Al secolo

Episodio n. 1099 (scarica audio)

L’espressione “al secolo” viene utilizzata in italiano per indicare il nome di nascita di una persona, soprattutto quando questa ha adottato un nome diverso in un contesto particolare, come nel caso di religiosi, artisti o persone note con pseudonimi.

L’uso più comune è per i membri del clero o per le suore, che spesso cambiano nome al momento della loro consacrazione. Infatti l’origine dell’espressione è proprio quella religiosa, e riguarda la passata condizione “secolare”. Il termine “secolare” indica tutto ciò che non appartiene alla religione ma alla vita civile.
Per esempio:

Papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Józef Wojtyła.

Suor Maria, al secolo Giovanna Rossi.

Quindi “al secolo” si riferisce al nome originale di una persona prima che assumesse un altro nome per motivi religiosi, ma oggi si usa anche nel caso di artisti o per motivi professionali, nel caso si usino degli pseudonimi.

Quindi, siccome l’attore Bud Spencer è il nome d’arte di Carlo Pedersoli, possiamo dire, ad esempio:

Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, era un amatissimo attore italiano.

L’aggettivo “secolare” invece, oltre ad avere il significato di qualcosa che dura o vive da secoli, tipo “tradizione secolare”, indica anche, come detto, qualcosa appartenente al secolo, cioè allo stato laico o alla vita civile. Si sente parlare spesso del “potere secolare”

Il “potere secolare” si riferisce all’autorità e all’influenza esercitate dalle istituzioni laiche e governative, in contrapposizione al “potere ecclesiastico” che è detenuto dalle istituzioni religiose. In altre parole, il potere secolare riguarda il controllo politico, amministrativo, giuridico e militare, mentre il potere ecclesiastico si concentra sugli aspetti spirituali e religiosi, ma in modo più ampio possiamo riferirci al potere esercitato dalla Chiesa, e alla grande influenza sulla vita pubblica e privata, sull’educazione, e sulla moralità della popolazione.

Storicamente, sebbene il termine “secolare” è stato utilizzato quindi per distinguere le competenze e le giurisdizioni dei governi civili da quelle delle autorità religiose, in molte epoche e contesti, questi due tipi di potere erano strettamente intrecciati, e il conflitto tra loro è stato una caratteristica significativa della storia, specialmente in Europa.

Adesso cambiamo completamente argomento e parliamo di amore. Con l’occasione ripassiamo qualche episodio passato. Ricordo a tutti che i ripassi sono prodotti e registrati dai membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

Julien: oggi festeggio 50 anni di matrimonio!!! Mica pizza e fichi!

Angela: Beati voi. Come fate ad essere ancora innamorati l’uno dell’altro dopo tutti questi anni?

Julien: e chi ha parlato di amore? Ancora ancora se parliamo di affetto, ma non di più! Scherzo chiaramente! Comunque ci siano avvalsi del contenuto di un libro intitolato “le cinque lingue dell’amore”.

Christophe: Ah, buono a sapersi! Urge scoprire la lingua che parla l’altra metà allora!

Anne Marie: non ci tenere sulle spine spiegaci tutto per filo e per segno su questo libro.

Ulrike: Secondo me bisogna semplicemente badare a quello che ti dice il tuo partner.

Marcelo: Personalmente ne ho fin sopra i capelli di ciò che dice! Ad esempio dice che non mi ritaglio mai del tempo per lei.

Cermen: Ah ecco. Allora è semplice. Fai una gita fuori porta con lei ogni tanto. Ci metterei la mano sul fuoco che la vostra relazione così andrà a gonfie vele!

Edita: la mia lingua è la più facile di tutte e per giunta la più economica. Per sentirmi amata basta ricevere un sacco di complimenti nonché lusinghe.

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