Hai capito!

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Trascrizione

Con l’espressione di oggi vogliamo esprimere allo stesso tempo stupore e apprezzamento, o, se vogliamo, stima e meraviglia, considerazione e sorpresa:

Hai capito!

Notate soprattutto il tono nella pronuncia.

È infatti una delle esclamazioni in cui l’uso del tono è fondamentale per riuscire a usarla correttamente e a farci comprendere.

Infatti non si tratta di una domanda, altrimenti il tono ed anche il punto, sarebbe interrogativo. Invece se avete notato, c’è il punto esclamativo.

Si esprime meraviglia per un traguardo o un obiettivo raggiunto da una persona.

A volte non ci aspettavamo, non pensavamo, che questa persona avesse le qualità per raggiungere quel traguardo, ma detto così potrebbe sembrare che avevamo una scarsa considerazione della persona. In tali casi meglio usare l’espressione “non ce lo facevo“.

In realtà è sufficiente che questo traguardo sia considerato importante, ambizioso, desiderabile, e quindi la meraviglia e la stima sono espresse con una breve esclamazione:

Hai saputo di Francesca? È stata assunta da una azienda lo scorso anno e è già dirigente.

Risposta:

Hai capito!

Spesso si fa seguire il nome della persona.

Hai capito Giovanni! Si è laureato in tempi record e ha subito trovato lavoro in banca!

Hai capito Mario! Sembrava con la testa tra le nuvole e invece adesso è un artista di successo.

Potremmo sostituire questa espressione con:

Accidenti!

Caspita!

Mica male!

Però!

Niente male davvero!

C’è da dire che “accidenti” ha diversi utilizzi, infatti può esprimere anche dispiacere o disappunto o anche solamente stupore. “Caspita” dà solamente l’idea dello stupore.

“Mica male” e “niente male” forse non rendono a sufficienza il grosso obiettivo raggiunto.

L’esclamazione “però!”, Pronunciata con stupore, dunque con lo stesso tono di “hai capito” è probabilmente la più vicina perché viene rispettato il giusto mix tra meraviglia e apprezzamento.

Es: Giovanni guadagna 3000 euro al mese:

risposta:

Però!

Che ha un pochino meno di enfasi ma più o meno ha lo stesso significato di:

Hai capito Giovanni!

Vediamo adesso se riesci a usare il tono giusto. Ti lascerò il tempo per rispondere

Sono vent’anni che non vedi Giorgia, e adesso sai che è presidente del consiglio dei ministri?

Risposta:

Hai capito Giorgia!

Però!

Ovviamente siamo nell’ambito di un linguaggio colloquiale.

Difficilmente pertanto troverete esempi su internet se non all’interno di video, sia di “hai capito” che di “però”.

C’è da dire ancora una cosa però. A volte questa esclamazione, sebbene non sia una domanda, può avere un tono interrogativo. In questo caso si tratta di una domanda retorica:

Hai capito?

Il senso può essere lo stesso, ma prevale lo stupore e somiglia molto a:

Non te l’aspettavi eh? Neanch’io!

Strano vero?

Incredibile vero?

Es:

Oggi ho incontrato per caso mia figlia, che aveva detto che usciva con una amica. Invece stava in compagnia di un bel giovanotto. Hai capito?

Non è una vera domanda, ma si esprime il proprio stupore.

Hai capito mia figlia?

Come a dire: sono rimasto stupito, la cosa mi ha colto di sorpresa, non me l’aspettavo.

Questo “hai capito” con tono interrogativo trasmette quindi la difficoltà a credere a quello che sto dicendo.

Ci vediamo alla prossima!

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