È tutto un programma

È tutto un programma (ep. 1129) – (scarica audio)

Trascrizione

Avete mai incontrato l’espressione “è tutto un programma“?

È usata per descrivere situazioni o comportamenti senza bisogno di aggiungere altre parole, perché si immagina già tutto.

Spesso si usa quando si vede qualcosa. Basta guardarla e si capiscono tante cose.

Si usa sempre per fare ironia ed è chiaramente un’espressione informale. Normalmente non si tratta di apprezzamenti positivi. Piuttosto invece è una battuta ironica che evidenzia un difetto o fa ridere per qualche motivo.

Es:

Non appena ho detto a Giovanni che ero sposata, lui ha fatto una faccia che è tutto un programma.

In questo caso, l’espressione “è tutto un programma” indica che la faccia di Giovanni ha comunicato molto più delle sue parole, anche qualora avesse detto qualcosa.

Probabilmente, la sua reazione è stata così evidente o significativa da esprimere chiaramente i suoi sentimenti o pensieri senza bisogno di ulteriori spiegazioni.

L’espressione potrebbe suggerire anche sorpresa, delusione, imbarazzo o un’altra emozione che è facile leggere sul volto, rendendo la situazione immediatamente comprensibile solo guardando l’espressione del viso, senza bisogno di spiegazioni verbali.

Vediamo altri esempi:

Gli ho chiesto cosa ne pensasse della mia nuova casa, e mi ha risposto con un sorriso che è tutto un programma.

Il sorriso esprime più di quanto le parole potrebbero dire, comunicando magari scetticismo o ironia.

Certo, qualcuno potrebbe rispondere: in che senso era tutto un programma?

Allora, in questo caso, si possono dare spiegazioni ulteriori, svelando ciò che poteva sembrare scontato alla persona che ha usato questa espressione.

Se state parlando di un libro che ha un titolo particolare, che lascia chiaramente immaginare il suo contenuto, se volete fare ironia potete tranquillamente dire:

Quel titolo è tutto un programma

Lo stesso si potrebbe dire del nome di un qualunque prodotto, oggetto o altro, che sia rivelatore di qualcosa. Ad esempio:

Ho scoperto un vino buonissimo con un nome che è tutto un programma. Si chiama “viva L’Italia”.

Evidentemente è un vino prodotto in Italia, o c’è qualche curiosità comunque interessante da scoprire.

Vale la pena di sottolineare la differenza tra l’espressione “è tutto dire“, che vi ho già spiegato, e “è tutto un programma”.

Sono abbastanza simili, ma “è tutto dire” si usa quasi sempre nella forma “il che è tutto dire”, che sottolinea che ciò che è stato detto dice già tutto, suggerendo che si capiscono già solo da ciò che ho detto, una serie di cose, semplicemente usando la logica.

Invece “è tutto un programma” non riguarda solo cose che si dicono, ma spessissimo qualcosa che si vede, ed esprime quasi sempre qualcosa di ironico.
Quindi non si usa una frase tipo questa:
Ha fatto una battuta che è tutto dire.

E neanche:
La sua faccia è tutto dire.

Analogamente, non si usa dire:
Giovanni ha 35 anni e non ha mai avuto una Fidanzata, il che è tutto un programma .

Adesso ripassiamo

– – –

Ripasso da parte dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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Marcelo: Ieri sera mia moglie mi ha proposto di dipingere le pareti delle camere da letto, dal momento che è arrivata la primavera. Per tutta risposta ho fatto uno sguardo che era tutto un programma!

Anne Marie: rapidamente, con tono accondiscendente, le ho chiesto: di che colore?

Vasken: Il colpo di grazia è arrivato quando, in più, mi ha chiesto di dipingere anche armadio, finestre e porte. A quel punto la misura era colma!

Rauno: Con prontezza di riflessi ho replicato: Certo, ma aspettiamo nostro figlio, lui ci aiuterà! Stanne certa!

Julien: Ho combinato un bel pasticcio a tirare in ballo mio figlio. Una ramanzina da parte sua non me la toglie nessuno! Pazienza!

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