465 per scrupolo

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Sapete cos’è lo scrupolo? Se sei una persona scrupolosa lo devi sapere!

Cominciamo da qui allora. Una persona scrupolosa è una persona potremmo dire attenta, ma non nel senso di concentrata, ma una persona che ci tiene particolarmente a fare le cose per bene. È una persona che è attenta a non trascurare le cose importanti e spesso anche le cose che sembrano meno importanti ma che però, secondo lei, potrebbero essere più importanti di quello che sembra. O importanti per altri e non per sé stessi. Allora, per scrupolo, è meglio curare anche questi aspetti.

Avete capito che l’essere scrupolosi non è una brutta cosa, è fondamentalmente un pregio, e possiamo sicuramente annoverare questo aggettivo come positivo, ma c’è una componente di ansia verso il fare tutto per bene, verso l’adempimento al proprio dovere nel miglior modo possibile. Anche solo per non avere pensieri preoccupanti in futuro.

Questo potremmo chiamarlo “spiccato senso del dovere”, “attenzione verso tutte le cose”, ma appunto c’è un po’ di preoccupazione, di inquietudine e di ansia, appunto.

La locuzione “per scrupolo“, che ho usato prima, è spesso usata da chi ha un atteggiamento scrupoloso.

Se io ad esempio faccio un errore in un episodio, un membro dell’associazione potrebbe dirmi:

Rafaela: Che facciamo, glielo diciamo a Giovanni che ha fatto un errore in un episodio? Magari si offende, però è importante correggere gli errori. Io per scrupolo glielo dico, tanto sono sicuro che capirà.

In questo esempio, chi ha parlato si è fatto venire uno scrupolo: glielo dico o non glielo dico?

Si usa anche in questo modo lo scrupolo. “Farsi venire uno scrupolo” o “porsi uno scrupolo” o semplicemente “farsi uno scrupolo” .

Significa pensare a qualcosa che potrebbe essere importante e il fatto stesso di porsi il problema, senza trascurarlo, senza far finta di niente, senza dire che non è importante, questo stesso fatto è “farsi uno scrupolo“.

Uno scrupolo nasce, o viene, nel momento in cui viene in mente una cosa che non sai se trascurare oppure no.

In questi casi sorge anche un dubbio, c’è incertezza, ma quando decidiamo di non trascurare questa cosa, lo facciamo per scrupolo.

Se vedo una persona che mi sembra un po’ pallida in viso, forse credo che stia male, allora dico: come stai?

Mi è venuto lo scrupolo di farle questa domanda, perché aveva il viso pallido.

Per scrupolo, mi sono detto, meglio che chiedo, non si sa mai…

Gli scrupoli quindi, avendo molto a che fare con i dubbi, sono tipici delle persone che mettono sempre tutto in discussione, e anche di quelle che si preoccupano molto, o che sollevano sempre incertezze, e sono anche anche tipici delle persone altruiste, che pensano al prossimo e che si pongono spesso il problema che le proprie azioni possono danneggiare gli altri.

C’è chi si fa molti scrupoli, (cioè chi si fa venire molti scrupoli) ma c’è anche chi non si fa mai scrupoli. Queste persone vanno dritte per la loro strada e spesso danno consigli di questo tipo agli altri:

Non devi farti scrupoli! Perché ti stai facendo tutti questi scrupoli?

Vale a dire: non porti dubbi, domande, preoccupazioni eccessive. Non avere remore. Non ti fare problemi, non pensare troppo alle conseguenze delle tue azioni. In poche parole “non farti scrupoli“. Questa è un’espressione piuttosto forte perché chi non si fa scrupoli generalmente si intende come una persona fredda, cattiva, senza affetti, nella vita, negli affari, al lavoro. Stanno ovunque le persone senza scrupoli. E’ molto simile  all’essere spregiudicati, perché anche queste non stanno molto attente alle conseguenze delle proprie azioni, ma anche e soprattutto per sé stesse. Questa è la differenza. Senza scrupoli invece è molto più simile a “senza remore“. Anche questa l’abbiamo già spiegata.

Tornando a “per scrupolo“, Espressioni simili sono:

Per sicurezza

E anche:

Nel dubbio

A scanso di equivoci

Per non saper né leggere né scrivere

Queste ultime due, come ricorderete, le abbiamo già trattate. E c’è anche un bell’episodio che riguarda i dubbi in generale.  Ci sono differenze ovviamente. “A scanso di qualcosa” si usa più per evitare qualcosa, per scansare qualcosa, mentre l’ultima espressione (per non saper né leggere né scrivere), oltre che più colloquiale, si usa sopratutto per stare al sicuro, per cautelarsi verso qualcosa di incerto e spesso è anche sintomo di furbizia, Lo scrupolo invece oltre ad essere meno informale, sottolinea maggiormente a volte la preoccupazione, altre volte l’attenzione a non trascurare cose importanti. Spessissimo è una forma di attenzione verso altre persone.

