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Brillare

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Trascrizione

Giovanni:

Ascoltate le seguenti frasi:

Una stella brilla in cielo

Un ordigno è stato fatto brillare

Ieri sera ero un po’ brillo

Mi hanno detto che non brillo per intelligenza.

In questa scuola ci sono molti studenti brillanti

Questo per dirvi che brillare è un verbo che ha diversi significati. Vediamo se posso farcela a spiegarli tutti.

Innanzitutto le stelle brillano in cielo. Le stelle quindi sono brillanti. Infatti emettono luce, sono scintillanti, sono splendenti. Brillare ha questo significato proprio: Emettere o riflettere una luce vivida e cangiante, quindi è esattamente come splendere.

Allo stesso modo possono brillare dei bicchieri di cristallo, o dei gioielli, e questo indica la loro bellezza, il loro valore, la loro purezza o la loro pulizia.

Riguardo alla pulizia, posso usare questo verbo per indicare molte cose diverse:

La stanza brillava per quanto era pulita.

Dottore, i miei denti non sono per niente brillanti. Quale dentifricio posso usare?

In questo senso posso usare splendere allo stesso modo.

Una mamma al figlio che ha le scarpe sporche:

Lavati le scarpe. Quando torno le voglio vedere splendere/brillare!

La seconda frase che ho detto prima è:

Ieri sera ero un po’ brillo

Anche se l’aggettivo brillo, che ho usato, deriva dal verbo brillare, questo in realtà non è un uso del verbo brillare.

Essere brillo significa essere ubriaco. Non moltissimo però. Si dice anche “alticcio”, e ci si accorge che una persona è brilla quando è eccessivamente euforica e loquace, o non ce la fa a camminare perfettamente per il troppo vino bevuto.

Probabilmente si dice “brillo” perché gli occhi di una persona che ha bevuto troppo iniziamo a brillare.

In realtà quando gli occhi brillano generalmente ci si riferisce alla felicità:

Al matrimonio, a Maria brillavano gli occhi!

Ti brillano gli occhi dalla gioia!

Se torniamo agli esempi di cui sopra c’è:

Un ordigno è stato fatto brillare

Un'esplosione

Un ordigno è una bomba, e far brillare un ordigno significa far scoppiare questa bomba, farla esplodere.

Gli ordigni vengono fatti brillare perché altrimenti potrebbero essere pericolosi.

Negli ultimi due esempi fatti all’inizio si fa invece riferimento al verbo brillare nel senso di imporsi all’attenzione per doti singolari, quindi contraddistinguersi per il fatto di avere una particolare dote. Si tratta sempre di una caratteristica positiva. Una dote, appunto.

Mi hanno detto che non brillo per intelligenza. Eppure mi sono lavato stamattina!

Non brillare per intelligenza significa non essere intelligenti, non avere questa qualità, non distinguersi per questa caratteristica.

Brillare per” è la locuzione usata.

Si utilizza sempre in questo modo, ma curiosamente quasi sempre c’è una negazione:

Il mio amico non brilla certamente per eleganza

Si vuole quindi evidenziare la mancanza di una dote, cioè la mancanza di una qualità: l’eleganza in questo caso, ma prima era l’intelligenza. Potremmo fare la stessa cosa citando altre doti: la memoria, la velocità, la perspicacia, la gentilezza eccetera.

Questo pertanto (non brillare per…) è un modo alternativo per indicare la mancanza di una qualità di una persona. Raramente si usa per sottolineare una dote posseduta, ma si può fare.

In senso positivo esiste comunque l’aggettivo brillante. Non sono solamente le stelle o i gioielli ad essere brillanti:

In questa scuola ci sono molti studenti brillanti

Gli studenti brillanti sono più bravi degli altri, si distinguono per le loro qualità.

Spesso quando si parla di un amico e lo si definisce una persona brillante, ci si riferisce all’intelligenza in generale, o alla sua capacità di essere spiritoso, piacevole e comunque una persona di successo.

Oppure:

Antonio è un brillante medico statunitense

Il dott. Bianchi ha davanti a sé una brillante carriera

Proprio come un gioiello brillante, che attira l’attenzione e si nota rispetto al resto, quando una persona viene definita brillante, in senso figurato significa che suscita ammirazione o interesse per la sua eccezionalità.

Potrei usare aggettivi diversi, tipo splendido, fulgido, eccellente. Il senso non cambia.

Soprattutto in ambito professionale, oltre alle persone, si parla spesso di una carriera brillante.

La carriera è il percorso lavorativo e indica l’eventuale progresso compiuto, specie da un punto di vista sociale ed economico, nel campo di un’attività gerarchicamente organizzata. Fare carriera è come salire dei gradini di una scala. Più si va in alto, maggiore è il prestigio, l’importanza, le responsabilità e lo stipendio.

Un professore dell’Università è alla ricerca di una brillante carriera universitaria, mentre un militare insegue una brillante carriera militare e un impiegato pubblico o privato vorrebbe avere ugualmente una lunga e brillante carriera.

Quindi brillare indica lucentezza, “brillare per” indica il possesso di una qualità particolare e l’aggettivo brillante significa emanare o riflettere luce o in senso figurato suscitare ammirazione e interesse.

Se non siete brillanti, spero almeno non siate brilli!

Rauno: A proposito, quanti bicchieri di vino ci vogliono per diventare brilli?

Sofie: a me basta l’odore del vino e già inizio a ridere! È una mia prerogativa.

Albéric: a mio nonno bastava mezzo bicchiere. Per questo mia nonna adottava l’accorgimento di aggiungere acqua alla bottiglia del vino: un espediente che però faceva solo arrabbiare il marito. Ne nascevano dei simpatici siparietti!

Segue una spiegazione del ripasso.