Ha ragione, a ragione (ep. 1077)

Ha ragione, a ragione

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Trascrizione

La lettera h sarà pure muta (la cosiddetta “mutina”, come veniva chiamata la lettera h nel gergo scolastico di un tempo), però con o senza di essa, anche il senso della frase muta! (cioè cambia).

Permettetemi questa battuta come inizio di questo episodio in cui l’obiettivo è spiegare soprattutto l’utilizzo della locuzione “a ragione” con “a” senza la lettera h.

Tutti sapete usare infatti “ha ragione” con la lettera h. Es:

Giovanni ha ragione

Tua madre ha ragione a dire che devi studiare si più

Eccetera.

Si tratta quindi del verbo avere.

Ma “a ragione“- senza acca, è, come dicevo, una locuzione italiana che si usa per indicare che qualcosa è giusto o corretto. Parliamo sempre del fatto che una persona ha ragione (con l’acca), ma non stiamo usando il verbo avere.

Usiamo invece la preposizione semplice a.

Può essere utilizzata per sottolineare non che una persona “ha ragione”, ma che una persona ha una buona ragione o un valido motivo per pensare o agire in un certo modo. È importante specificare. Stiamo solitamente valutando una situazione a posteriori.

Ad esempio:

Gianni ha parlato a ragione quando ha detto che la situazione era pericolosa.

Significa che Gianni ha detto qualcosa che poi si è dimostrato essere corretto, poiché la situazione era effettivamente pericolosa. In altre parole, le sue preoccupazioni avevano fondamento.

Oppure:

Chi parla a ragione ha sempre ragione

Potremmo sostituire “a ragione” con “giustamente” e a volte anche con “a maggior ragione“, di cui ci siamo già occupati.

Altro esempio, immagina che Maria abbia criticato un progetto di lavoro perché pensava che non fosse abbastanza dettagliato. Successivamente, il progetto ha avuto problemi proprio a causa della mancanza di dettagli.

In questo caso, si potrebbe dire:

Maria ha parlato a ragione quando ha sollevato dubbi sulla completezza del progetto, poiché i problemi che abbiamo incontrato confermano effettivamente le sue preoccupazioni.

Chiaramente esiste anche la locuzione “a torto“, che esprime il senso opposto. Ne abbiamo parlato in un episodio dedicato proprio al “torto“.

Si usa per indicare che qualcuno si è sbagliato o ha agito in modo errato senza una valida ragione. Anche questa osservazione viene fatta solitamente a posteriori.

Ad esempio:

Luisa ha criticato il nuovo film senza vederlo, quindi possiamo dire che ha criticato a torto. Il film, perché non l’aveva ancora visto.

Significa che la critica di Luisa non era giustificata perché non aveva esperienza diretta del film. Infatti non l’aveva visto.

Oppure:

Il dittatore, a torto, pensava di conquistare il mondo, e invece il suo esercito e i suoi sogni sono stati distrutti.

Ricordate l’espressionea ragion veduta“? Anche in questo caso, come anche in “a maggior ragione” , l’utilizzo della preposizione a è esattamente lo stesso. Tutte indicano un ragionamento o un’azione che è giustificata o ben ponderata. “A ragion veduta”, come ricorderete, si riferisce a un giudizio o a un’opinione formata dopo un’attenta considerazione dei fatti o delle circostanze, magari perché si aveva già avuto quell’esperienza. Si era già visto (o “veduto”) il possibile risultato.

Con “A maggior ragione“, invece, sempre senza acca, si fa un confronto e si esprime un motivo aggiuntivo per giustificare un’azione o un pensiero.

Parlatemi di voi adesso. Potrete rispondermi, a ragione, che dovete pensarci un po’. Pensateci pure e poi fatemi sapere.

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Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

marceloMarcelo:

Come la vedi questa storia? Durante questi tre ultimi giorni, ho dovuto affrontare un’aspra battaglia legale con l’ente che si occupa della mia pensione. È stata un’esperienza frustante! Veramente un incubo! Il calcolo della pensione iniziale a mio avviso é stato effettuato in modo errato, come avevo detto a ragione in tempi non sospetti con le mie indagini. Sono più di 10 anni che ci rimpalliamo con sta benedetta pensione. Vai a capire i meandri della burocrazia!

Segue una canzone dal titolo “lo dicevo a ragione

Mi hai mai amato? Non lo so
a ragione lo dicevo
Le tue parole
Confondevo
Quando dicevo “Io ti amo”
Tu dicevi no
a torto però

Mi hai mai amato? Non capisco
Le tue azioni
Mi rendo conto
Mi hai fatto credere a un sogno
Che era solo un gioco

Mai amato
Mai amato
Le tue parole erano false
Mai amato
Mai amato
Mi hai spezzato il cuore
Oh no

265 – A maggior ragione

Audio

a maggior ragione

Trascrizione

Giovanni:

La ragione è dei fessi

Quante volte la ragione ha torto!

