311 – Ci capisco

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Trascrizione

Giuseppina: Abbiamo fatto vari episodi per spiegare l’uso della particella ci.

Ne abbiamo fatti alcuni anche per spiegare la particella “ne”.

Non vi ho ancora mai parlato però di un uso particolare della particella “ci”.

Un uso informale, che non si trova nei libri di grammatica, ma che si usa moltissimo soprattutto tra i giovani (ma non solo) quando parlano di competenze. Abbiamo affrontato questo argomento, delle competenze, ampiamente nel corso di italiano professionale.

Quando una persona crede (o non crede) di essere bravo, quando esprime le sue capacità in una determinata attività o in un certo settore, potrebbe dire che “ci capisce“.

Significa che se ne intende. Significa che è un esperto in quel settore.

Parliamo del verbo “capirci“.

In realtà la frase corretta sarebbe un’altra, e si dovrebve usare “ne” e non “ci”. Il verbo sarebbe quindi *capirne“.

io ne capisco” diventa, informalmente “io ci capisco“.

Ad esempio:

In termini di motori Gianni ci capisce! Puoi chiedergli qualunque cosa.

Fernando: Allora, bontà sua, magari può spiegare qualcosa anche a noi!

Chi ci capisce di matematica? Devo risolvere un problema difficile. Qualcuno ci capisce?

Io non ci capisco nulla di matematica. Non chiedere a me!

Neanche io ci ho mai capito molto.

Carmen: Allora ci vediamo costretti a chiedere a marco, lui ci capisce.

Giuseppina: In tutti i casi appena visti “ci” sostituisce “ne.”

Al passato si può anche apostrofare, e attenzione alla pronuncia:

Non ci hai (c’hai) mai capito molto tu di computer.

Khaled: Allora devi darti allo studio! Così un giorno ci capirai anche tu! Corri ai ripari!

Giuseppina: In questo caso, nella pronuncia e anche nello scritto, questo “c’ho, c’hai, c’abbiamo, c’avete, c’hanno” capito, (con o senza apostrofo), tipici della lingua parlata, si rischia di confonderli con altri utilizzi di “ci”, ad esempio quando si indica il verbo “avere” o “tenere” o “possedere” in una forma dialettale usata soprattutto nel centro Italia:

Non c’ho niente da dire! (avere)

C’hai una penna? (avere)

Quanti anni c’hai? (avere)

C’ho una macchina bellissima (possedere)

In questi casi il “ci” è superfluo, si può eliminare, anzi si deve eliminare altrimenti è dialetto.

Ma nell’episodio di oggi non volevo parlarvi di questo, piuttosto del “ci” per esprimere le competenze.

Il verbo capire è l’unico verbo che si può usare in questo caso.

Ma attenzione perché se io dico:

Ci capisci? Ci hai capito?

Si potrebbe anche confondere con “ci comprendi? Ci hai compreso? Capisci ciò che diciamo?“. Il ci significa “a noi” in tal caso. Si tratta anche in questo caso del verbo capirci, ma capire noi in questo caso.

Ma il contesto è fondamentale per capire la differenza.

Ci capisci di queste cose? Ci capite voi? Chi ci capisce?

Emanuele: Come me non ci capisce nessuno. Stai tranquillo.

Ulrike: Io non ci credo. Bisogna sempre prendere con le molle ciò che dici.

Giuseppina: Il “ci” serve ad indicare l’oggetto di cui si parla, come quando indichiamo un luogo:

Ci vai al mare?

Utilizzare “di” è ugualmente importante per comprendere.

Ci capisci di matematica?

Emma: Eccome se ci capisco!

Giuseppina: Significa: ne capisci di matematica? Te ne intendi di matematica? Sei esperto di matematica? Questo è il modo normale di esprimere lo stesso concetto.

Intendersi di qualcosa = capirci di qualcosa = Essere esperti di qualcosa.

Hartmut: Siamo alle solite: abbiamo superato i due minuti.

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L’inizio e/o la fine, o le frasi intermedie di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!