375 A mali estremi, estremi rimedi

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Trascrizione

Giovanni: Dopo aver visto il significato e l’uso dell’espressione “in malo modo”, e dopo aver visto anche “prendere a mali parole”, oggi vediamo un’altra espressione in cui si utilizza il termine “mali” ma stavolta come sostantivo, Per questo motivo l’avevo lasciata come ultima espressione da spiegare.

A mali estremi, estremi rimedi.

E’ un famosissimo proverbio italiano.

L’espressione contiene il termine “mali” definendo questi mali come estremi: questo è l’aggettivo. I mali estremi rappresentano le situazioni negative estreme, cioè le situazioni negative più gravi. L’estremo, rappresenta la parte terminale di qualcosa, anzi direi più il punto limite, il massimo grado di qualcosa. Fisicamente, quindi in senso materiale si parla più di estremità, come le estremità di un bastone. In senso figurato si parla invece di estremi e solitamente in senso negativo:

la situazione è agli estremi

Cioè la situazione è molto grave, è al limite, siamo al massimo livello di gravità, è quasi impossibile rimediare

l’estrema unzione, che rappresenta il sacramento per coloro che sono in fin di vita, quindi alla fine della vita, cioè in punto di morte.

Allora i mali estremi rappresentano tutte le situazioni in cui c’è un male, cioè qualcosa di negativo, quasi irreparabile. Non c’è quasi più nulla da fare per porre rimedio a queste situazioni, se non un estremo rimedio.

Il secondo “estremi” è però un aggettivo: gli estremi rimedi. Quindi sono i rimedi che devono essere estremi.

Cosa significa? Significa che in certe situazioni di particolare gravità, è indispensabile cercare ogni mezzo, ogni rimedio, ogni soluzione utile a risolverla in positivo. Se il male è estremo, anche il rimedio dev’essere estremo. Come a dire che quando la situazione è molto difficile, non bisogna molto stare a pensare alle soluzioni ed alle eventuali conseguenze negative di queste soluzioni.

Ad esempio:

Il virus si sta diffondendo rapidamente. L’unica soluzione è la chiusura di tutte le attività. A mali estremi, estremi rimedi.

Anche le Olimpiadi, meglio farle a porte chiuse che non farle per niente, no? A mali estremi, estremi rimedi.

In latino si parla anche di extrema ratio. Mai sentita questa locuzione latina? Si usa molto anche nell’italiano corrente ovviamente, altrimenti non ve la parlerei. L’extrema ratio è proprio la soluzione estrema.

Un altro esempio: avete un pollaio in giardino e c’è anche un bel gallo, che canta tutte le mattine. Questo gallo però dà fastidio ai vicini che si lamentano e minacciano di denunciarvi.

Le avete provate tutte le soluzioni ma non hanno funzionato:

Avete provato a dargli più attenzione, avete provato ad eliminare gli altri galli dal pollaio, avete provato a fargli venire il raffreddore, senza riuscirci. Alla fine resta solo una soluzione, che non è uccidere il gallo: gli esperti consigliano di insonorizzare il pollaio, in modo che il canto del gallo non si senta dall’esterno. A mali estremi, estremi rimedi.

La locuzione latina è “Extremis malis, extrema remedia“.

Esiste anche di conseguenza anche in altre lingue, e vi faccio ascoltare alcuni membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

Anthony (Stati Uniti): Desperate times call for drastic measures

Ulrike (Germania): Außergewöhnliche Situationen erfordern außergewöhnliche Maßnahmen.

Rafaela (Spagna): A grandes males, grandes remedios

Komi (Congo): Aux grands maux, grands remèdes

Maria Lucia (Brasile): Para grandes males, grandes remédios

Sofie (Belgio): Uitzonderlijke tijden vereisen uitzonderlijke maatregelen

Irina (Russia):
Отчаянные времена требуют решительных мер.

Rauno: “Kova tauti vaatii kovat lääkkeet”

Oggi niente ripasso, perché l’episodio è già molto lungo. A mali estremi estremi rimedi.

