Darsi ai bagordi

Darsi ai bagordi

Descrizione: “Darsi ai bagordi” significa indulgere in attività svaganti o piacevoli in modo eccessivo, spesso in maniera disordinata o senza riguardo per le responsabilità. Si tratta di trascorrere il tempo in divertimenti o svaghi senza preoccuparsi troppo delle conseguenze o dei doveri.

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893 Tanto di quel

Tanto di quel (scarica audio)

Trascrizione

Hartmut: C’è tanto di quel materiale su italiano semplicemente che non si sa da dove iniziare!

Giovanni: Questo modo di usare “quel” potrà sembrare strano a molti studenti della lingua italiana, ma vi assicuro che è molto usato dagli italiani.

Tanto di quel” si può usare in sostituzione di “talmente” ed è un modo più enfatico per esprimere una quantità elevata o un livello elevato. Parliamo di un eccesso di quantità, di una quantità eccessiva, di un livello eccessivamente alto, esagerato, talmente esagerato che ci sono delle conseguenze.

Proprio queste conseguenze vogliamo sottolineare, altrimenti andrebbe bene anche solo dire:

C’è tanto materiale su Italiano Semplicemente.

Oppure anche:

C’è tanto materiale su italiano semplicemente che non si sa da dove iniziare!

Quindi si può anche evitare di usare “tanto di quel” ma se lo facciamo sottolineiamo ancor più questo eccesso e le sue conseguenze.

Quindi ecco due frasi del tutto equivalenti:

C’è tanto di quel rumore che non riesco a dormire

C’è talmente tanto rumore che non riesco a dormire

Potete usare una di queste due forme a vostra scelta.

Ciò che vale per quel, vale anche per quello, quelli, quella, quelle, quei e quegli:

Vorrei darti tanti di quei baci da stordirti.

Ho mangiato tanto di quel cibo che mi sento scoppiare

È successo tante di quelle volte che ormai sono abituato.

Si è misurata tanti di quegli abiti da arrivare all’ora della chiusura del negozio!

Notate che la seconda parte della frase (sebbene non sia obbligatoria), con la quale esprimiamo la conseguenza dell’eccesso di cui parliamo, inizia sempre con “che” oppure “da”. In questo secondo caso poi c’è sempre un verbo.

Se la seconda parte della frase non c’è, si lascia spazio all’immaginazione oppure è un segno di sconforto, oppure più in generale la conseguenza è facilmente immaginabile:

Non c’è niente da fare, Maria non vuole uscire con me. Mi arrendo. Gliel’ho chiesto tante di quelle volte…

Questo è un evidente segno di sconforto.

Un’ultima cosa. Non sempre possiamo usare “tanto di quel” in sostituzione a “talmente”. Es:

Sono talmente stanco che dormirei 2 giorni.

Perché non posso farlo? Semplicemente perché manca il sostantivo.

Dovrei cambiare la frase:

Ho tanto di quel sonno che dormirei 2 giorni.

Altre volte non posso farlo perché non sto esprimendo un eccesso:

Questa frase ha talmente poco senso che sembra essere stata inventata.

Questo vuol dire che “talmente” ha un uso più ampio rispetto a “tanto di quel” perché esprime qualcosa di eccessivo in entrambi i sensi (troppo e troppo poco) e poi si usa anche davanti agli aggettivi.

Adesso ripassiamo qualche episodio precedente (in preparazione)

Marcelo: avete mai visitato i Sassi di Matera? E la valle del Chianti in Toscana? Ci sono tanti di quei posti da vedere in Italia…

Flora: a proposito della valle del chianti, è proprio il luogo dove avverrà la prossima riunione dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente il prossimo giugno. Saremo almeno 20 persone. Io mi precipito a prenotare un posto!

Anne Marie: ho sentito dire che una intera villa con 13 stanze potrebbe non bastare! Casomai ne prenderemo una ancora più grande.

Mary: io verrò di sicuro, anche a costo di sprecare tutte le ferie.

Hartmut: sprecare è un parolone!

Edita: ben detto, non sia mai arriva un altro virus! Meglio godersi la vita!

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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697 Smodato

Smodato (scarica audio)

Trascrizione

voci di Giovanni e Emanuele

Oggi ci occupiamo dell’aggettivo smodato.

Parliamo di un tipo particolare di esagerazione.

Smodato infatti significa eccedente i limiti. Una cosa smodata è esagerata, eccessiva.

Esempio:

Giovanni ha un desiderio smodato di successo

Mario ha sempre avuto una fame smodata

Anche una persona può essere definita smodata.

