Il verbo rimediare (ep. 993)

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Giovanni: oggi io e Elettra parleremo del verbo rimediare. Non è un caso che mi sia venuto in mente proprio questo verbo. Vedremo alla fine perché.

Rimediare è un verbo che ha due utilizzi diversi.

Elettra: Innanzitutto, rimediare significa aggiustare una situazione negativa o problematica. Ha un significato molto simile al verbo risolvere.

Giovanni: Il termine “rimedio” è chiaramente collegato a questo utilizzo di rimediare.
Infatti, ad esempio, se dico che occorre rimediare a una brutta situazione, significa che bisogna trovare un rimedio a questa brutta situazione, cioè bisogna risolvere un problema trovando una soluzione. Somiglia abbastanza a “recuperare“.

Il rimedio chiaramente arriva dopo che un problema si è verificato e serve a riportare la situazione allo stato precedente o quantomeno a attenuare gli effetti del problema.

Elettra: Dopo che si è rimediato a un problema, bene che va, siamo nelle stesse condizioni di prima che il problema si verificasse, non certamente in una situazione migliore.
Vediamo qualche esempio:

Ho dimenticato il mio portafoglio a casa, ma ho rimediato prendendo dei soldi in prestito da un amico.

In questo caso, il problema è rappresentato dall’aver dimenticato il portafoglio. Il rimedio è consistito nel farsi prestare dei soldi da un amico.

Giovanni: Oppure:

Se hai rotto il vaso, puoi rimediare incollandolo insieme

Certo, in questo caso il rimedio non è così efficace, ma meglio che niente. Ad ogni modo non si riuscirà ad ottenere un risultato migliore di prima. Al massimo non si vedrà la differenza rispetto a prima.

Mi sono dimenticato dell’anniversario di matrimonio. Come rimediare?

In questi casi basta un bel gioiello!

Elettra: Passiamo invece al secondo utilizzo, familiare ma molto diffuso.

Rimediare, in questo senso, significa riuscire a ottenere qualcosa, e normalmente si usa quando non si ha la più pallida di quanto si riuscirà a ottenere.

Una verbo equivalente ma meno informale è “racimolare“. Una terza opzione è “raccapezzare“. Anche “procacciarsi” è simile.

Es

Rimediare un po’ di soldi

I mendicanti chiedono l’elemosina nella speranza di rimediare qualcosa per poter mangiare

Oppure:

Ho dimenticato il mio ombrello, ma sono riuscito a rimediarne uno in prestito da un collega.

Non c’era alcuna garanzia di riuscire a trovarne uno.

Giovanni: Quando si rimedia qualcosa (attenzione, ho detto quando si rimedia qualcosa, non “a qualcosa” – ecco un modo per riconoscere il primo dal secondo utlizzo), o meglio, quando si cerca di rimediare qualcosa, è perché questa cosa ci serve e quindi si cerca. Dopo la ricerca, se si riesce ad ottenere un risultato, si può dire che si è riusciti a rimediare qualcosa. In genere il risultato non è troppo positivo, ma non è detto. A volte si usa anche al posto di “cercare” o “trovare“.

Es:

Mi serve un cacciavite, riesci a rimediarmelo?

Cioè: me ne riesci a rimediare uno, me lo trovi? Me ne trovi uno?

Un altro modo informale di esprimere lo stesso concetto, ma solo nel primo utilizzo del verbo, è attraverso l’espressione “metterci una pezza“. Anche “riparare” si usa spesso con lo stesso significato.

Comunque, tornando al secondo utilizzo, se non otteniamo nulla passiamo sempre dire di non essere riusciti a rimediare nulla.

Es:

Sono andato in cerca di funghi porcini oggi ma non ho rimediato nulla, se non un bel raffreddore.

Stavolta, la seconda volta, l’ho utilizzato in senso ironico: ho rimediato solo un bel raffreddore. Non era certamente questo ciò che stavo cercando. In questo caso, cioè nell’uso ironico, spessissimo si usa il verbo beccare.

Non ho trovato funghi ma in compenso mi sono beccato un bel raffreddore

Elettra: Spesso si usa in senso ironico.

Es:

Se non abbassi la musica a mezzanotte, rimedierai una bella denuncia per schiamazzi notturni.

Continua a prendere in giro la mia squadra e rimedierai un calcio nel sedere!

Credo che nella prossima partita l’Italia rimedierà una sonora sconfitta.

In senso non ironico, invece posso dire ad esempio:

Mi servono delle sedie perché ho ospiti cena. Vedo se riesco a rimediare qualcosa al mercatino dell’usato.

Giovanni: Ma perché vi ho detto, all’inizio, che mi è venuto non a caso in mente questo verbo?

Perché Elettra, per la sua collaborazione negli episodi di italiano semplicememte, ha rimediato ben 44 euro, grazie a due generose donazioni.

Due gentili signore che ringraziamo calorosamente hanno infatti risposto all’appello fatto nell’ultimo episodio.

Chi gradisce la collaborazione di Elettra puo chiaramente contribuire indicandolo nell’oggetto della donazione con paypal, oppure si può donare tramite indicando la mail italianosemplicemente@gmail.com

Elettra: grazie anche da parte mia. Adesso ripassiamo gli episodi passati parlando di rimedi. La parola ai membri dell’associazione.

Estelle: ragazzi come possiamo fare per rimediare agli errori quando componiamo i ripassi? Per quanto sto attenta, il mio tentativo è difficilmente scevro da errori.

Hartmut: meno male che Giovanni o qualche membro più avanzato ci mettono una pezza, altrimenti stiamo freschi…

Karin: però quantomeno non rimediamo mai cazziatoni da nessuno per questo!

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