Al millimetro, al grammo, al secondo

Al millimetro, al grammo, al secondo (ep. 1130) – (scarica audio)

Al millimetro, al grammo, al secondo

Trascrizione

Oggi voglio spiegarvi un modo particolare e molto usato da tutti gli italiani per indicare un alto livello di precisione. Locuzioni come “al millimetro”, “al grammo”, “al centimetro”, e “al secondo“, ad esempio, sono usate proprio a questo scopo. E’ un modo per descrivere un alto livello di precisione o accuratezza. Vediamo qualche esempio

La mia architetta è molto precisa. Lei prende le misure con grande accuratezza e ha preparato il progetto al millimetro.

Significa che il progetto è stato fatto con grande cura e precisione; una precisione estrema, in cui ogni piccolo dettaglio è considerato. In questo caso ci si riferisce alle misurazioni che si fanno in un appartamento.

Un cuoco degno di questo nome, quando prepara un dolce, dosa gli ingredienti al grammo.

In questo caso ci si riferisce a una precisione molto elevata riguardo al peso degli ingredienti, alle quantità, alle dosi da usare: 100 grammi di farina devono essere 100 grammi e non 110 e neanche 101. La precisione deve essere al grammo, quindi un grammo in più o uno in meno fa differenza. Questa ovviamente può essere anche un’esagerazione, ma la locuzione si usa per indicare una precisione notevole.

Similmente alla precisione al millimetro, si può usare anche la precisione al centimetro. La precisione dipende dall’attività di cui si parla. Una precisione al centimetro può indicare comunque una precisione accurata.

Es:

Quando parcheggio nel mio garage, devo essere preciso al centimetro perché lo spazio è proprio risicato e potrei colpire il muro o altre automobili.

In questo caso non c’è bisogno di arrivare al millimetro per indicare una precisione particolarmente elevata.

Posso parlare anche di tempo. In questo caso il secondo può essere una unità abbastanza piccola per il nostro scopo di indicare una precisione elevata.

I treni in Italia arrivano puntualissimi. Rispettano l’orario al secondo.

Se fosse vero, sarebbe bello. Purtroppo non è così, ma l’Italia fortunatamente ha altri lati positivi 🙂

Comunque sia quando il treno rispetta l’orario al secondo significa che è arrivato esattamente all’orario previsto, senza ritardo, anche il più piccolo.

Chiaramente non ha senso se dico “al metro” o “all’ora” o “al chilogrammo”; quantomeno non ha questo senso! Sono unità non così piccole per il nostro scopo. Potrebbe aver senso in casi estremi. Potrei dire ad esempio che è stato inventato un nuovo razzo che colpisce un obiettivo distante 10.000 km con una precisione “al metro”. In questo caso anche un metro può essere abbastanza poco per simboleggiare una precisione elevata.

Ricordate poi che “al secolo” ha tutto un altro significato!

Esistono chiaramente altre modalità per esprimere precisione. Le vediamo in altri episodi. Per oggi può bastare così. Anche a me piace rispettare o quantomeno avvicinarmi alla durata degli episodi di questa rubrica, che si chiama “2 minuti con Italiano Semplicemente“, anche se una precisione “al secondo” non sono mai riuscito a raggiungerla!

Adesso ripassiamo:

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Ripasso da parte dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Marcelo: Ieri mi sono imbattuto in un vecchio amico che non vedevo da tempo! Non da illo tempore ma comunque da parecchio.

Lejla: Bello rivedere vecchi amici, soprattutto se sono persone che si apprezzano!

Vasken: Abbiamo preso un caffè al bar e lui non smetteva di parlare di soldi, come per dimostrare che ne aveva un bel po’, e che il suo stipendio era molto cospicuo!

Julien: Quindi hai incontrato un vero spaccone! Io preferisco persone più discrete e riservate!

Karin: Anch’io preferisco discrezione e riservatezza, ma anche precisione!

Marcelo: Avrebbe almeno dovuto dirti esattamente quanto guadagna, non dico con una precisione all’euro, ma giù di lì. Così ora potremmo discutere su quanto sia davvero tanto per lui!

