Attaccarsi (scarica l’audio)
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Trascrizione
Giovanni: buongiorno ragazzi, c’è una cosa che non dirò mai a nessuno che mi chiederà un consiglio o mi darà un suggerimento su un nuovo episodio:
Attaccati!
Questa è una risposta abbastanza diffusa in tutt’Italia, ed è molto informale.
La versione più conosciuta anche dai non madrelingua è invece:
Arrangiati!
Non è però esattamente la stessa cosa, poiché, come si sa, le espressioni più informali hanno un contenuto emotivo irriproducibile in altro modo.
Il senso è quello, da una parte, di mostrare avversione o antipatia, dall’altra quello di liberarsi di un problema.
“Attaccati!” è dunque un invito ironico o polemico ad arrangiarsi e anche rassegnarsi.
Arrangiarsi invece è sicuramente più morbido e può stare anche per “fare del proprio meglio”, “riuscire in qualche modo a farcela”.
Infatti posso anche dire ad esempio:
Voi andate in taxi, non vi preoccupate per me, io mi arrangio e in qualche modo arriverò.
Oppure:
Come te la cavi in cucina? Sai cucinare?
Risposta: mi arrangio.
Come a dire: qualcosa riesco a fare, non sono una schiappa, me la cavo abbastanza.
Arrangiarsi, altre volte, è più simile a “adeguarsi” e, ancora meglio, “rassegnarsi“, quando si perde un’occasione e si rimane male, si resta delusi. Ma spesso bisogna aggiungere qualcosa in più, proprio per indicare quel senso di liberazione, di sfogo e di antipatia, se ad arrangiarsi sono altre persone.
Ecco allora che arriva in nostro aiuto il verbo attaccarsi!
Attaccarsi infatti, usato nella forma di un invito, indica una situazione in cui una persona rimane senza alcuna soddisfazione e si deve conseguentemente rassegnare.
Ci sono vari modi per indicare queste situazioni nella lingua italiana, come ad esempio “restare scornato“, cioè senza le corna.
C’è da dire che attaccarsi ha ovviamente più significati, e nel senso proprio significa afferrare qualcosa, prendere qualcosa.
Questa espressione molto sintetica, composta da una sola parola (attaccati!) deriva infatti in realtà dalla più nota “attaccarsi al tram” che ha lo stesso significato: restare senza soddisfazione, perdere un’opportunità, restare deluso per aver perso un’occasione propizia, soprattutto se invece altre persone hanno ottenuto qualcosa.
Vediamo qualche esempio:
Siamo in discoteca, ci sono due belle ragazze che ballano.
Li vicino ci sono tre ragazzi che vogliono approcciare queste ragazze. Il problema è che sono tre e le ragazze solamente due.
Uno dei tre fa: io ci provo con la bionda.
Un altro dei tre replica: allora io ci provo con la mora.
E il terzo allora fa: ed io mi attacco?
Oppure:
Ed io mi attacco al tram?
Questa è una risposta equivalente, e sarebbe come dire che voi salite sul tram e siccome non c’è posto per me, io mi attacco al tram!
L’origine infatti è proprio questa.
Sapete che un tempo i tram, quei mezzi di trasporto cittadini simili ai treni, possedevano delle sporgenze esterne che potevano utilizzarsi dalle persone che erano in ritardo e che quindi letteralmente si “attaccavano” al tram in corsa.
Ci sono ovvianente anche modalità volgari per esprimere lo stesso concetto, ma ve le risparmio.
Altri esempi:
Molti studenti si iscrivono alla facoltà di medicina ogni anno, per questo motivo si fa un test d’ingresso per selezionare i più meritevoli. Gli altri, ovviamente, si attaccano!
Usate questa modalità solo con gli amici, non perché sia un’espressione volgare, ma perché esiste un’espressione molto volgare con lo stesso senso che inizia proprio così: attaccati al c***o!
Volete un ripasso adesso? Tranquilli, non userò l’espressione di oggi!
Ripasso delle espressioni precedenti a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente
Ulrike: Ragazzi sta prendendo corpo l’ipotesi di un nuovo dpcm entro la fine della settimana. I dettagli dello stesso hanno preso forma nella scia della recente impennata di casi legati al diffondersi della variante Delta.
Irina: Ho letto anch’io le diverse indiscrezioni pubblicate sui giornali. Sembra che il governo risponderà con tutta una serie di complesse regole. In extrema ratio, per evitare nuove chiusure, si sta valutando anche la vaccinazione obbligatoria.
Hartmut: Sì. Mi risulta che il decreto verterà sulle nuove regole per l’uso della certificazione verde, la cosiddetta Green pass. E fossi in te non mi preoccuperei più di tanto. Tanto più complesse sono le regole, meno sono attuabili e più velocemente saranno abbandonate.
Sofie: solamente poche settimane fa eravamo in molti a cantar vittoria. Ormai ci troviamo di nuovo In una corsa alle vaccinazioni entro l’arrivo dei periodi freddi in cui ci tappiamo in casa.
Komi: e dire che ci sono ancora dei no-vax!!
Albéric: Non me ne volete ma io personalmente sia di questa pandemia che dei “no vax” ne ho fin sopra i capelli. Non so se riuscirò ad abbozzare questa situazione molto più a lungo.
Mariana: Io ho la soluzione che farà per te però. Scarica la tua green pass e prendi e vai in Molise, alla riunione di Italiano Semplicemente. C’è pochissima gente e tanto verde. Se tanto mi dà tanto, lì vai sul sicuro.