516 Il torto

Torto (scarica audio)

torto

Trascrizione

Oggi parliamo del torto, che è un termine strano perché ha un sacco di significati diversi. In ogni caso si pronuncia con la o aperta.

Gli utilizzi più comuni però sono tre, tutti molto utilizzati. Il senso si comprende a seconda del verbo che si usa.

Infatti “avere torto“, ad esempio, è il contrario di avere ragione.

Io ho ragione e tu hai torto!

Molto utilizzata è soprattutto la frase “non avere tutti i torti” per indicare che c’è qualcosa di vero in quello che dice una persona.

E’ importante sapere che “avere torto” si può anche dire “essere in torto“, oppure “essere dalla parte del torto“.

Poi c’è dare torto.

Se io riconosco che tu hai ragione, allora io “non ti do torto“, o “non posso darti torto” mentre se non sono d’accordo con te devo darti torto, che è come contraddire una persona, cioè esprimere opinione contraria alla sua.

Fondamentalmente avere torto e dare torto si usano quando le opinioni, con le quali si può essere d’accordo o meno, sono accompagnate da pretese: qualcuno pretende qualcosa, crede di aver ragione o più spesso crede di aver diritto a qualcosa, ma questa persona ha torto. Oppure non ha affatto torto, perché le sue pretese sono legittime. Come dargli torto in questo caso?

In questi casi si usano spesso anche le locuzioni “a torto” e “a ragione” e dovete stare attenti perché non si tratta stavolta del verbo avere. “A torto” e “a ragione” si scrivono senza la lettera acca. “A” è la preposizione semplice.

Es:

Giovanni pretende di essere rispettato a ragione.

Vuol dire che le sue ragioni sono fondate, vuol dire che Giovanni fa bene a pretendere rispetto, perché sta nella ragione.

Io, dopo 20 anni di lavoro, a ragione pretendo un aumento di stipendio.

Anche questa non sembra una richiesta ingiusta.

Mario si lamenta a torto.

Quindi non è opportuno che Mario ai lamenti. Non fa bene Mario a lamentarsi.

A torto” significa senza avere una ragione valida, quindi indica l’infondatezza o l’inopportunità di un atto o di un’opinione o di una presa di posizione.

Sofia crede, a torto, che io abbia qualcosa contro di lei.

Quindi, cara Sofia, io non ho niente contro di te. Se lo credi lo fai a torto.

Posso anche usare entrambe le locuzioni nella stessa frase. Una cosa che avviene spesso:

A torto o a ragione, chi rompe paga.

Cioè: non importa se hai torto o ragione. Ciò che si rompe si paga sempre.

Passiamo al secondo uso più frequente. Si usano in questo caso soprattutto i verbi fare e subire.

Fare un torto e subire un torto.

In questo caso un torto è un’ingiustizia, un’azione ingiusta o almeno immeritata. A volte anche semplicemente ingiuriosa.

Quando facciamo un torto ad una persona abbiamo una mancanza nei suoi confronti. Facciamo o diciamo qualcosa di ingiusto, a volte non apprezzando nel modo dovuto il suo operato, altre volte trattando diversamente una persona dalle altre, senza motivo.

Bisogna combattere per difendere i più deboli e riparare i torti subiti.

I torti quindi si fanno e si subiscono, cioè si ricevono e sono sempre ingiustizie.

Si usa molto spesso dire:

Non far torto a nessuno

Si usa quando si vuole trattare tutti allo stesso modo.

Es:

Per non far torto a nessuno, tutti avranno 2 ore per finire il compito.

Bisogna stabilire chi ha diritto a vaccinarsi per primi, senza far torto a nessuno.

Notate che fare un torto non significa essere in torto, cioè avere torto. Nel primo caso è un’ingiustizia, nel secondo caso si tratta di aver ragione oppure torto.

Il terzo uso di “torto” è quando uso il verbo torcere, che significa avvolgere qualcosa su sé stesso una o più volte, con un movimento a spirale. Si può torcere un filo, torcere la biancheria, dopo averla lavata, per farne uscire l’acqua.

Si usa soprattutto nell’espressione “torcere un capello” che significa far del male fisicamente. Ovviamente “torto” è il participio passato. Si usa soprattutto con la negazione: non torcere un capello, col senso di non fare alcun male.

Non ti abbiamo torto un capello!

Cioè non ti abbiamo fatto male, non ti abbiamo neanche toccato, non ti abbiamo causato nessun danno fisico.

Non ho mai torto un capello ai mei figli, neanche quando mi hanno fatto molto arrabbiare!

Il mio cane è buonissimo e non ha mai torto un capello a nessuno.

Allora adesso se qualcuno mi fa notare che abbiamo ampiamente superato i due minuti, non posso sicuramente dargli torto, ma a torto o a ragione, ho ritenuto necessario essere esaustivo su questo argomento. Non voleva essere un torto nei vostri confronti. Questo significa che non c’era la volontà di fare un torto a nessuno.

Adesso ripassiamo. Chiedo ai membri dell’associazione di produrre un bel ripasso.

Mariana: Di nuovo ci chiami in causa per un ripasso? Queste richieste, caro Giovanni non le reggo più.

Irina: Ma va’!! Io mi domando e dico: è mai possibile un atteggiamento così restio?

Emma: Infatti, dopo tutti gli episodi che ci offre, siamo in debito con lui!

Giovanni: beh, io non so chi abbia torto o ragione, ma grazie a tutti del ripasso ugualmente.

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