Fare presente
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Trascrizione
Emanuele: Il presente episodio è dedicato alla locuzione “fare presente” o “far presente”.
È una locuzione che volutamente abbiamo lasciato fuori dall’ultimo episodio. Quindi in quell’episodio, dedicato al termine “presente“, questa locuzione non è presente.
Battute a parte, “fare presente” significa segnalare qualcosa a qualcuno, quindi si potrebbe sostituire anche con far notare, o anche con precisare.
Vi faccio presente però che è spesso usata in contesti formali, in cui si dà del lei all’interlocutore, tipo:
Signor presidente, le faccio presente che gli episodi di questa rubrica dovrebbero durare attorno ai due minuti e spesso lei si dilunga eccessivamente.
Teoricamente si potrebbe usare anche il verbo dire (ti dico che… le dico che) ma questa persona che “dice” questa cosa al presidente, sta non solo comunicando con lui, ma gli sta dando un suggerimento, o meglio ancora in questo caso, sta facendo una correzione.
A volte fare presente è abbastanza simile a “tenere conto”, “tenere in considerazione”. Più informalmente si usa anche “calcola che“, anche se non c’è niente da calcolare nel senso proprio del verbo.
Se vogliamo usare un semplice verbo in sostituzione di “fare presente”, oltre a segnalare e calcolare, potremmo usare il verbo valutare, meno informale ma si può usare in ogni contesto.
La particolarità di “fare presente” è che molto spesso si utilizza per correggere una persona quando questa dimentica qualcosa di importante e che è giunto ad una conclusione senza considerare questa cosa importante.
“Fare presente” viene quindi spesso usato per portare all’attenzione di qualcuno un punto importante che potrebbe essere stato dimenticato o trascurato durante una discussione o un ragionamento. È un modo gentile per correggere o integrare una conclusione.
Es:
Ti volevo fare presente che nella tua analisi manca un dato cruciale che potrebbe cambiare la conclusione.
Mi permetto di farti presente che durante la riunione di ieri non hai menzionato l’aspetto finanziario del progetto.
Nella tua recensione su TripAdvisor hai scritto che l’albergo è molto bello e grande, ma il servizio non è al top. Ti faccio presente che ‘top’ è un termine inglese, quindi sarebbe più corretto dire “il servizio non è il massimo”, oppure “il servizio non è dei migliori.?
Una possibile risposta però potrebbe essere:
io invece ti faccio presente che qui a Milano si usa molto spesso e tutti capiscono senza problemi!
Se non siamo in ambito formale spesso si usa ironicamente. Questa è una caratteristica importante che contraddistingue la locuzione rispetto ai verbi o altre locuzioni che possono usarsi in sostituzione.
Es:
Se un mio amico mi chiede di passare il weekend a casa sua con due sue amiche, poteri rispondere:
Giovanni:
Ti ringrazio per il pensiero, ma ti vorrei solo far presente che a casa ho una moglie e tre figli che mi aspettano.
Prima si è citato “portare all’attenzione di qualcuno” come possibilità alternativa a “fare presente” ma questa è ancora più formale e si usa solamente in contesti professionali e burocratici. Non si usa, tra l’altro, in modo ironico.
Potrebbe risultare un po’ eccessiva per situazioni più informali o quotidiane tra persone sposate o tra amici o in famiglia. Quindi, se stiamo parlando ad esempio di un rapporto tra coniugi o amici, “fare presente” è sicuramente più adatto e si presta bene a correzioni e utilizzi ironici, anche con un pizzico di “acidità” direi.
Questa precisione aggiunge qualcosa di importante secondo me, perché a volte, quando si usa “fare presente” l’effetto ottenuto non è quello della battuta divertente, ma quello della battuta cosiddetta “acida”.
Parliamo di sarcasmo. Non so se conoscete questo termine.
A volte, il tono o il contesto in cui viene utilizzata la locuzione “fare presente” possono trasmettere un senso di pungente critica anziché semplice osservazione. Dipende molto dalla modalità in cui viene fatta l’osservazione e dall’intenzione di chi la usa.
Una sfumatura che credo sia importante.Vi faccio un paio di esempi di questo tipo.
Caro, ti faccio presente che hai lasciato la spazzatura sul pavimento della cucina. Sarà forse la tua nuova installazione artistica?
Risposta del marito:
Vorrei farti presente che non sono l’addetto alle pulizie di questa casa.
Vi lascio immaginare il seguito della conversazione…
Adesso ripassiamo. Parliamo di battute acide e di sarcasmo.
Il sarcasmo, per aiutarvi un po’, se non è abbastanza chiaro, è un tipo di linguaggio o tono di voce che viene utilizzato per comunicare in modo ironico o beffardo, spesso dicendo il contrario di ciò che si intende veramente o esprimendo disprezzo o derisione. Si tratta di un’ironia tagliente, utilizzata per sottolineare una critica o per prendere in giro qualcuno o qualcosa. Il sarcasmo può essere evidente oppure più sottile e difficile da afferrare a volte.
A voi la parola.
Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente
Albéric: Ottimo argomento, su misura per me direi. Si dà il caso infatti che da giovane mi sia laureato in “Sarcasmo e Ironia” presso l’Università di Bologna. Il mio corso preferito era senz’altro quello tenuto dal Professor “Finto Tonto” . Fu lui a dirigere la mia tesi intitolata: “Il menefreghismo come arte di vita”. Solo gli addetti ai lavori sono in grado di capirne la sostanza, che si snoda attraverso i meandri di un modo di pensare restio a qualsiasi forma di logica.
Ulrike: Quale sorpresa, questo corso del famoso professor Finto Tonto! Lo conosco anch’io, benché i miei ricordi non siano dei migliori. Ho mollato presto rendendomi conto che la materia mi andava di traverso. Poi c’era un tizio accanto a me, sempre disposto a lanciare frecciatine sarcastiche per far ridere alle spalle altrui. Non vi dico quanto mi dava sui nervi.
Marcelo: Dopo aver riflettuto un po’ sul concetto di sarcasmo, ricordo un professore che era assuefatto a questo modo di essere. indirizzava critiche mordaci, anche pungenti, ma non esplicite, verso il suo bersaglio, in modo acido e caustico. Questo mi provocava un crescendo di rabbia, e cresceva il desiderio in me di dargli risposte sibilline. Questo professore non a caso annoverato tra i primi posti, se non proprio al primo, tra tutti i professori che odiavo! Tra le persone dirette e quelle caustiche e mordaci, sono decisamente per le prime!
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Segue una breve canzone dal titolo “ti faccio presente”
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