La ragione non è nulla senza l’immaginazione

Queste solo alcune frasi sulla “ragione“, delle presunte verità, o delle frasi celebri sulla ragione.

La ragione. Cos’è la ragione?

Il modo più facile per usare questo termine è nella frase:

Avere ragione, che è il contrario di avere torto.

Io ho ragione, tu hai ragione e eccetera.

Avere ragione quindi significa avere un pensiero che si dimostra vero osservando la realtà.

Ci sono tantissime locuzioni col termine “ragione” con 1000 sfumature diverse. Oggi vediamo “a maggior ragione”, che è una locuzione che si usa in modo simile a un’altra espressione che abbiamo già visto nella puntata n. 234: tanto più. Le due espressioni si usano nelle stesse occasioni, esprimono lo stesso concetto, ma le frasi si costruiscono in modo diverso.

Si tratta ancora una volta di esprimere un concetto che voi ritenete valido, aggiungendo un argomento ancora più valido, che ne rafforza la validità.

Vediamo qualche esempio con entrambe le locuzioni

Dobbiamo sempre mettere la mascherina, a maggior ragione (tanto più) a casa se ci sono anziani o malati.

Dobbiamo sempre stare attenti alla pulizia delle mani, a maggior ragione (tanto più) adesso con questo virus.

Stesso concetto, stesso significato. E’ come dire: “anche perché“, che probabilmente voi stranieri usate di più. Ma “anche perché” si usa meno quando state cercando di convincere qualcuno.

Francesco oggi non vai a scuola perché fa troppo freddo. A maggior ragione non ci va neanche Giovanni perché è stato male nei giorni scorsi.

Qui si fa un confronto tra Francesco e Giovanni. Il freddo è un motivo valido per non andare a scuola, ma Giovanni ha anche un motivo in più per non andarci: è stato male quindi a maggior ragione meglio che se ne stia a casa.

Francesco e Giovanni, oggi non andate a scuola perché fa troppo freddo. Tanto più che Giovanni è stato anche male nei giorni scorsi.

Spesso si usa anche come esclamazione:

Domanda: Bisogna mettere la mascherina in casa se siamo solo io e mio nonno?

Risposta: lo devi fare a maggior ragione!

In questo “tanto più” è più difficilmente utilizzabile, anche perché “a maggior ragione” è più convincente.

Infine, è bene dire che “a maggior ragione“, non solo si usa in modo analogo a “tanto più“, ma in alcune circostanze ha anche lo stesso significato di “tantomeno“, e questo lo abbiamo già visto nella spiegazione di tanto più.

Si può fare solo quando si afferma qualcosa ma in forma negativa. Solo in questi casi tantomeno può essere uguale a “a maggior ragione” e “tanto più“. Ad esempio:
Tu non puoi a casa nostra perché è pericoloso. Tantomeno tu mamma, che hai una certa età. In questi casi si può anche dire:

A maggior ragione tu mamma

Oppure

Anche tu mamma, tanto più che hai anche una certa età.

Ora ascoltate una bella frase di ripasso, vale la pena farlo, anche perché sono già passati i due minuti. Sofie dal Belgio ha qualcosa da dire riguardo al coronavirus.

Sofie (Belgio): C’è chi dice “Pentola guardata non bolle mai” ma oggi è finalmente arrivato: il 4 maggio, giorno della ripartenza graduale dopo l’incubo del Covid19!
Ma vai a capire cosa sia questa ripartenza “con cautela”. Regione che vai, fase due che trovi.
Certo, ogni Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) è passibile di modifiche ma quando provo a capacitarmi della situazione mi dà di volta il cervello.
Affetti stabili, congiunti, fidanzati, parenti di sesto e di quarto rado e affini.
Qualcuno si sente in vena di aiutarmi a ricostruire il mio albero genealogico?
No, scherzo, state tranquilli, mi rendo conto che è difficile.
Anche qui in Belgio c’è moltissima confusione; che vuoi, è da 11 mesi che stiamo senza governo.
Se aspettiamo che tutti rispettino le regole che cambiano ogni due per tre, stiamo freschi!

Giovanni: in Belgio non rispettate le regole? Beh, allora a maggior ragione non lo facciamo neanche in Italia, tanto più che non amiamo neanche tanto farlo!

L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!