Con tutto che – contuttoché (ep. 1074)

Con tutto che (contuttoché)

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Trascrizione

Avrei giurato che con tutti gli episodi che ho pubblicato su italiano semplicemente, ci fosse anche almeno una citazione, almeno un utilizzo di “con tutto che”. Invece, con tutto che ad oggi gli episodi sono più di 2000, non avevo mai usato finora questa congiunzione. Veramente strano.

Generalmente si scrive in tre parole: “con tutto che” . ma si può anche scrivere tutto in una parola: contuttoché, con l’accento acuto sulla e. Si usa comunque prevalentemente all’orale e forse è per questo motivo che non l’ho mai usato. Ma quando si parla con una persona, anche io lo uso molto di frequente.

Per iscritto invece preferisco usare sebbene, nonostante, quantunque, ancorc (su cui c’è un episodio) malgrado, anche se. Pensate che con tutto che ho persino fatto un episodio dedicato anche a “per quanto“, neanche in quell’episodio ho citato questa equivalente modalità. E dire che c’è anche un terzo episodio episodio su “benché“.

Sto giocando un po’, ma ciò che voglio dirvi è che è comunque utile conoscere e saper usare anche questa modalità, quantunque sia usata in prevalenza all’orale.

Ad ogni modo contuttoché viene utilizzata per esprimere un’idea di concessione o contrasto, in modo simile a “nonostante” o “benché” eccetera

Viene usata per introdurre una frase che contraddice o limita ciò che è stato detto precedentemente.

Vediamo qualche esempio.

Mia sorella fa la segretaria da 20 anni, con tutto che è laureata.

Non mi è mai piaciuta la pizza, con tutto che sono nato a Napoli.

Io in questi esempi ho sempre usato il verbo all’indicativo, ma si può usare anche il congiuntivo.

Es:

sono stato bocciato, con tutto che avessi studiato notte e giorno per mesi.

Contuttoché Giovanni sia guarito dalla malattia del Covid, continua a indossare sempre la mascherina.

Posso aggiungere che rispetto soprattutto a sebbene e benché, di solito si usa il tono della voce per enfatizzare e spesso si dedica una frase a parte, sempre per enfatizzare.

Es:

non amo fare scherzi il primo di aprile, con tutto che sono un tipo che ha sempre in mente gli scherzi.

Invece benché e sebbene si mettono soprattutto all’inizio della frase, sebbene questa non sia una regola.

Adesso, ripassiamo parlando di umorismo.

Marcelo: Oggi, primo di aprile, è il giorno del pesce d’aprile, una giornata umoristica la cui nascita si crede risalga al sedicesimo secolo in Francia e consiste nello scambiarsi scherzi che non causino conseguenze negative. Quanto al concetto di umorismo, consiste nel ridere “con” le persone, e non “di” loro. Se qualcuno inciampa e cade, non è carino deriderlo. Un esempio? Una volta un uomo mentre ballava scivolò e cadde sulle terga. Tutti ridevano “di” lui. Con prontezza di riflessi, mentre si alzava disse: “La prossima volta lo farò meglio!” E tutti risero “con” lui! Questo sì che è vero umorismo!

Ancorché (ep. 975)

Ancorché (scarica audio)

ancorchéTrascrizione

Oggi voglio parlarvi di ancorché, che si scrive con l’accento acuto sulla “e”.

Ancorché” è una congiunzione che viene utilizzata per introdurre una concessione o un’opposizione tra due situazioni. Si usa quando si vuole indicare che una cosa accade nonostante un’altra cosa possa sembrare contraria. Ad esempio:

Ha deciso di andare in montagna, ancorché facesse freddo.

Somiglia molto a “anche se”, “sebbene”, “benché”, “nonostante” e “quantunque”.

Quali sono le differenze? Volete saperlo?

Anche se: “Anche se” ha una funzione simile a “ancorché” ed è molto più utilizzata

Esempio:

Andrò alla festa, anche se sono malato.

“Sebbene” è un altro termine che può essere utilizzato per introdurre una frase che esprime un’opposizione o una contraddizione rispetto a ciò che è stato detto nella frase principale.