Quantificare – VERBI PROFESSIONALI (n. 94)

Quantificare

Descrizione

Vediamo come si usa il verbo QUANTIFICARE con numerosi esempi.

In ambito lavorativo, in qualsiasi lavoro intendo, è molto importante saper quantificare, e questo anche se non si conosce il significato di questo verbo.

Il file audio, la spiegazione completa e gli esercizi sono riservati ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente. 

Durata audio mp3: 8:16 minuti

LOG INADERISCI

La solerzia (ep. 932)

La solerzia (scarica audio)

Trascrizione

Devi essere solerte!

Te l’hanno mai detto?

Parliamo della solerzia.

L’idea della rapidità è la prima cosa che viene in mente, e per questo essere solerte può anche sostituirsi con essere rapido, agire rapidamente, fare in fretta.

La rapidità è un aspetto importante della solerzia, ma non è l’unico. Non basta dire:

Sbrigati!

Devi fare in fretta!

Non stiamo aspettando la fidanzata che scende per andare cena!

E non stiamo neanche facendo una gara di velocità.

La solerzia è un termine che indica anche la prontezza e l’efficienza nel compiere un’azione o un lavoro.

Si usa per descrivere una persona che agisce con rapidità ma anche diligenza, senza perdere tempo inutilmente.

Per essere solerti, è importante essere organizzati e pianificare bene il proprio lavoro in modo da poterlo svolgere con efficienza. Inoltre, bisogna essere motivati e avere una forte volontà di portare a termine le cose.

La solerzia può essere sostituita da altri termini come “diligenza”, “impegno”, “metodo”, prontezza o “efficienza” però quando lo facciamo ci perdiamo sempre qualcosa.

Tipo:

Bisogna agire con solerzia

Questo vuol dire, tra le altre cose:

Bisogna agire con prontezza

Bisogna agire con metodo

Bisogna agire con diligenza

Però bisogna anche fare in fretta e con precisione.

Inoltre la solerzia ha un’accezione positiva molto forte, che implica un senso di responsabilità e un forte impegno personale.

La solerzia possiamo usarla in molti contesti, sia nella vita privata che nel mondo del lavoro. Non è un caso che la parte finale della parola solerte deriva da “arte”, nel senso di attività e lavoro.

Ad esempio, si può parlare di solerzia nell’affrontare un progetto, nel rispondere alle richieste dei clienti, nella cura della propria salute o nella gestione del proprio tempo.

In generale, la solerzia è apprezzata in ogni ambito in cui viene richiesta efficienza e rapidità d’azione.

Certo, non è un termine che fa parte più di tanto del linguaggio quotidiano.

Questo è vero, ma resta comunque un termine corretto e di uso comune in molti contesti, soprattutto, ripeto, nel mondo del lavoro.

Possibili sinonimi di solerte possono essere anche meticoloso e zelante. Oppure alacre, attivo, laborioso o anche scattante.

Invece come opposto possiamo usare sicuramente negligente, pigro o svogliato.

Adesso ripassiamo parlando di attualità.

Anthony: Ragazzi riuscite a capacitarvi dei due avvenimenti storici che si sono verificati la settimana scorsa? Era daillo tempore che non vedevamo una incoronazione e nientepocodimeno che uno scudetto in mano al Napoli.

André: sebbene io faccia il tifo per un’altra squadra, i festeggiamenti dei tifosi del Napoli mi hanno fatto venire la pelle d’oca! Della incoronazione del Re Carlo me ne frego bellamente!

Danielle: Ma questo è un atteggiamento assai ingeneroso nei confronti delle tradizioni di una grande nazione. Datti una regolata!Scherzo, scherzo. Del re non è che me ne importi granché neanche a me.

Marcelo: sullo scudetto del Napoli, dico che è meritatissimo. Nulla quaestio.
Quanto al Re Carlo, porta sul groppone una grande responsabilità, soprattutto perché viene dopo sua madre; ma pare bruttonon dargli fiducia. Direi che è doveroso.

