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Detto e detta

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Trascrizione

Giovanni: nell’ultimo episodio (avete visto? L’ho detto ancora una volta!) vi ho detto che avrei parlato dei due termini detto e detta, e così farò.

A detta di” l’abbiamo già vista proprio nell’ultimo episodio, ma c’è ancora molto da dire.

Ovviamente sarò costretto a parlare del verbo dire, ancora una volta. Infatti “detto” è prima di tutto il participio passato del verbo dire.

Esiste però anche il detto, quindi come sostantivo.

Un detto è infatti qualcosa che viene detto in alcune circostanze. Può essere un motto, un aforisma, un adagio, una massima, un proverbio.

Esistono anche le raccolte di detti famosi.

Secondo un antico detto, chi la fa l’aspetti!

Secondo un detto popolare, al cuor non si comanda.

Dunque un detto è qualcosa che viene detto, da tanto tempo, molto spesso, o da alcune persone.

Prima vi ho accennato al termine massima come sinonimo di detto.

Una massima è una sentenza, un’affermazione che esprime un modo di comportarsi, quindi un comportamento tratto dall’esperienza, quindi esprime un modo di agire, una norma, un principio nell’agire.

È un concetto più leggero del detto e del proverbio, che poi alla fine hanno lo stesso significato in fondo.

Es:

Una massima di ogni allenatore di calcio è che la scelta del portiere e dell’attaccante non si può sbagliare.

Oppure:

Non investire più di quanto puoi permetterti di perdere. Questa è una massima per ogni tipo di investimento.

Poi avete mai sentito parlare di “accordi di massima?”

Oppure dell’espressione “in linea di massima” che sta per “in generale”.

Di queste due espressioni ne parliamo meglio nei prossimi due episodi.

Torniamo a “detto” , che è anche aggettivo:

Io sono Giovanni, detto Gianni dagli amici.

Quindi significa chiamato, soprannominato.

Dante Alighieri detto il sommo poeta.

In questo senso, detto è simile a cosiddetto, un aggettivo che indica una convenzione, quasi un’abitudine.

Cosiddetto sta per convenzionalmente detto, da tutti detto così, da tutti chiamato in questo modo, che ha questo nome.

Es:

La cosiddetta anima gemella forse non esiste.

Per ottenere un posto di lavoro, in Italia a volte devi avere la cosiddetta spintarella, il cosiddetto aiutino.

Siamo in una situazione simile di quando usiamo l’espressione “come si suol dire“.

Come aggettivo però posso usarlo anche per dire che qualcuno o qualcosa è stato nominato in precedenza, quindi sopraddetto, suddetto, succitato. Abbiamo già parlato di questo in un episodio dal titolo “di cui sopra”.

Posso quindi dire:

Detto episodio tratta della locuzione “di cui sopra”.

Ne avevo appena parlato, quindi mi riferisco all’episodio in questione dicendo “detto episodio”.

Altri esempi:

C’è una persona che gira nel quartiere e cerca di derubare le vecchiette. Chiunque vedesse detto individuo è pregato di chiamare la polizia.

Si usa anche al plurale e al femminile:

La guerra causa molta incertezza sui mercati mondiali. Detta situazione di incertezza rischia di causare molti danni all’economia.

Quattro persone armate sono entrate in aeroporto. Dette persone sono molto pericolose.

Recentemente sono accadute cose molto negative per l’Europa: bombardamenti, morti. Detti fatti sono da condannare.

In pratica detti fatti sta per “questi fatti”, “i fatti appena descritti”, “i suddetti fatti”.

A proposito, al singolare “Detto fatto” può significare sia questo fatto, suddetto fatto, il citato fatto, come detto poc’anzi, sia rappresentare una espressione che si usa quando si fa qualcosa in pochissimo tempo: non appena si dice di fare qualcosa, subito si mette in pratica:

Detto fatto!

Si vuole dare l’immagine dell’immediatezza, di qualcosa che si dice e subito si fa.

Simile a“in men che non si dica, che abbiamo già trattato, ma “detto fatto” è più breve e inoltre funge anche da esclamazione.

“Detto fatto”, in questo senso, sì usa solamente a cose fatte, cioè dopo che effettivamente la cosa detta è stata fatta.

Es:

Visto? Avevo detto che cacciavo mio marito di casa e il giorno dopo già non abita più con me. Detto fatto!

