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Trascrizione
Il verbo trascendere, come vi ho accennato nello scorso episodio, ha un senso simile a “passare il segno” e a “esagerare”.
Infatti uno dei suoi utilizzi è proprio questo: oltrepassare, superare un limite, si intende un limite non materiale, legato a qualche regola di comportamento ad esempio.
Es:
il tuo comportamento trascende la decenza.
Parliamo di un comportamento che va oltre la decenza, è al di là della decenza, al di là di un livello accettabile di decenza. Quindi parliamo di un comportamento indecente: che trascende la decenza.
È sicuramente un modo molto formale di esprimere un’esagerazione. È solitamente associato ai comportamenti, e si tratta quasi sempre di qualcosa di cui vergognarsi. Esprime una critica con tono severo e distaccato, con un senso spesso di condanna morale.
Non sempre però. Potrei anche dire che:
battendo un record del mondo ho compiuto un’impresa che trascende ogni aspettativa.
Si tratta ancora una volta di qualcosa (un’impresa) che va oltre (va oltre ogni aspettativa).
Sempre molto formale direi.
Si può usare anche in modo intransitivo con lo stesso senso: Andare oltre i limiti imposti dalla convenienza, eccedere in qualcosa. Es:
Se ho trasceso vi chiedo scusa
Sei solito trascendere, stai attento se non vuoi essere etichettato.
Il verbo “trascendere” non ha nulla a che fare con “scendere”. Il contrario piuttosto.
Deriva infatti dal latino: “trans” + “ascendere” cioè salire al di là. Ascendere infatti è proprio il contrario di scendere. Significa salire, ma solitamente non un salire normale, ma ad esempio salire in cielo. Al di là, appunto, di qualcosa. L’ascensore in qualche modo fa eccezione 🙂 per questo motivo alla fine di questo episodio dedicheremo una breve canzoncina proprio all’ascensore, ma inteso come metafora della vita.
Torniamo a “trascendere” che quindi si riferisce a superare o andare oltre i limiti o le barriere, mentre “scendere” si riferisce chiaramente al movimento verso il basso.
Se proprio vogliamo trovare un legame tra trascendere e scendere, posso dirvi che il basso, se vogliamo, possiamo interpretarlo come un qualcosa di negativo, un comportamento che abbassa la stima, che fa scendere il valore di una persona “che trascende”. Questo è solo qualcosa che può aiutare a ricordare il verbo. Dimenticatelo se volete.
La cosa interessante del verbo trascendere è che oltre a questo uso formale legato alle esagerazioni e al superamento di un limite, ha a che fare con la filosofia.
“Trascendere” in filosofia si riferisce al concetto di andare oltre l’esperienza ordinaria o il mondo materiale per raggiungere una realtà più profonda o spirituale. In termini filosofici, può indicare il superamento dei confini della conoscenza empirica, materiale, per raggiungere una comprensione più elevata della realtà o dell’essenza delle cose. Questo concetto è centrale in molte tradizioni filosofiche e religiose.
La trascendenza può essere associata a concetti come l’assoluto, l’infinito o l’eterno. In breve, in filosofia, trascendere significa andare oltre (non è nel senso di esagerare però) i confini della realtà empirica per raggiungere una comprensione più profonda della natura dell’esistenza.
Ad esempio potrei dire:
Dio trascende il mondo
In effetti Dio, chiunque esso sia, va oltre i confini materiali. Dio sa tutto e sta ovunque. Decisamente trascendente.
Dio infatti è descritto come onnisciente (sa tutto) e onnipresente (è presente ovunque), caratteristiche che lo rendono trascendente rispetto alla nostra comprensione della realtà empirica, materiale.
Questa trascendenza è un concetto centrale in molte tradizioni religiose e filosofiche che cercano di comprendere la natura dell’esistenza.
Oltre a trascendente esiste anche trascendentale, che ha lo stesso significato ma trascendentale si usa soprattutto per indicare qualcosa che supera un certo grado di normalità, quindi qualcosa che va oltre la normalità.
Ricorderete che abbiamo già incontrato questo termine nell’espressione “niente di trascendentale” che ha un senso simile a “niente di speciale”.
In effetti si usa quasi sempre in questo modo.
Potrei anche dire che, ad esempio:
il compito non presenta difficoltà trascendentali.
Stesso significato.
Domanda: Com’era il compito?
Risposta: “niente di trascendentale“, cioè non era particolarmente difficile, non era un compito che andava oltre rispetto al concetto di normalità, riguardo alla difficoltà.
Adesso ripassiamo parlando di ascensori e per finire la canzone dal titolo “l’ascensore della vita”.
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Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente.
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Danielle: Proprio di ascensori vuoi parlare? Per me non è il momento propizio per farlo, visto che fino a ieri non abbiamo potuto usare il nostro per quasi 3 settimane… Devi sapere che abitiamo al decimo piano e che soffro ancora dei postumi delle discese e delle salite. Capisco che potreste dirmi: suvvia in fondo c’è un rovescio della medaglia. È stato un bell’allenamento. Ma io ritengo che sia meglio parlarne fra qualche settimana…
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Segue la canzone del giorno dal titolo “l’ascensore della vita”
