892 La nota dolente, un nervo scoperto, toccare un argomento

La nota dolente, toccare un argomento (scarica audio)

Trascrizione

Quando c’è un argomento che una persona ha paura di affrontare, quando cioè non ne vuole parlare, non vuole affrontare quel discorso perché ha paura di qualcosa o perché gli provoca una qualche forma di sofferenza o sentimento negativo, possiamo parlare di nota dolente.

Abbiamo già parlato della “nota” nell’episodio dedicato all’espressione “degno di nota” ma in quel caso si parlava del verbo notare e dell’importanza di qualcosa o qualcuno.

Stavolta invece per capire il termine “nota” della nota dolente, dovete pensare alle note musicali: do, re, mi, fa, sol, la, si. Queste sono le sette note musicali.

Le note si ascoltano, giusto?

Allora le note dolenti sono, in senso figurato, le cose spiacevoli a udirsi, ad ascoltarsi, insomma le cose che non si vorrebbero udire o di cui non si vorrebbe parlare. Sono dolenti, cioè fanno male, provocano dolore ascoltandole.

Proprio come la frase “degno di nota“, anche le “note dolenti” derivano da Dante Alighieri che ha usato per primo questa espressione.

Dante si riferiva alle voci di dolore, le voci di persone che si lamentano per il dolore. Ci troviamo nell’inferno quindi parliamo della Divina Commedia.

Ora incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or sono venuto
là dove molto pianto mi percuote.

Nel linguaggio quotidiano, le note dolenti (o dolenti note, se volete essere più poetici) sono, come vi dicevo all’inizio, le questioni che non si vogliono affrontare perché provocano una qualche forma di sofferenza.

Sempre pensando alle note musicali, allo stesso modo si può parlare di “tasto dolente” .

Infatti ogni nota, quando si suona uno strumento, corrisponde ad un tasto. Allora un “tasto dolente” è proprio come una “nota dolente”.

Vediamo qualche esempio:

Se siamo in famiglia e stiamo parlando tutti insieme, io ad un certo punto potrei chiedere ai miei figli:

Avete fatto i compiti per domani?

Se nessuno risponde, posso aggiungere:

Ah, ho forse toccato una nota dolente?

È un tasto dolente?

Ho premuto un tasto dolente?

Toccare una nota dolente” o “premere un tasto dolente” è esattamente come “toccare un argomento delicato”, che si vorrebbe evitare.

Si usa il verbo “toccare” con le note, perché è come se si toccasse una parte del corpo che fa male, perché ferita ad esempio.

Ogni volta che si affronta un argomento delicato si può usare il verbo toccare.

Ragazzi, ormai avete 30 anni, e siete fidanzati da 10 anni. Posso toccare l’argomento matrimonio oppure è una nota dolente?

Una argomento può essere delicato per diversi motivi.

Se un mio caro amico è scomparso da poco tempo, parlarne è sicuramente una nota dolente per me.

Apriamo una breve parentesi sull’aggettivo dolente.

Dolente, significa, come ho detto, “che fa male”, “che provoca dolore”.

Ad esempio, se ho una gamba che mi fa male, posso mettere una crema sulla parte dolente.

Se invece andate dal dentista per un dolore che avvertite, potrebbe chiedervi:

Qual è il dente dolente?

Cioè: quale dente ti fa male?

Si tratta di un aggettivo particolare, perché si usa spesso anche nel linguaggio di cortesia per indicare dispiacere per un fatto accaduto.

Es.

Sono veramente dolente per quanto è accaduto a sua moglie.

Quindi questo significa che sono dispiaciuto, addolorato, spiacente.

È però un’espressione di maggiore cortesia dire “sono dolente”.

A volte si può anche evitare il verbo essere in espressioni come queste:

Dolente, ma non posso aiutarla

Sono dolente per quanto è successo

sono dolente dell’accaduto

sono veramente dolente di non poter accettare il vostro invito.

Abbiamo già visto un’espressione del tutto simile: “cogliere sul vivo“, che si usa più spesso quando volontariamente si tocca un tasto dolente.

Inoltre esiste anche l’espressione “toccare un nervo scoperto” che ha lo stesso utilizzo. A voi la scelta di quale usare a seconda dell’occasione.

Adesso ripassiamo. Spero non si tratti di una nota dolente…

Anne Marie: da oggi abbiamo un nuovo membro. Benvenuto a Paulo dal Brasile, che con ogni probabilità si è iscritto perché innamorato della lingua italiana; come tutti noi, del resto.

Edita: Ciao Paulo, si dà il caso che tu sia adesso membro del miglior corso d’italiano online mai creato!

Marcelo: benvenuto Paulo. Sono Marcelo, argentino però abito in Uruguay, a Maldonado. La prima cosa che dovrà fare il tuo tutore brasiliano Andrè sarà insegnarti a sapertela giostrare con tutto il materiale a nostra disposizione nel sito e su google Drive! Come la vedi André?

Andrè: volentieri, caro Marcelo! Sono sicuro che Paulo si cimenterà nell’italiano, e prima o poi potremmo unire l’utile al dilettevole , ossia verremo a casa tua per una bella chiacchierata e per assaggiare un vino uruguaiano.

Albéric: ciao Paulo, che tu sia a carissimo amico oppure di un livello più elevato, è sicuro che se non ti risparmierai potrai migliorare il tuo italiano!

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nota dolente domande

Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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