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Esempi di utilizzo del termine solerzia

1. Essere solerti nel rispondere alle email dei clienti è fondamentale per mantenere una buona reputazione aziendale.
2. Il team di soccorso è stato solerte nel rispondere alla chiamata di emergenza.
3. I dipendenti sono solerti nel rispettare le norme igieniche e di sicurezza sul lavoro.
4. La segretaria è sempre molto solerte nell’organizzare gli appuntamenti del suo capo.
5. Il volontariato richiede persone solerti e disponibili a dedicare il proprio tempo agli altri.
6. La polizia ha agito in modo solerte per fermare i fuggitivi.
7. La squadra di manutenzione è stata solerte nel riparare il guasto dell’ascensore.
8. La guida turistica è stata molto solerte nel rispondere alle domande dei turisti.
9. Gli studenti solerti hanno ottenuto i migliori voti agli esami.
10. La squadra di produzione è stata solerte nel consegnare il progetto in tempo utile.

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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598 Giusto il tempo, giustappunto

Giusto il tempo, giust’appunto (scarica l’audio)

Trascrizione

Emanuele: questo è l’episodio numero 598, giusto?

Ma è giusto secondo voi farvi questa domanda?

Giusto o no, questo episodio è dedicato proprio a “giusto“. Quindi è dedicato alla giustizia, ma anche all’esattezza e anche alla giustezza.

Allora vi lascio giusto il tempo di riflettere un attimo sul termine giustezza e poi iniziamo con la spiegazione.

Pronti? Ok, allora meglio puntualizzare che oggi non vedremo pooprio tutti gli utilizzi di “giusto“, ma ci occupiamo prevalentemente di alcune locuzioni.

Nel giro di qualche episodio però ce la faremo.

È importante perché questo vi darà modo di imparare alcune modalità espressive utilissime nella vita di tutti i giorni.

Iniziamo da “giusto il tempo di” che significa “solamente il tempo di”.

Questa espressione si utilizza quando si deve invitare una persona ad aspettare che finisca un’attività, dopodiché non ci sarà più altro da fare. Magari questa persona ci sta aspettando e ci chiede:

Sei pronto?

Risposta: si, giusto il tempo di andare in bagno un attimo.

Oppure:

Giusto il tempo di chiudere a chiave la porta

Giusto il tempo di darmi una pettinata.

Giusto il tempo di prendere le scarpe.

Ecc.

Si tratta ovviamente di qualcosa di molto rapido fa fare.

Si può usare anche quando si racconta qualcosa, sempre col senso di “avere appena il tempo di fare qualcosa”:

È dunque simile a un’espressione vista qualche episodio fa:

Neanche il tempo di uscire che è iniziato a piovere

In comune queste due modalità hanno che si indica una piccola quantità di tempo.

Il temine “giusto” in questi casi lo potete sostituire con solo, soltanto o appena.

Una cosa “giusta” infatti non ha a che fare solamente con la giustizia. Come abbiamo già detto a volte si parla di esattezza, precisione. Parlando di una risposta si può dire:

Ho detto giusto?

Cioè ho azzeccato la risposta? Ho indovinato? Ho detto bene?

Se invece al ristorante vi arriva il conto, lo leggete e poi potete dire:

il conto mi sembra giusto!

Qui il senso è un conto adeguato, ma c’è anche il senso di esattezza, precisione, volendo, se confrontate puntualmente ciò che avete preso con ciò che avete pagato.

Il senso della giustizia potete osservarlo invece in frasi tipo:

Non è giusto che mi tratti in questo modo. Cosa ti ho fatto di male?

Non è giusto che io sia punito per qualcosa che non ho fatto. Io non ho colpe!

Prima ho accennato alla locuzione “giusto il tempo”. Esiste anche “giusto in tempo“.

Se sta per passare il treno che devi prendere e proprio quando sta arrivando, anche tu arrivi, posso dirti:

Sei arrivato giusto in tempo!

