Incorrere – VERBI PROFESSIONALI (n.71)

401 Imbattersi

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imbattersi

Trascrizione

Ciao ragazzi, benvenuti in questo episodio n. 401 della rubrica “2 minuti con Italiano Semplicemente”. Se questo è il primo episodio che leggete vuol dire che vi siete appena imbattuti in Italiano Semplicemente.

Tutti gli studenti e amanti della lingua italiana si imbattono prima o poi in italiano semplicemente.

Imbattersi, se non l’avete capito è l’argomento di questo episodio, il n. 401 della rubrica.

Significa incontrare per caso.

È un verbo di uso comune, e si utilizza molto spesso con le persone, quando si incontra qualcuno per caso, ma ancora più spesso quando questo incontro non è fisico, materiale ma figurato.

Quindi ci si può imbattere in un problema, in un ostacolo, in un inconveniente. Chissà perché si usa sempre o quasi sempre in senso negativo. Questo incontro è quasi sempre uno scontro.

Ci si può in teoria anche imbattere in qualcosa di positivo, ma di fatto non si usa in questi casi.

Ecco quindi che imbattersi è praticamente sempre un ostacolo o un problema attivato all’improvviso.

Molto simile a incorrere, che però è più formale e meno utilizzato nel linguaggio comune.

Notate come imbattersi somigli a sbattere. Non è un caso.

Anche sbattere può essere casuale:

Sbattere la testa, sbattere un piede su un tavolo, andare a sbattere con la macchina sono degli esempi.

Quando si sbatte la cosa è però materiale e generalmente si prova dolore o si fa un danno (all’auto ad esempio).

Notate poi che si usa “in:

Imbattersi in qualcosa o qualcuno.

Ieri mi sono imbattuto in una manifestazione al centro di Roma.

Non vorrei imbattermi nuovamente in Paolo. Meglio non uscire di casa…

Ogni volta che scrivo in lingua italiana mi imbatto sempre negli stessi errori.

Io mi imbatto sempre negli stessi problemi

È anche simile al verbo capitare, ma adesso ripassiamo insieme con Olga, un membro dell’associazione Italiano Semplicemente.

Olga: Avete presente i fumetti? Spero di non prendervi alla sprovvista con la mia domanda. Mi spiego. Ogni due per tre vedo mio marito che spesso e volentieri legge fumetti francesi . Che io sappia, i fumetti per adulti vanno per la maggiore in Francia. Ma io all’inizio non riusciva a capacitarmene. Gli dicevo sempre: I fumetti sono appannaggio solamente dei bambini. Mi rispondeva: “Come sarebbe a dire! Non mi darai dello stupido spero.
Per giunta non avevo neanche idea dei fumetti italiani. Qualche settimana fa, però, ho sentito un italiano parlare del libro intitolato “La Mennulara”, i fumetti creati sul romanzo di Simonetta Agnello, Hornby. Al contempo, la mia amica che, a quanto pare, è portata per le lingue, mi ha dato manforte dicendo che i fumetti di per sé non sarebbero brutti, e che io dovrei guardare la sostanza e non la forma. Lei mi ha fatto rompere gli indugi. Ho ordinato “La Mennulara” su internet due giorni fa, che è stato consegnato l’indomani, quindi in men che non si dica. Adesso devo solo ritagliarmi del tempo per leggerli. Spero che questo libro mi torni molto utile per migliorare il mio italiano, e che la lettura sia appagante. Scalpito per iniziare a leggerlo!