri la mia ragazza mi ha lasciato ed ho perso il lavoro. Poi la sera sono anche caduto dallo scooter. Ci mancava solo questa!

Ragazzi, oggi è una giornataccia, me ne sono già successe abbastanza, vi prego, non vi ci mettete pure voi adesso!

Noooo! Davvero la Juventus ha perso la finale di Champions League? Dopo la sconfitta con l’Inter in campionato ci mancava solo questa! 

Mia sorella mi ha urlato al telefono stamattina! Oggi poi ho anche l’esame di italiano e mi ha fatto innervosire! Spero che ora non ci si metta pure l’autobus che ritarda!

Non bastava l’allagamento della casa, ora ci si mettono anche i ladri. Una giornataccia!

L’episodio finisce qui. Ascoltate altre volte, fate delle pause se necessario, mettetevici con impegno e vedrete che per imparare bene l’italiano non ci metterete molto tempo.

Un saluto da me e da tutti i membri dell’associazione.

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00