La solerzia (ep. 932)

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Trascrizione

Devi essere solerte!

Te l’hanno mai detto?

Parliamo della solerzia.

L’idea della rapidità è la prima cosa che viene in mente, e per questo essere solerte può anche sostituirsi con essere rapido, agire rapidamente, fare in fretta.

La rapidità è un aspetto importante della solerzia, ma non è l’unico. Non basta dire:

Sbrigati!

Devi fare in fretta!

Non stiamo aspettando la fidanzata che scende per andare cena!

E non stiamo neanche facendo una gara di velocità.

La solerzia è un termine che indica anche la prontezza e l’efficienza nel compiere un’azione o un lavoro.

Si usa per descrivere una persona che agisce con rapidità ma anche diligenza, senza perdere tempo inutilmente.

Per essere solerti, è importante essere organizzati e pianificare bene il proprio lavoro in modo da poterlo svolgere con efficienza. Inoltre, bisogna essere motivati e avere una forte volontà di portare a termine le cose.

La solerzia può essere sostituita da altri termini come “diligenza”, “impegno”, “metodo”, prontezza o “efficienza” però quando lo facciamo ci perdiamo sempre qualcosa.

Tipo:

Bisogna agire con solerzia

Questo vuol dire, tra le altre cose:

Bisogna agire con prontezza

Bisogna agire con metodo

Bisogna agire con diligenza

Però bisogna anche fare in fretta e con precisione.

Inoltre la solerzia ha un’accezione positiva molto forte, che implica un senso di responsabilità e un forte impegno personale.

La solerzia possiamo usarla in molti contesti, sia nella vita privata che nel mondo del lavoro. Non è un caso che la parte finale della parola solerte deriva da “arte”, nel senso di attività e lavoro.

Ad esempio, si può parlare di solerzia nell’affrontare un progetto, nel rispondere alle richieste dei clienti, nella cura della propria salute o nella gestione del proprio tempo.

In generale, la solerzia è apprezzata in ogni ambito in cui viene richiesta efficienza e rapidità d’azione.

Certo, non è un termine che fa parte più di tanto del linguaggio quotidiano.

Questo è vero, ma resta comunque un termine corretto e di uso comune in molti contesti, soprattutto, ripeto, nel mondo del lavoro.

Possibili sinonimi di solerte possono essere anche meticoloso e zelante. Oppure alacre, attivo, laborioso o anche scattante.

Invece come opposto possiamo usare sicuramente negligente, pigro o svogliato.

Adesso ripassiamo parlando di attualità.

Anthony: Ragazzi riuscite a capacitarvi dei due avvenimenti storici che si sono verificati la settimana scorsa? Era daillo tempore che non vedevamo una incoronazione e nientepocodimeno che uno scudetto in mano al Napoli.

André: sebbene io faccia il tifo per un’altra squadra, i festeggiamenti dei tifosi del Napoli mi hanno fatto venire la pelle d’oca! Della incoronazione del Re Carlo me ne frego bellamente!

Danielle: Ma questo è un atteggiamento assai ingeneroso nei confronti delle tradizioni di una grande nazione. Datti una regolata!Scherzo, scherzo. Del re non è che me ne importi granché neanche a me.

Marcelo: sullo scudetto del Napoli, dico che è meritatissimo. Nulla quaestio.
Quanto al Re Carlo, porta sul groppone una grande responsabilità, soprattutto perché viene dopo sua madre; ma pare bruttonon dargli fiducia. Direi che è doveroso.

– – – – –

Esempi di utilizzo del termine solerzia

1. Essere solerti nel rispondere alle email dei clienti è fondamentale per mantenere una buona reputazione aziendale.
2. Il team di soccorso è stato solerte nel rispondere alla chiamata di emergenza.
3. I dipendenti sono solerti nel rispettare le norme igieniche e di sicurezza sul lavoro.
4. La segretaria è sempre molto solerte nell’organizzare gli appuntamenti del suo capo.
5. Il volontariato richiede persone solerti e disponibili a dedicare il proprio tempo agli altri.
6. La polizia ha agito in modo solerte per fermare i fuggitivi.
7. La squadra di manutenzione è stata solerte nel riparare il guasto dell’ascensore.
8. La guida turistica è stata molto solerte nel rispondere alle domande dei turisti.
9. Gli studenti solerti hanno ottenuto i migliori voti agli esami.
10. La squadra di produzione è stata solerte nel consegnare il progetto in tempo utile.

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La gatta frettolosa fa i figli ciechi

La gatta frettolosa fa i figli ciechi

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Conoscete questo famoso proverbio italiano?

La gatta frettolosa fa i figli ciechi.

Non bisogna mai fare le cose di fretta.

Questo è il senso del proverbio, perché se si fanno le cose di fretta, riescono male.

Notiamo prima di tutto che nella frase “fare le cose di fretta” si usa la preposizione “di” e non la preposizione “con”, anche se probabilmente sembrerebbe più logico.

Infatti il contrario è “fare le cose con calma”.

La stessa preposizione “di” si usa quando si dice “sono di fretta” o “vado di fretta“, e più in generale “andare o essere di fretta”, cioè quando si ha un impegno urgente e non c’è molto tempo da dedicare ad altre questioni.

Scusa, sono di fretta! Non posso aiutarti!

Vai di fretta? Come mai?

Come mai così di fretta?

A volte, proprio come ho appena fatto, anche in assenza del verbo.

“Avere fretta” va invece sempre senza alcuna preposizione.

Chi va di fretta si dice che è frettoloso, da non confondere con freddoloso, cioè con la persona che ha sempre freddo.

