733 Estemporaneo

Estemporaneo

(scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: che bell’aggettivo che è estemporaneo, non è vero?

A me piace molto, forse perché mi piace l’estemporaneità, vale a dire l’improvvisazione, l’inventiva. Rivolgedomi ad un pubblico di persone non madrelingua però devo spiegare perché mi piace questo aggettivo.

Cominciamo a rispondere a una domanda: cosa può essere estemporaneo e perché esiste l’estemporaneità, considerato che esiste anche l’improvvisazione?

Innanzitutto, quando si usa l’aggettivo estemporaneo, quasi sempre è parlando di un discorso o qualcosa di scritto senza una preparazione.

Ma questa è una cosa positiva o negativa?

Voglio sottolineare il fatto che il discorso poteva essere preparato meglio oppure voglio dire che questa improvvisazione è stato qualcosa di positivo?

Potrei chiamarlo anche un discorso Improvvisato, ma quando accade questo normalmente non è niente di positivo.

Se uso estemporaneo, invece, non voglio giudicare negativamente questo discorso, non voglio dire, generalmente, che manca di preparazione.

È molto più probabile invece che mi sia piaciuta questa estemporaneità, perché ha mostrato delle capacità di chi ha fatto questo discorso o ha scritto questo testo.

Se vogliamo giudicare negativamente qualcosa, tra i due aggettivi usiamo sicuramente “improvvisato“.

Un lavoro improvvisato, ad esempio, manca di qualità.

Anche un artista improvvisato sottolinea un lato negativo, similmente a “impreparato“. Si potrebbe pensare che sia una persona che fino ad oggi abbia fatto un altro mestiere.

Probabilmente se qualcosa è improvvisato è stato fatto anche con mezzi improvvisati, con strumenti improvvisati, o mezzi di fortuna. Abbiamo già parlato dei mezzi di fortuna, ricordate?

Non sempre improvvisato però è negativo. Se parlo di uno spettacolo improvvisato o di una improvvisazione, magari voglio sottolineare l’inventiva, la capacità di improvvisare, la fantasia.

Ma il termine improvvisazione è anche sinonimo di faciloneria, dilettantismo.

Sto parlando in questo caso di un atteggiamento o comportamento eccessivamente ottimistico che denota superficialità o scarsa preparazione. Potrebbe anche esserci scarso impegno.

A me questa improvvisazione nel lavoro non piace per niente!

È un lavoro troppo improvvisato, si vede che l’hai fatto di fretta.

Se invece parlo di un artista estemporaneo voglio sottolineare la sua capacità di improvvisare, di creare li per li, sul momento. Senza preparazione, è vero, ma sottolineo stavolta una sua qualità e non un suo difetto.

Esistono i poeti estemporanei, i pittori estemporanei, gli attori estemporanei. Se questi fossero definiti improvvisati non gli farei certamente un complimento.

Tutt’altra cosa è chiamarli estemporanei.

Molte volte è la stessa cosa usare l’uno o l’altro aggettivo.

Io adesso potrei chiedere ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente di registrare delle frasi di ripasso in modo estemporaneo, per vedere se fanno errori.

Potrei ugualmente chiedere loro di improvvisare e sarebbe fondamentalmente la stessa cosa, anche perché il verbo “estemporaneare” non esiste.

Resta comunque il fatto che c’è sempre l’abitudine di usare improvvisato in modo negativo.

Anche estemporaneo comunque si può usare in senso spregiativo.

Può indicare ugualmente qualcosa di superficiale, sbrigativo.

Questo accade soprattutto in alcuni casi, ad esempio con un rimedio estemporaneo, con una trovata estemporanea o una soluzione estemporanea.

Il termine trovata, di per sé, può usarsi sia per qualcosa di geniale che di inopportuno. È simile a idea, ma associata a “estemporanea” indica un’idea uscita fuori all’ultimo momento che lascia il tempo che trova. Se parliamo di un rimedio estemporaneo o di una soluzione estemporanea è ancora una volta simile a “soluzione di fortuna” quindi poco funzionale, poco risolutiva. Insomma qualcosa di non buono.

Adesso ripassiamo qualche episodio passato:

Peggy: Ragazzi, tra pochi giorni ho un colloquio di lavoro al quale tengo molto, in quanto si tratta di lavorare su un prodotto che è il fiore all’occhiello di una azienda internationale. Sono felicissima, per quanto, io non mi renda ancora bene conto della mia effettiva abilità, e per questo motivo sto vivendo in uno stato di tensione da un pezzo ormai. Ora però la misura è decisamente colma.

Marcelo e Edita: Peggy, ciò che hai detto mi coglie veramente alla sprovvista. Sei sempre stata calma e sicura di te. Solitamente si direbbe che nel tuo mondo non esistano problemi, preoccupazioni, difficoltà o che dirsi voglia. Comunque se ti prenderà tale azienda, bene, altrimenti sarà lei a perdere una persona indefessa e responsabile come te.

Anthony: Dai, Marcelo, non è il momento opportuno per prenderla in giro. Dunque, Peggy, come ti conosciamo tutti, sai bene affontare e giostrare quasiasi tipo di situazione, e vedrai che una volta entrata nel nuovo ambiente, col passare del tempo, riuscirai a destreggiarti se hai volontà e diligenza, quindi stai serena.

Danita: Infatti, Peggy, indossa un abito adatto che ti dona ed esprimiti con calma e con un bel sorriso proprio come fai solitamente. Tra l’altro, non devi avere neanche un pizzico di dubbio sulle tue capacità. Sei veramente in gamba. Credimi che il colloquio andrà per il meglio e diventerai una di loro.

