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Trascrizione
Oggi ci occupiamo del verbo rimettersi, molto simile al verbo demandare, di cui ci siamo occupati nell’ultimo episodio della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.
in realtà il verbo riflessivo rimettersi ha un sacco di utilizzi anche usati molto più spesso.
Se sei malato ad esempio, rimettersi significa guarire. È come dire tornare in salute, o meglio mettersi nuovamente in salute. Il “ri” iniziale serve a questo, similmente a ritornare, rimangiare eccetera.
Allo stesso modo rimettersi in forma o rimettersi in sesto e anche rimettersi con una persona.
Questi sono utilizzi corretti e quotidiani di usare il verbo rimettersi.
Infatti rimettersi in forma, in sesto e con una persona stanno ad indicare un “mettersi una seconda volta”.
Se perdo la forma la posso riacquistare rimettendomi in forma. In pratica si tratta di tornare in forma. Rimettersi in sesto è abbastanza simile e ci siamo già occupati dell’espressione.
Mettersi con una persona, invece, sta per fidanzarsi, o per “iniziare una relazione sentimentale” con una persona, e mettersi in affari è iniziare una collaborazione professionale con una persona, rimettersi , in tutti questi casi, significa mettersi una seconda volta.
La stessa cosa avviene se mi rimetto le scarpe dopo essermele tolte o se mi rimetto a piangere o ridere.
Ma rimettersi si usa anche in altro modo, che è quello che ci Interessa oggi, dopo esserci occupati di demandare, assegnare e affidarsi.
Es:
Mi rimetto al tuo giudizio
Ci rimettiamo al vostro parere
Mi rimetto alla decisione del giudice
Bisogna rimettersi al giudizio dell’arbitro.
Rimetto la decisione al tuo parere
Queste frasi danno al verbo rimettersi il senso di far decidere qualcun altro.
La differenza rispetto a demandare è che in questo caso c’è un senso di rispetto e una specie di promessa di rispettare la tua decisione. Un po’ il contrario di assegnare, perché normalmente chi assegna è più importante, nel senso di gerarchia: il professore assegna i compiti allo studente. Invece rimettersi funziona al contrario dal punto di vista della gerarchia.
È in pratica un affidare ad altri la decisione, lasciare che altri agiscano secondo la propria volontà o il proprio giudizio. Ed io rispetterò la sua decisione qualunque essa sia.
Ad esempio:
rimetto a te ogni decisione in merito;
preferisco rimettere a voi la scelta;
Somiglia anche a affidarsi, mettersi nelle mani di qualcuno.
Posso usare il verbo in più modi diversi se ci avete fatto caso, anche in modo non riflessivo:
Mi rimetto alla tua decisione
Rimetto la decisione nelle tue mani.
Rimetto la decisione al tuo parere.
A voi la scelta di come usarlo.
Per memorizzarlo questo verbo dovremo ripassarlo spesso. A proposito di ripasso…
Komi: Se ricordo bene oggi tocca a te sforderare un ripasso. Non pensi che sarebbe ora che cominciassi? Senz’altro stai correndo il rischio di attardarti e di fare una figuraccia!
Irina: macché figuraccia! Eccomi qua, visto? Dacché mi sono iscritta al sito di Italianosemplicente , so destreggiarmi bene e al di là di qualche piccolo errore qua e là l’apprendimento è molto appagante .