Ecco, direi che dopo aver spiegato “per non saper né leggere né scrivere“, “a scanso di” e “senza remore” ho ritenuto, per scrupolo, di spiegarvi anche l’espressione “per scrupolo”.

In questo modo probabilmente, riuscirete a usar bene ogni modalità nel modo più opportuno.

E voi siete persone scrupolose?

Lejla: Ho una curiosità: vi viene mai lo scrupolo di chiudere sempre il gas e l’acqua prima di andare in vacanza?

Ulrike: io sempre, acché possa stare tranquilla per tutta la vacanza.

Natalia: io a volte me ne dimentico. Ma tanto che vuoi che succeda?

Monica: e fu così che trovò la casa allagata…

n. 133 – SENZA REMORE – 2 minuti con Italiano semplicemente

Audio

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Trascrizione

Andrè (Brasile 🇧🇷): due minuti con italiano semplicemente. Episodio 133.

Giovanni: Lo so, dopo 132 episodi della rubrica “due minuti con italiano semplicemente” state pensando di dedicare meno tempo allo studio della grammatica italiana, ed iniziate a pensare che l’ascolto e la ripetizione, oltre che l’utilizzo dei tempi morti possa esservi di migliore aiuto.

Io allora vi consiglio di ascoltare questo suggerimento senza remore. Fatelo senza remore.

Questo è l’argomento di oggi. Le “remore”, plurale di “remora” è un termine che si usa quasi sempre al plurale, quindi remore. Quando si usa? Che significa?

Ogni volta che c’è da prendere una decisione, quindi praticamente sempre, in ogni occasione della nostra vita, possiamo teoricamente farlo senza remore, o senza alcuna remora.

Significa senza esitazione, senza indugiare, senza alcun indugio, senza esitare, senza esitazioni.

Come al solito ci sono diverse modalità per esprimere una scelta decisa. Ma perché allora usare le remore?

Le remore si possono usare sempre, ma in particolare quando siamo di fronte a delle decisioni sofferte da un punto di vista morale, decisioni che pertanto vanno prese ma potremmo essere frenati nel farlo, o potremo pentircene in futuro.

Se sono un imprenditore e la mia azienda è in crisi, potrei essere costretto a licenziare alcuni lavoratori per salvare l’azienda. Questa non è una bella notizia per coloro che perderanno il lavoro, pertanto questa si potrebbe considerare come una decisione da prendere senza remore, senza pentirsi.

Avresti delle remore a riguardo?

Beh, io qualche remora io ce l’avrei, non è facile comunicare a una persona che ha perso il lavoro.

Ecco, le remore si usano soprattutto in contesti di quest tipo. Potrei anche usare la parola remora per indicare l’assenza di un freno morale, l’assenza della volontà di opporsi ad un fenomeno moralmente negativo.

Ad esempio:

Non ci sono più remore all’evasione fiscale.

Quindi questo vuol dire che nessuno si crea più problemi nell’evadere le tasse, nessuno si sente frenato, nessuno ha esitazioni ad evadere. Ed evadere è moralmente sbagliato.

Quindi “avere remore” somiglia molto anche a “crearsi dei problemi“:

Se i genitori fossero più severi, il figlio si farebbe maggiori remore nel disobbedire.

Il figlio quindi ci penserebbe bene prima di disobbedire, e così facendo si farebbe maggiori remore nel disobbedire.

Ora, so che siete felici di aver imparato una nuova parola, ma devo chiudere questo episodio senza remore, perché sono già andato oltre i due minuti.

Giusto il tempo di ripassare alcune espressioni che abbiamo già visto nelle puntate precedenti.

Sofie (Belgio 🇧🇪): State imparando l’italiano e non conoscete l’associazione Italiano Semplicemente? Allora la fortuna vi è stata avversa. Speriamo vi dica bene oggi! Vi chiedete cosa sia Italiano Semplicemente? Allora non faccio la finta tonta e non vi tengo più a lungo sulle spine: è un’associazione fondata da un pezzo da 90.
Ha un non so che, che ci rende entusiasti e ci fa ingranare con la lingua italiana. Lui e i suoi figli non si incartano mentre parlano e si armano sempre di pazienza anche se noi a volte siamo un po’ duri di comprendonio.

L’Inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con italiano semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!