Vediamo come si usa il verbo QUANTIFICARE con numerosi esempi.
In ambito lavorativo, in qualsiasi lavoro intendo, è molto importante saper quantificare, e questo anche se non si conosce il significato di questo verbo.
Il file audio, la spiegazione completa e gli esercizi sono riservati ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente.
Parliamo dei caratteri cubitali e dellescritte cubitali Cosa sono?
Stiamo palando della scrittura, delle lettere o dei numeri che si scrivono.
I caratteri cubitali si riferiscono alla scrittura in cui i caratteri sono scritti molto grandi: caratteri giganti o giganteschi potremmo dire. Tutto qui.
Si parla di scritture o scritte a caratteri cubitali. È importante usare la preposizione “a”. Potremmo usare In teoria anche “con” ma generalmente si utilizza “a”.
I caratteri, per chi non conosce questa parola, sono i simboli grafici utilizzati per rappresentare le lettere, i numeri e i segni di punteggiatura in un testo scritto.
I caratteri cubitali, essendo molto grandi, risultano facilmente leggibili anche a distanza.
Per i manifesti pubblicitari, spesso si utilizzano caratteri cubitali poiché possono chiaramente attirare l’attenzione del lettore.
Questa è la motivazione che spinge ad usare i caratteri cubitali.
Si può ad esempio decorare una cartolina di compleanno con caratteri cubitali per rendere il messaggio più festoso.
Scrivere un biglietto d’amore in caratteri cubitali può servire ad esprimere sentimenti più romantici? Chissà…
Creare un poster con caratteri cubitali può essere un modo per incoraggiare e motivare qualcuno.
Creare una lista di obiettivi in caratteri cubitali e attaccarli in giro per casa può servire a mantenere alta la motivazione.
Ma perché non hai chiuso la porta a chiave? Te l’avevo scritto a caratteri cubitali su un foglio!
Ma perché si chiamano cubitali?
I caratteri cubitali prendono il loro nome dal fatto che quasi sempre si usano lettere maiuscole, quindi hanno una forma quadrata o “cubica“. Teoricamente potrei usare anche caratteri minuscoli, ma non avrebbe molto senso poiché scrivere in maiuscolo, di per sé, contribuisce ad ingrandire la scritta.
Adesso facciamo un breve ripasso degli episodi precedenti. Parliamo del vostro rapporto con la tecnologia.
Possibilmente cercate di non litigare.
Rafaela: sapete una cosa? Ho deciso di investire del tempo per vagliare le nuove tecnologie e capire come potrebbero impattare sul mio lavoro.
Ulrike: bell’idea Rafaela, ma presta attenzione agli effetti negativi. La tecnologia può recare vantaggi, ma spesso rischia anche di cagionare problemi imprevisti.
Jennifer: È vero, l’uso eccessivo della tecnologia può implicare una dipendenza che può essere dannosa per la salute mentale.
Danita: personalmente sono convinta che la tecnologia possa rivestire un ruolo fondamentale nell’ambito dell’istruzione.
Hartmut: ah, Danita, credi di impartirci lezioni di tecnologia? Io non sono d’accordo!
Irina: è interessante come la tecnologia riesca a rispecchiare gli sviluppi della società e a influenzare le dinamiche sociali.
Perché non facciamo un episodio sui numeri? E magari nello stesso tempo ripassiamo le espressioni già imparate?
Così, in quattro e quattr’otto? Perché no! In fin dei conti può essere divertente, ma è una bella sfida. L’ennesima sfida che vi propongo, pertanto, riguarda i numeri. Pronti alla sfida?
M1: certo, non riesco a tenere a bada la mia voglia di partecipare. Comunque si tratta di un episodio sulla falsariga di quelli precedenti?
Certo, ovviamente sulla falsariga dei ripassi precedenti, bisogna uniformare il più possibile gli episodi, per questo motivo prendo il coraggio a due mani e inizio!
Parliamo delle espressioni e dei termini in cui sono presenti i numeri. Non vedete l’ora di ascoltalo? Contate le espressioni che userò e alla fine di questo episodio, numeri alla mano, potrete dire quanto siete soddisfatti. Vi fa paura un episodio con tante espressioni? Ma sapete che la paura spesso è produttiva? Lapaura fa novanta, si dice in questi casi. Ma non è questo certo il caso, trattandosi di un episodio divertente. Lo so che ogni due per tre mi viene in mente una nuova idea, ma è sempre meglio essere creativi e fantasiosi piuttosto che sparare a zero sugli episodi in cui non si spiega la grammatica. Credo a questo punto di dover spiegare bene. Ripartiamo da zero: Con questi episodi ci si diverte e si impara. Quindi si prendono due piccioni con una fava.
M2: e poi si impara a destreggiarsi sempre meglio con questo metodo.
Poi, siccome non c’è due senza tre, c’è anche il vantaggio che si può ascoltare mentre si guida o si fa sport.