Irina: hei, oggi sembri una ruffiana bell’e buona. Intanto apro una parentesi, mi è balzata agli occhi la parola “abito”. Magari, Peggy, potrai vestirti in modo osè e se ti farà il colloquio un maschio sei a cavallo! Hahaha… Scherzo! Comunque Peggy, non ti preoccupare. Siamo tutti fiduciosi che riuscirai a entrare. In bocca al lupo.

Peggy: Crepi, ragazzi. Grazie assai per avermi dato manforte. Farò del mio meglio e vi farò sapere il risultato. Ciao, a presto.

696 Un sostantivo di fortuna

Un sostantivo di fortuna (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: oggi vediamo un modo particolare di utilizzare il termine fortuna.

Non ne abbiamo mai parlato prima, neanche in un episodio in cui si è parlato di tutti i modi per esprimere il senso della fortuna.

Il fatto è che il legame con la fortuna non è molto evidente

Vi faccio alcuni esempi e poi cerchiamo di capire insieme cosa c’entri la fortuna.

Molte persone arrivano in Italia a bordo di imbarcazioni di fortuna.

Sono riuscito a sostenere un esame universitario in una stanza d’albergo, con una connessione internet di fortuna.

Abbiamo riparato la macchina rotta con strumenti di fortuna

Ho finito la benzina. Sono tornato a casa con mezzi di fortuna

C’era una tempesta e il pilota ha dovuto tentare un atterraggio su una pista di fortuna

Forse avrete già capito che quando si parla di qualcosa “di fortuna” si sta parlando di un qualcosa di improvvisato o che costituisca un ripiego in caso di necessità.

Se parlo di imbarcazioni di fortuna voglio esprimere il senso di precarietà, di insicurezza e del pericolo che si corre usando una tale imbarcazione. Può trattarsi ad esempio di una vecchia e malridotta barchetta.

Se abbiamo riparato la macchina rotta con strumenti di fortuna, abbiamo usato non dei veri strumenti professionali, ma qualcosa che abbiamo trovato all’ultimo momento e che abbiamo usato a questo scopo.

Magari al posto di un martello abbiamo usato un sasso, ad esempio.

Se ho finito la benzina e sono tornato a casa utilizzando dei mezzi di fortuna, magari ho fatto l’autostop, oppure mi ha dato un passaggio un signore a cavallo, o un ragazzo con la sua bicicletta.

Se infine stavo volando su un aereo e arriva una tempesta di vento, se l’aereo si trova in pericolo di cadere il pilota potrebbe optare per un atterraggio su una pista di fortuna, magari su una strada o su un prato.

Si può parlare in questo caso di atterraggio di fortuna, sperando che le cose vadano bene.

Questo è il motivo dell’uso della parola fortuna. Dunque non siamo fortunati se tentiamo un atterraggio di fortuna, ma semplicemente speriamo di riuscire lo stesso a ottenere un risultato. Serve un po’ di fortuna per farlo, ma non è detto che arriverà.

C’è sempre improvvisazione, un modo di far fronte ad una necessità con ciò che si ha, con i mezzi à disposizione e questo porta solitamente ad una conclusione positiva.

Anche nell’esempio dell’esame universitario fatto col computer in una stanza d’albergo usando una connessione internet di fortuna, si parla di una cosa che è andata a buon fine, che è finita bene, si è risolta positivamente nonostante le condizioni non fossero favorevoli.

Questa quindi è una locuzione che si può usare sempre in casi simili in cui si improvvisa (solitamente con successo) una soluzione in mancanza degli strumenti più adatti ma trovando qualcosa in sostituzione, non potendo fare altrimenti, considerate le circostanze.

C’è sempre un problema da risolvere.

Questa locuzione si collega con un’altra espressione che abbiamo già visto: “fortuna vuole“. In alcuni casi infatti si possono usare in modo simile:

Es:

L’aereo stava finendo il carburante e nelle vicinanze non c’era una pista di atterraggio. Fortuna ha voluto che il pilota ha potuto usare un’autostrada come pista di atterraggio di fortuna.

Non sempre la locuzione “di fortuna” è legata al successo però.

Lo abbiamo visto con l’esempio dell’imbarcazione di fortuna, che trasmette, come detto, la pericolosità del viaggio, e spesso la tragicità, considerando che molte di quelle imbarcazioni di fortuna si rovesciano.

Il sostantivo da usare prima della locuzione può essere singolare plurale (imbarcazione, mezzi, strumenti, connessione ecc) a seconda del caso.

E voi, avete mai improvvisato qualcosa con mezzi di fortuna?

Edita: a me quando accade un guaio o mi caccio in qualche casino, di solito la fortuna mi fa marameo.

Albéric: beh, ci sono dei giorni particolari in cui proprio non è cosa ed è meglio starsene a casa al sicuro.

Hartmut: la sfortuna secondo me non esiste. Si fa presto a dire sfortuna. La verità è che bisogna organizzarsi e stare sempre sul chi vive perché un inconveniente può sempre accadere.

Irina: non dire amenità. Può capitare a tutti che non si abbiano gli strumenti più adatti. Metti che adesso ad esempio ti si rompe il cellulare. Non mi dire che ne hai uno di ricambio in tasca!

Peggy: Avete Appena ascoltato un ripasso degli episodi precedenti a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

Cat: se non sono indiscreta, ci sono anch’io.

Danita: anche questo episodio è finito. Allelùia.