Giovanni: Dunque, per concludere, se il vostro italiano non vuole proprio migliorare, non resta che iscriversi all’associazione Italiano Semplicemente. A mali estremi, estremi rimedi!

315 – Le generalità

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Trascrizione

Giovanni: Se venite in Italia, almeno due o tre volte sicuramente dovrete fornire le vostre generalità a qualcuno.

Hartmut: non è che ti stai sbagliando Gianni?

Giovanni: Certo che no.
All’aeroporto ad esempio, sia all’andata che al ritorno e anche in albergo possono, anzi sicuramente vi chiederanno di fornire le vostre generalità.

Fornire le proprie generalità, o dire, o indicare o dichiarare le generalità significa comunicare il complesso dei dati anagrafici relativi a un individuo: voi stessi

Ulrike: Allora quando partirò alla volta dell’Italia cercherò di ricordarmelo, ma cosa si fa in questi casi?

Giovanni: Bisogna generalmente dare un documento e se non basta riempire un modulo indicando nome e cognome, data e luogo di nascita e indirizzo di residenza. Queste sono le generalità.

Le generalità vengono chieste per sapere chi sei, quindi servono per identificarsi.

Da non confondere con la generalità, al singolare, che indica “la maggior parte“, “la maggioranza“:

Lia: la differenza tra singolare e plurale non è proprio una sfumatura allora! Puoi farci un esempio al singolare?

Giovanni: Subito: Nella generalità dei casi questi episodi durano 4 o 5 minuti.

Questa è la generalità.

Possiamo anche dire “in generale” o “generalmente” questi episodi durano 4 o 5 minuti. Anche “in genere” va bene.

Le generalità (al plurale) di una persona spesso vengono chiamate anche in un altro modo: gli estremi.

Questo è un termine che ha diversi significati, ma si chiamano così anche i dati essenziali e necessarî per l’identificazione.

Bogusia: si usano normalmente questi due termini? Ti diròche mi piacciono e mi piacerebbe usarli.

Giovanni: È un linguaggio burocratico in realtà, li usano negli uffici pubblici soprattutto. Ma anche sull’autobus potrebbero chiedervi le generalità. Se controllano l’abbonamento ad esempio.

In un ufficio pubblico dovete necessariamente fornire i vostri estremi o se preferite le vostre generalità se volete ottenere o consegnare un documento.

Qualcuno ve li chiederà:

Mi fornisca i suoi estremi

Mi fornisca le sue generalità

C’è da dire che esistono anche gli estremi di un documento, non solo di una persona.

L’importante è che identifichino questo documento: la data di rilascio del documento e il numero ad esempio.

In varie occasioni potrebbero chiedervi:

Gli estremi della carta di identità

Gli estremi di un bonifico bancario

Gli estremi di un pagamento qualsiasi

Gli estremi di una fattura

Gli estremi di una spedizione

Gli estremi dI una polizza assicurativa.

Invece le generalità si usano solo con le persone.

Sofie: Sarebbe fuori luogo finire adesso l’episodio con un’altra frase di ripasso?

Andrè: Come la vedi se ci penso io a registrarla?

Rauno: Nulla quaestio!

Giovanni: Ma c’è anche Lia dal Brasile che ci teneva molto alla sua frase di ripasso.

Lia: Beh, torniamo a bomba!
Spesso mi stupisco quando vedo persone che se ne fregano del Coranavirus.
Quello che esce senza la mascherina, quell’altro che fa assembramenti, quell’altro ancora che dice:
Dai, prima o poi tutti lo prenderemo.
Ebbene, queste sono le persone sciocche per eccellenza.
E quando poi se lo prende anche lui si piange addosso.
È proprio in quel momento che mi viene voglia di dire: hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!
Ma te lo giuro, io non ho gufato contro nessuno!!

– – –

L’inizio e/o la fine, o le frasi intermedie di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!