Esempio:

Sebbene sia giovane, ha molta esperienza.

Non ci siamo mai occupati di “sebbene” finora, e devo dirvi che è leggermente meno informale rispetto a a “anche se” e la sua particolarità è che bisogna usare il congiuntivo, proprio come “benché“, di cui invece ci siamo occupati. Benché è abbastanza simile ma meno formale rispetto a ancorché.

Es:

Benché avessi molta paura, sono rimasto calmo.

Tutti questi termini possono essere utilizzati per indicare che una cosa accade o è vera, o che è accaduta nonostante possa sembrare contraria o in opposizione a qualcos’altro. La scelta tra di essi dipenderà spesso dallo stile o dalla preferenza personale, poiché hanno significati molto simili.

Giovanni continuò a lavorare, ancorché molto stanco

In questo esempio, “ancorché” indica che Giovanni stava lavorando nonostante fosse stanco, sebbene fosse stanco, benché stanco.

C’è sempre un contrasto tra due fatti.

Verrò alla riunione, ancorché abbia altri impegni.

Cioè:

Parteciperò alla riunione nonostante abbia altri impegni.

Verrò alla riunione, sebbene abbia altri impegni.

Verrò alla riunione, anche se ho altri impegni.

Verrò alla riunione, benché abbia altri impegni.

Oppure:

Ha preso la decisione, ancorché difficile da accettare.

In questo caso, “ancorché” indica che la decisione è stata presa, anche se è difficile da accettare. È simile anche a “malgrado”. Anche “malgrado” vuole il congiuntivo. Ce ne faremo una ragione!

“Anche se” in questi casi vuole l’indicativo, ma quando introduce un’ipotesi, una possibilità, allora si usa il congiuntivo.

Es.

Anche se mangiassi di più, non ingrasserei

Capisco bene quindi il motivo per cui, nel caso di concessione e opposizione, i non madrelingua preferiscono usare “anche se”.

In tal senso, anche “quantunque” ha un uso analogo. Purtroppo bisogna ancora una volta usare il congiuntivo!

Una cosa interessante è che “quantunque” ha anche il senso di “per quanto“. Meno male che ci siamo già occupati di “per quanto“. Abbastanza formale anche “quantunque”.

Suonò il telefono e quantunque fosse molto tardi, risposi con un tono amichevole.

Notate bene che anche qui c’è un contrasto, una contrapposizione evidente.

Si può tranquillamente dire:

Suonò il telefono e per quanto fosse molto tardi, risposi con un tono amichevole.

Ancorché” si preferisce usare in contesti più formali rispetto alle alternative di cui vi ho parlato. Parlo di documenti legali, discorsi ufficiali, articoli di giornale eccetera. In questi casi potrebbe essere preferibile utilizzare “ancorché“.

Inoltre se si desidera mettere in evidenza una concessione o una opposizione tra due fatti, “ancorché” potrebbe essere preferito. Ad esempio, se si vuole sottolineare che qualcosa è accaduto nonostante le circostanze fossero ostili, si potrebbe dire:

Ha vinto la partita, ancorché piovesse a dirotto.

Piuttosto che:

Ha vinto la partita, anche se pioveva a dirotto.

Ha vinto la partita, benché/sebbene/nonostante piovesse a dirotto.

Adesso anche se siete stanchi, facciamo un bel ripasso usando, oltre a cose già imparate, anche i termini “benché”, “sebbene”, “quantunque”, “anche se” e “nonostante”.
Marcelo: Sapete, non riesco a perdere peso, benché segua una dieta rigorosa.

Hartmut: Sebbene sia difficile, devi anche fare esercizio fisico regolarmente, facendo almeno 10000 passi ogni giorno. Inoltre, giù le mani da quei dolcetti di cui vai pazzo!

Mary: Va bene, ma quantunque sia importante la dieta e l’esercizio, anche se sei convinto e hai un buon inizio, devi avere dedizione e costanza per avere successo. Ricorda che solo chi la dura la vince!

Marcelo: Hai ragione, nonostante sia difficile, devo trovare i momenti propizi e la motivazione al più alto per non mollare.

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