Parliamo di chi oltrepassa certi limiti.

Non è mai qualcosa di positivo quando si parla di qualcosa di smodato.

Una persona che fa uso smodato di alcool è incapace di farne a meno. Esagera, va oltre i limiti, non ha freni, non si regola quando beve bevande alcoliche.

C’è chi ha una voglia smodata di dolci e ugualmente non si tratta di qualcosa di normale, che si riesce a controllare.

Viene dalla parola modo. La lettera iniziale ha valore sottrattivo, quindi si potrebbe dire che “non c’è modo” di contenere qualcosa di smodato.

Si potrebbe anche usare l’aggettivo sfrenato/a.

Un desiderio smodato di gloria.

Una voglia sfrenata di sesso

Manca il senso della misura. Anche questa è una espressione che si usa molto spesso:

Quando mangi non hai mai il senso della misura

Oppure:

Ho mangiato oltremisura

In pratica ho esagerato, ho mangiato troppo.

Sono stato smodato nel mangiare

Non bisogna bere smodatamente

Cioè:

Non bisogna bere in modo smodato

Paola è smodatamente ambiziosa.

Paola è ambiziosa oltremisura

Mario eccede sempre i limiti, è sempre smodato

C’era un chiasso smodato nel ristorante

C’è una differenza, se vogliamo, tra l’uso della smodatezza e il termine oltremisura.

Sono entrambe indicativi di esagerazione e di eccesso, ma la smodatezza in genere riguarda una caratteristica di una persona. Invece l’avverbio oltremisura ha un senso di straordinarietà o di eccezionalità: stavolta si è andati oltre la misura, cioè oltre l’ordinario, la normalità.

Di conseguenza quando si mangia in modo esagerato in una singola occasione meglio usare oltremisura, mentre se lo si fa sempre, allora meglio dire che si è smodati nel mangiare, ciò non toglie che io possa ugualmente dire che in un’occasione particolare si è mangiato in modo smodato o smodatamente.

Le esagerazioni e gli eccessi sono invece termini più generici che vanno bene in ogni occasione.

Poi c’è anche la smisuratezza, che si avvicina molto alla smodatezza, nel senso che quando una cosa è smodata può definirsi anche smisurata, ma la smisuratezza non contiene necessariamente un giudizio morale.

L’universo, ad esempio, è smisurato, dunque è grandissimo, grande oltre ogni misura, ma semplicemente perché non si può misurare.

La bontà di Dio è smisurata, ammesso e non concesso che si creda in Dio.

Possiamo ugualmente dire che Lionel Messi è smisuratamente bravo à giocare a calcio. Ma così dicendo Cristiano Ronaldo si potrebbe arrabbiare oltremisura.

Avete pertanto capito che la smodatezza ha anche la prerogativa di essere prevalentemente usata per descrivere dei difetti.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Irina: dovete sapere che ogni domenica, nella nostra bella associazione, si legge un brano della letteratura italiana. Ieri è toccato di nuovo a Moravia. Questo racconto, intitolato “Tirato a sorte” mi è piaciuto molto. Bello vero?

Sofie: Eccome! Bel racconto, tanto quanto la lettura di Giuseppina. Un grazie a lei da tutti noi. Il suo apporto per noi è sempre importante. Quanto all‘apprendimento ci va sempre di lusso nel gruppo whatsapp dell’associazione.

Marguerite: Si, su questo non ci piove. Grazie mille Giuseppina.

Ulrike: a proposito di Moravia. Nel racconto di ieri mi sono balzate agli occhi alcune frasi di due minuti come: a tratti, tutto ad un tratto, manco per, sostenuto e ben presto.

Marcelo: le ho viste anch’io. Io a mia volta, vorrei parlare di alcune parole nuove per me: ciancicato, rimbeccare, immusonita, scorfano, imbronciato e impuniti.

Peggy: ehi, vacci piano, è una bella caterva di parole. Che fai, te le cerchi?

Edita: Una volta per tutte basta con i litigi. non è bene apostrofare nessuno. Quando sarà il caso Gianni ci spiegherà tutto. È risaputo che ha il tempo risicato. Siamo ormai un nutrito gruppo di amanti della lingua italiana.

Peggy: va beh, Come non detto, allora non me ne vogliate per questo mio sgarro.

Bogusia: Allora diamoci da fare con questo ripasso, perché non mi sconfinfera spaparanzarmi sul divano senza far niente, non è proprio cosa.