Possiamo anche mettere una virgola tra i due termini, che sono due participi passati, del verbo dire e fare.

Bene, passiamo a “detto questo”, che è un altro modo di usare il termine “detto”.

“Detto questo” significa “adesso che si è detta questa cosa”, oppure “ora che abbiamo parlato di questo”.

È una formula che si utilizza per cambiare discorso, o comunque per chiudete una particolare discussione e iniziare a parlare di altro.

Es: bene, detto questo, adesso parliamo di…

Non dobbiamo cambiare necessarianente discorso, ma anche semplicemente affrontare un altro aspetto della stessa questione.

Es:

Il ragazzo va bene a scuola, si impegna e si vede che studia. Detto questo, dobbiamo parlare anche del suo comportamento perché a volte è molto distratto, parla continuamente con i compagni e segue poco la lezione.

Si potrebbe anche dire:

Una volta che abbiamo detto questo…

Adesso che abbiamo parlato di questo…

Oltre a questa questione..

Poi c’è anche un’altra cosa da dire…

Bene, detto questo, devo dirvi che detto e detta possono anche essere degli utilizzi del verbo DETTARE.

Ma in questo caso la lettera “e” si pronuncia generalmente aperta:

Dètta e dètto.

La pronuncia di DETTARE invece è con la e chiusa.

Es:

Mi puoi dettare ciò che devo scrivere?

Ok, io ti detto il testo e tu lo scrivi.

Dettamelo più lentamente per favore.

Ti ho dettato (e chiusa) tutto il testo.

Non voglio più dettare altro.

Per concludere, torniamo sul verbo dire e sul termine detto.

Sui cruciverba in lingua italiana ma anche sui dizionari troverete molto spesso “detto di”. Si tratta di definire degli aggettivi.

Es. Cosa significa polemico?

Sul dizionario troverete:

Detto di persona che assume un atteggiamento di opposizione.

Poi cerchiamo l’aggettivo “indolente”:

Detto di persona priva di vivacità, fiacca, ottusa, provocatoria, pigra, apatica, svogliata.

È come dire:

È ciò che si dice a proposito di…

È quanto viene detto riguardo alle persone che…

Più semplicemente “detto di”.

Non è detto che” è l’ultima locuzione di oggi.

Questa locuzione esprime qualcosa che non è certo, e si usa generalmente sia per rassicurare, tipo:

Dai, non essere triste perché Maria ama un altro. Non è detto che non cambierà idea.

Oppure, in senso opposto, per suscitare allarme:

Attenzione a quando si decide di sposarsi. Non è detto che l’amore duri per sempre.

In realtà si usa più in generale per dire che qualcosa non è sicuro, certo:

Non è detto che io debba stare in Italia se non riesco a trovare lavoro. Potrei anche pensare di cambiare nazione.

Al femminile (ma senza “che”) in questo senso, esiste l’espressione:

Non è detta l’ultima parola

Questa espressione si usa quando ci sono ancora possibilità, sebbene siano veramente poche, che qualcosa accada.

Es:

Dicono tutti che non riuscirò mai a fare 10 esami in un anno. Ma io credo che non è detta l’ultima parola ancora.

“L’ultima parola” si usa spesso per indicare un fatto concluso, sul quale non c’è più alcun dubbio.

Dopo quel momento non c’è più tempo per parlare, nel senso di per cambiare le cose. Questo è il senso.

In pratica si usa quasi sempre per esprimere un’eventualità positiva.

Finché non sarà detta l’ultima parola, io ci crederò! (tra l’altro abbiamo visto l’uso di un “non” pleonastico, che abbiamo spiegato pochi episodi fa)

Il Barcellona sta perdendo 3-0 e mancano 10 minuti alla fine. Secondo me però ancora non è detta l’ultima parola.

Anche se sembra che tuo marito stia facendo il bravo adesso, con lui non è mai detta l’ultima parola.

Adesso ripassiamo brevemente qualche episodio passato per non dimenticare, che ne dite ?

Mary: Purtroppo oggi devo dare forfait. Sono fuori

Leonardo: Si fa presto a dire non posso. Credi che sia una domanda retorica la sua?

Marcelo: Anch’io vengo meno. Sto lì lì per uscire.

Irina: io non sono da meno. Non appena arriverò a casa, mi spaparanzo sul divano, tanto sono sfinita. Sarà per la prossima.

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