Oppure:

Sei arrivato giusto in tempo per il dolce

Questa locuzione quindi si usa quando qualcosa accade appena prima o contemporaneamente a qualche altra cosa.

Quindi nel caso appena descritto, proprio appena prima che si sta per mangiare il dolce. Si sottolinea il momento.

Giusto, in tal caso, equivale a “proprio“, “per l’appunto” e si usa per sottolineare il capitare a proposito, proprio al momento giusto. Un attimo dopo sarebbe stato troppo tardi.

Non esiste però solo “giusto in tempo” per esprimere il momento giusto. Esempio:

Incontri un amico e lui ti dice:

Ah giusto te! volevo parlarti!

Che significa: sei arrivato proprio quando stavo pensando che volevo parlarti.

Anche in questo caso posso sostituirlo con “proprio“:

Ah proprio te! volevo parlarti!

Ammettiamo adesso che siete tra amici e state parlando di me e ad un certo punto arrivo io. Voi potreste dire:

Stavamo giusto/giustappunto parlando di te, Giovanni

Giustappunto ha esattamente lo stesso ruolo: sottolineare la coincidenza, il momento giusto.

Proprio adesso stavamo parlando di te

Della giustezza parliamo nel prossimo episodio in cui vediamo anche un’altro uso del termine “giusto”.

Adesso è giusto dedicare un minuto al ripasso degli episodi passati.

Giovanni: aggiudicato per il ripasso, ma prima fatemi dire una cosa. Come avete ascoltato, la registrazione avrebbe avuto bisogno di una bella sgrossata. Però ho voluto lasciarla così per dare maggiore autenticità alla registrazione. Adesso lascio la parola a Anthony con il suo bel ripasso.

Anthony: Ciao ragazzi buongiorno. Butto giù su due piedi, ossia rapidamente un ripasso speriamo con i fiocchi. Gliela date una scorsa? Ovviamente se non avete tempo, come non detto. Però posso dire che una risposta simile mi farebbe specie se pronunciata da un gruppo di persone che si è sempre contraddistinto per la sua passione per la lingua italiana. Siete veramente bendisposti e volenterosi nel dare manforteal prossimo. So che questo ripasso non è niente di trascendentale ma almeno con questo non saremo del tutto sguarniti di un esercizio per non dimenticare quanto già imparato.

465 per scrupolo

File audio disponibile per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente (ENTRA)

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Sapete cos’è lo scrupolo? Se sei una persona scrupolosa lo devi sapere!

Cominciamo da qui allora. Una persona scrupolosa è una persona potremmo dire attenta, ma non nel senso di concentrata, ma una persona che ci tiene particolarmente a fare le cose per bene. È una persona che è attenta a non trascurare le cose importanti e spesso anche le cose che sembrano meno importanti ma che però, secondo lei, potrebbero essere più importanti di quello che sembra. O importanti per altri e non per sé stessi. Allora, per scrupolo, è meglio curare anche questi aspetti.

Avete capito che l’essere scrupolosi non è una brutta cosa, è fondamentalmente un pregio, e possiamo sicuramente annoverare questo aggettivo come positivo, ma c’è una componente di ansia verso il fare tutto per bene, verso l’adempimento al proprio dovere nel miglior modo possibile. Anche solo per non avere pensieri preoccupanti in futuro.

Questo potremmo chiamarlo “spiccato senso del dovere”, “attenzione verso tutte le cose”, ma appunto c’è un po’ di preoccupazione, di inquietudine e di ansia, appunto.

La locuzione “per scrupolo“, che ho usato prima, è spesso usata da chi ha un atteggiamento scrupoloso.

Se io ad esempio faccio un errore in un episodio, un membro dell’associazione potrebbe dirmi:

Rafaela: Che facciamo, glielo diciamo a Giovanni che ha fatto un errore in un episodio? Magari si offende, però è importante correggere gli errori. Io per scrupolo glielo dico, tanto sono sicuro che capirà.

In questo esempio, chi ha parlato si è fatto venire uno scrupolo: glielo dico o non glielo dico?

