La tresca e trescare (ep. 943)

La tresca e trescare

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Giovanni: chi ama il gossip, o meglio, il “pettegolezzo” in italiano, sicuramente conosce il termine tresca e sa usare correttamente anche il verbo trescare.

Abbiamo a che fare con due tipi di situazioni diverse, quindi due significati diversi, anche se c’è qualcosa in comune.

Il termine “tresca“, molto informale, può indicare una sorta di accordo tra persone, un accordo nascosto, non alla luce del sole. Possiamo chiamarlo anche un intrigo o una cospirazione.

“Tresca” può riferirsi dunque a un’attività segreta, spesso illegale o moralmente discutibile, che coinvolge un gruppo di persone che complottano contro qualcuno segretamente, che fanno cioè accordi segreti.

Complottare è un verbo interessante, molto usato quando si parla di politica. Un complotto è simile a una tresca, ma il complotto (così come la cospirazione) sono termini decisamente più seri.

Ad esempio, si potrebbe dire che un gruppo di individui sta organizzando una tresca per sabotare un’azienda concorrente. In questo caso possiamo tranquillamente sostituire tresca con complotto o cospirazione.

Il secondo significato, che poi è quello che viene subito in mente ad un italiano, è la tresca intesa come relazione amorosa segreta.

C’è sempre qualcosa di segreto, ma qui parliamo di due persone che hanno una relazione amorosa o semplicemente sessuale, non alla luce del sole.

Avranno un motivo queste persone per nascondere la loro relazione? Probabilmente si!

Si tratta di un termine molto colloquiale. Solitamente, si riferisce a una relazione extraconiugale o a una relazione amorosa che viola le norme sociali o morali.

Il termine “adulterio” non è un sinonimo di tresca.

Adulterio è molto più serio e specifico. Una volta era persino reato in Italia (se a tradire era la moglie) tradire il proprio coniuge. Questo è l’adulterio.

Non c’è bisogno di essere sposati per avere una tresca.

Possiamo avere una tresca anche col capufficio, pur non essendo sposati, ma non vogliamo farlo sapere.

Se vogliamo essere meno informali dovremmo parlare di una “relazione clandestina“.

Quando qualcosa – qualunque cosa – è definito clandestino, allora avviene senza l’approvazione di una autorità o avviene contro il divieto delle leggi.

Questo vale anche per gli immigrati clandestini, il commercio clandestino, la stampa clandestina eccetera.

Quando parliamo di una relazione clandestina, ad esempio si può dire:

Tra quei due pare ci sia stata una tresca in passato.

C’è da dire che, sebbene più raramente, si parla di una tresca anche semplicemente nel senso di un rapporto intimo poco importante, poco impegnativo, che può anche non essere nascosto.

Es:

Una volta ho avuto una tresca con quella ragazza!

Come a dire: niente di serio.

Certo, una persona innamorata non definirebbe mai il suo rapporto con l’altra una “tresca”.

Nel primo o nel secondo significato, quindi sia quello legato alle attività segrete, sia quello inteso come relazioni amorose segrete, si usa anche il verbo “trescare” , cioè agire in modo subdolo, nascosto, anche per fini illeciti. Si dice anche “ordire” imbrogli o intrighi.

Giovanni per ottenere quel posto ha trescato.

Hanno scoperto una tresca in ufficio. Marco trescava con la moglie del direttore da anni!

Trova in casa l’amico con la moglie, sospetta che trescassero (sospetta una tresca) e li uccide entrambi.

Cosa? Sei stato scoperto a trescare con un’altra donna?

La tresca somiglia anche all’intrallazzo e all’inciucio, e dunque Intrallazzare, inciuciare e t tramare sono abbastanza simili a trescare.

Se ricordate, si tratta di termini che abbiamo visto nella rubrica di Italiano semplicemente dedicata al linguaggio della politica.

Adesso ripassiamo.

La parola passa ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente, almeno a quelli più volenterosi.

Irina: io non sono tra i più “volenterosi”, ma non voglio fare la persona suscettibile, anche se ne avrei ben donde! Partecipo volentieri al ripasso.

Marcelo: anch’io. Quando il capo mi chiama in causa non posso fare lo gnorri.

Ulrike: anch’io do il mio apporto. Lungi da me dal restare impalata.

Peggy: io invece vi dico che me ne sto bellamente spaparanzata sul divano alla faccia vostra.
Però mi riprometto di partecipare la prossima volta.

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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