La persona frettolosa si riconosce perché procede o agisce con fretta (adesso si usa con), fa tutto velocemente, va a passo spedito, perché ha un impegno, ha tante cose da fare e non può fare altrimenti; non può dedicare il giusto tempo alle cose.

Si tratta di un aggettivo utilizzato spessissimo in senso negativo. Infatti non si usa mai per le proprie azioni, se non come autocritica. Non si dice mai:

Scusa, sono frettoloso, devo sbrigarmi.

Si dice invece:

Scusa, ho fretta..

Scusa, vado si fretta…

Scusa, sono di fretta…

Si preferisce usare frettoloso in modo negativo:

Non esser troppo frettoloso nel giudicare!

Sono stato troppo frettoloso e il lavoro mi è venuto male.

Un lavoro frettoloso è allora non solo un lavoro fatto di fretta, ma è anche sommario, superficiale, precipitoso, sbrigativo.

Le cose vanno fatte con il giusto tempo, quello che ci vuole.

Il proverbio dice che “la gatta frettolosa fa i figli ciechi”.

Questo rende abbastanza bene l’idea, no?

Chi va piano va sano e lontano.

Questo però è un altro proverbio!

Un proverbio, quello di oggi, che si può usare come consiglio a chi fa le cose di fretta, credendo che in questo modo possa riuscire a fare un maggior numero di cose.

Facciamo un piccolo esercizio di ripetizione?

La fretta

Avere fretta

Andare di fretta

La fretta è cattiva consigliera

Fare con calma

Frettoloso

La gatta frettolosa.

La gatta frettolosa fa i figli ciechi

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389 Urgere

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Conoscete il verbo urgere? No?

Allora urge un episodio per spiegarlo.

Facile vero?

Se qualcosa urge significa semplicemente che è urgente, che c’è urgentemente bisogno di questa cosa.

Il verbo Urgere non si legge e non si pronuncia mai all’infinito perché non è un’azione che compie una persona. In realtà si può usare anche in modo transitivo, con lo stesso senso di sollecitare qualcuno, mettere fretta a una persona, ma è veramente poco usato in questo modo.

L’uso prevalente è “c’è molto bisogno di qualcosa”, “è urgente”.

Ma quando si usa urgere?

Semplicemente quando c’è una urgenza. Niente di col plu.

Mi sento malissimo, urge un medico al più presto.

Dunque è necessario al più presto un medico, occorre un medico.

Accidenti mi si è rotta la macchina, urge un’auto in sostituzione.

Quando c’è un terremoto urgono aiuti, urgono medici e medicinali, e urge soldi per aiutare a ricostruire.

In questo momento invece urge una frase di ripasso perché sono già passati i due muniti.

Komi: che bello, finalmente è pervenuto il pacco. Pensavo non arrivasse più. Non vedo l’ora di disimballarlo.

Caspita! Guarda qui, questi nuovi vestiti mi vanno proprio a genio . Mica male, vero?

Carmen: Direi piuttosto mica pizza e fichi visto che è tutta roba di qualità. Hai proprio le mani bucate! Appena adocchi qualcosa, non puoi fare a meno:di comprarlo. Ti togli ogni sfizio senza remore e neppure badi a non superare il tetto di spesa che avevamo deciso insieme. Sei un vero spendaccione. Quello non è un pacco normale, è un collo!

Komi: macché spendaccione e quale collo d’Egitto! L’ho pigliato in svendita e sono solo 40 capi.

Carmen: ci risiamo! Appena vedi un’offerta sei *insofferente alle attese*. Sempre la solita solfa.

Komi: E ti pareva! Ci risiamo con le offese!

378 Scalpitare

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Giovanni: Avete fretta? Siete agitati? Siete irrequieti? Sapete che c’è un modo per dire tutte queste cose insieme e questo modo è legato anche a un comportamento specifico. Si può usare il verbo scalpitare.

Il verbo nasce per indicare quando i cavalli battono il terreno con gli zoccoli perché sono irrequieti. I cavalli manifestano la loro irrequietezza scalpitando.

Sono nervosi, agitati e probabilmente hanno voglia di correre, di sfogarsi.

Allora in senso figurato, questo verbo si utilizza (spessissimo) anche con gli esseri umani, quando danno segni di fremente impazienza, di viva irrequietudine.

E spesso questo accade quando si è in attesa di qualcosa, di qualcosa che accada, come se qualcuno dovesse darci una notizia o come se dovesse accadere qualcosa ma questa notizia non arriva ancora, o questo qualcosa non accade ancora, e noi non riusciamo a stare calmi.

Posso usarlo anche con gli animali ovviamente.

Posso dire ad esempio che il mio cane tutte le mattine scalpita per andare a fare la passeggiata: si mette davanti alla porta, inizia ad abbaiare, non sta fermo un attimo insomma e si vede chiaramente che ha voglia di uscire.

Posso quindi dire che gli ascoltatori di Italiano Semplicemente scalpitano tutti i giorni per ascoltare un nuovo episodio di Italiano Semplicemente. Allora eccoli accontentati anche stavolta. Ovviamente anche oggi non può mancare il ripasso quotidiano. Anche i miei membri scalpitavano per poterlo registrare il prima possibile.

Ulrike: persino io, che ho partecipato a molti ripassi finora, aspetto con ansia questo momento.

Olga: di per sé partecipare a questi ripassi non è molto impegnativo, ma dacché partecipo ho meno timidezza.

Sofie: io rivendico il diritto di terminare l’episodio con la mia voce anche se non ho niente da dire.