Il fardello (scarica audio)
Trascrizione

C’è una parola che non si usa tutti i giorni, ma che descrive alla perfezione certe situazioni pesanti, opprimenti, spesso insopportabili.
Questa parola è: fardello
Il termine viene dal francese antico fardel, che significa “carico“, e ancor prima dal germanico fard – viaggio, come a dire che è qualcosa che ci si porta dietro, sulle spalle, durante il cammino della vita.
Ma non è un semplice bagaglio: il fardello pesa, ci affatica, ci rallenta. È fisico, ma spesso anche psicologico, morale, emotivo.
Arriviamo alla notte del 24 luglio 1943.
In quella notte drammatica, al termine della famosa riunione del Gran Consiglio, Mussolini fu messo in minoranza dai suoi stessi gerarchi. L’Ordine del Giorno Grandi, approvato con 19 voti favorevoli, chiedeva il ritorno dei poteri al Re, segnando la fine del regime fascista.
Il fardello di vent’anni di dittatura, di una guerra disastrosa, di alleanze sbagliate e del malcontento crescente del popolo italiano, era diventato insostenibile anche per chi fino a poco prima aveva sostenuto il Duce. Era un peso troppo gravoso da sopportare ulteriormente.
Come chi si toglie uno zaino pesante dopo una lunga marcia.
Come chi si sente più leggero dopo un lungo inverno.
Il fardello della guerra era diventato insostenibile.
Dopo anni di paura, finalmente l’Italia si è liberata di quel fardello.
Si potrebbe dire questo, ad esempio, per la data del 25 aprile, festa della liberazione.
Il fardello, insomma, è qualcosa che ci portiamo dentro o addosso, che non si vede ma si sente. E liberarsene significa iniziare a respirare di nuovo, tornare a guardare avanti.
Una parola che per essere usata ha bisogno del giusto contesto, altrimenti sembrerà sempre esagerata. Ecco alcuni esempi appropriati:
Vivere con quel senso di colpa era un fardello troppo pesante da portare.
La solitudine può diventare un fardello, soprattutto con il passare degli anni.
Quel segreto, tenuto nascosto per anni, era un fardello che non riusciva più a sostenere.
Crescere cinque figli da sola non è stato facile: un fardello quotidiano, ma pieno d’amore.
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Giovanni