Non voglio certamente sbandierare ai 4 venti il metodo di italiano semplicemente e delle sette regole d’oro (una su tutte la prima, l’importanza della ripetizione: repetita iuvant). D’altronde non succede un 48 se si studia la grammatica se questo si fa con piacere. L’importante è che questo si possa fare (cioè che si abbia il tempo a disposizione) e che faccia anche piacere. Poi, volendo, si può diventare anche membri dell’associazione, che costa 4 soldi in fondo.
M5: e si ottiene l’accesso a tutti i contenuti del sito, con tutti gli annessi e connessi.
Infatti. E Se si parla tutti i giorni si impara veramente e senza sforzo. Quindi una volta fatto 30, facciamo 31! Io posso assicurarvi che diventando membri dell’associazione italiano semplicemente non si sudano 4 camicie per imparare la lingua italiana. Vero?
Puoi iscriverti anche se sei un lavoratore, basta avere 30 minuti al giorno da dedicare all’ascolto. Non sarai solo, ci sono tutti gli altri membri ad aiutarti. Sei un tipo solitario e credi che chi fa da sé fa per tre? Puoi divertirti anche da solo se vuoi, nessun problema.
Certo, se ti divertirai talmente tanto da sentirti al settimo cielo sarebbe un peccato! Io ti consiglio di essere almeno in due. Perché? Così, su due piedi, mi viene in mente che in due, ogni tanto, potete farvi due spaghetti insieme e esercitare la lingua. Quando dico due spaghetti intendo dire mangiare degli spaghetti, non due di numero. Niente male no?
Insomma il divertimento e l’apprendimento devono essere due facce di una stessa moneta. Invece con la grammatica rischiate di vedere solo una faccia! Non so spiegare in due parole perché a me ha preso questa passione dell’insegnamento. Non lo so neanch’io.
Fino a qualche anno fa pensavo di valere come il due di coppe quando regna bastoni come professore di lingua italiana. Ma poi un giorno, facendo duepassi in montagna, nel luglio 2015, ho provato a registrare il primo podcast e mi è piaciuto! Ho spesso preso due di picche all’inizio, quando su Facebook cercavo di spiegare i segreti dell’apprendimento. Nessuno mi credeva. Due palle! Mi dicevo! Che fatica che faccio!
Certo, poi infatti qualcuno ha iniziato ad apprezzare ed io ho iniziato a credere in me. Mi sono fatto in quattro però all’inizio e adesso è tutto più semplice. Ho trovato la mia strada diciamo.
Ogni tanto faccio due chiacchiere dal vivo con qualcuno dei membri dell’associazione e questo mi riempie d’orgoglio. A quattr’occhi è tutto più vero! L’ultima volta è stato 3 giorni fa, quando ci siamo fatti due risate insieme a Lya, il primo membro dell’associazione Italiano Semplicemente! Abbiamo fatto un giro in centro a Roma, dove c’erano 4 gatti (rarissimo per Roma) ma ognuno di loro non era lì per far numero, ma per visitare la città eterna come difficilmente possa capitare di vederla, in questo periodo particolare. Quando sono arrivato mi aspettavo me ne dicesse 4 perché ho ritardato 5 minuti (sai, in Danimarca sono tutti puntualissimi, spesso spaccanoilcapello in 4!) ma invece, anziché farsi prendere i 5 minuti, sono stato accolto con gioia. Abbiamo pranzato in un ristorante deserto, ed è vero, non c’era un cane, ma almeno non siamo stati trattati come un numero, ma accolti con sorrisi e cortesia. Poi abbiamo iniziato a camminare insieme ma non sono stai esattamente duepassi… Dopo una quindicina di km a piedi insieme tra monumenti e chiese, siamo andati al mare insieme a tutta la mia famiglia.
Fino al giorno prima non ero sicuro di avere il tempo per incontrarmi con Lya. Ma la promessa ormai l’avevo fatta! Non dire quattro se non ce l’hai nel sacco, è vero, ma ci tenevo molto a vedere Lya. Insomma, sono almeno 4 anni che ci conosciamo e prima della crisi del settimo anno non volevo deluderla! Scherzi a parte. Dopo una bella cena in riva al mare ci siamo salutati e abbiamo passato una bella serata insieme, come duevecchi amici.
È stato un po’ faticoso ma sono soddisfatto e sono sicuro al 1000 per cento che al posto mio avreste tutti fatto la stessa cosa! Se un giorno uno dei membri dell’associazione dovesse stancarsi di italiano semplicemente io sarei dispiaciuto molto perché probabilmente cambierebbe metodo e professore: Tra i due litiganti il terzo gode!
Invece ancora non è successo. Grazie 1000 per la fiducia! Datemi il cinque se siete d’accordo! Spero che siate soddisfatti di questo episodio al 100 per 100 anche se ho dato i numeri! Quanto siete soddisfatti da 1 a 10? Mi auguro che non rispondiate: Zero spaccato!