Si usa anche in questo modo lo scrupolo. “Farsi venire uno scrupolo” o “porsi uno scrupolo” o semplicemente “farsi uno scrupolo” .

Significa pensare a qualcosa che potrebbe essere importante e il fatto stesso di porsi il problema, senza trascurarlo, senza far finta di niente, senza dire che non è importante, questo stesso fatto è “farsi uno scrupolo“.

Uno scrupolo nasce, o viene, nel momento in cui viene in mente una cosa che non sai se trascurare oppure no.

In questi casi sorge anche un dubbio, c’è incertezza, ma quando decidiamo di non trascurare questa cosa, lo facciamo per scrupolo.

Se vedo una persona che mi sembra un po’ pallida in viso, forse credo che stia male, allora dico: come stai?

Mi è venuto lo scrupolo di farle questa domanda, perché aveva il viso pallido.

Per scrupolo, mi sono detto, meglio che chiedo, non si sa mai…

Gli scrupoli quindi, avendo molto a che fare con i dubbi, sono tipici delle persone che mettono sempre tutto in discussione, e anche di quelle che si preoccupano molto, o che sollevano sempre incertezze, e sono anche anche tipici delle persone altruiste, che pensano al prossimo e che si pongono spesso il problema che le proprie azioni possono danneggiare gli altri.

C’è chi si fa molti scrupoli, (cioè chi si fa venire molti scrupoli) ma c’è anche chi non si fa mai scrupoli. Queste persone vanno dritte per la loro strada e spesso danno consigli di questo tipo agli altri:

Non devi farti scrupoli! Perché ti stai facendo tutti questi scrupoli?

Vale a dire: non porti dubbi, domande, preoccupazioni eccessive. Non avere remore. Non ti fare problemi, non pensare troppo alle conseguenze delle tue azioni. In poche parole “non farti scrupoli“. Questa è un’espressione piuttosto forte perché chi non si fa scrupoli generalmente si intende come una persona fredda, cattiva, senza affetti, nella vita, negli affari, al lavoro. Stanno ovunque le persone senza scrupoli. E’ molto simile  all’essere spregiudicati, perché anche queste non stanno molto attente alle conseguenze delle proprie azioni, ma anche e soprattutto per sé stesse. Questa è la differenza. Senza scrupoli invece è molto più simile a “senza remore“. Anche questa l’abbiamo già spiegata.

Tornando a “per scrupolo“, Espressioni simili sono:

Per sicurezza

E anche:

Nel dubbio

A scanso di equivoci

Per non saper né leggere né scrivere

Queste ultime due, come ricorderete, le abbiamo già trattate. E c’è anche un bell’episodio che riguarda i dubbi in generale.  Ci sono differenze ovviamente. “A scanso di qualcosa” si usa più per evitare qualcosa, per scansare qualcosa, mentre l’ultima espressione (per non saper né leggere né scrivere), oltre che più colloquiale, si usa sopratutto per stare al sicuro, per cautelarsi verso qualcosa di incerto e spesso è anche sintomo di furbizia, Lo scrupolo invece oltre ad essere meno informale, sottolinea maggiormente a volte la preoccupazione, altre volte l’attenzione a non trascurare cose importanti. Spessissimo è una forma di attenzione verso altre persone.

Ecco, direi che dopo aver spiegato “per non saper né leggere né scrivere“, “a scanso di” e “senza remore” ho ritenuto, per scrupolo, di spiegarvi anche l’espressione “per scrupolo”.

In questo modo probabilmente, riuscirete a usar bene ogni modalità nel modo più opportuno.

E voi siete persone scrupolose?

Lejla: Ho una curiosità: vi viene mai lo scrupolo di chiudere sempre il gas e l’acqua prima di andare in vacanza?

Ulrike: io sempre, acché possa stare tranquilla per tutta la vacanza.

Natalia: io a volte me ne dimentico. Ma tanto che vuoi che succeda?

Monica: e fu così che trovò la casa allagata…