In linea di principio

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Associazione Italiano Semplicemente

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Trascrizione

In linea di principio

Buongiorno amici di Italianosemplicemente.com e benvenuti in questo nuovo episodio. Io sono Giovanni e oggi vi vorrei parlare di una locuzione molto usata nella lingua italiana: “in linea di principio”.

Iniziamo dal principio, cioè dall’inizio:  la parola “principio” l’abbiamo sicuramente incontrata in molte occasioni. Ne abbiamo parlato anche nell’episodio dedicato alla “questione di principio”. Approfondiamo un po’.

Principio”  ha diversi significati a seconda del contesto. Indica l’inizio di qualcosa, ma può anche indicare la base o il fondamento di un ragionamento, ad esempio una legge o un fenomeno.

Vediamo alcuni significati principali:

Quando significa inizio o origine, posso dire ad esempio:

Il principio dell’universo è ancora oggetto di studio.

Era chiaro fin dal principio che la situazione sarebbe stata complessa.

Abbiamo trattato, qualche episodio fa “fin da”, a cui può seguire la parola inizio, oppure principio fin dall’inizio, sin dall’inizio, fin dal principio, sin dal principio. Stesso significato.

Se invece parliamo di un fondamento, base di un sistema o di una teoria, cioè di qualcosa di molto importante che è alla base del nostro ragionamento, posso dire:

Il principio di Archimede è uno dei capisaldi della fisica.

Sono un uomo di sani principi. In questo caso parliamo di una norma di comportamento, specialmente in quanto moralmente valido.

Nella Costituzione italiana sono sanciti i principi fondamentali della Repubblica.

Anche se parliamo di una regola morale o etica siamo molto vicini al concetto di fondamento:

Agire secondo principi di giustizia è fondamentale per una società civile.

Non posso accettare questa proposta per una questione di principio.

Ora passiamo all’espressione “in linea di principio“.

Questa locuzione significa “in teoria, secondo il principio generale“, ma lascia aperta la possibilità di eccezioni nella pratica. Non significa “principalmente”, come potrebbe sembrare a qualcuno (che indica qualcosa di prioritario o preponderante, come può essere un principio, in fondo, cioè una base, un fondamento o una regola morale), ma piuttosto “in generale, salvo eccezioni o dettagli da considerare”.

“In teoria” o “teoricamente” sono le modalità più comuni e generali per esprimere lo stesso concetto.

Vediamo come usare “in linea di principio”.

La maggiore età è l’età alla quale una persona acquisisce, in linea di principio, la capacità di agire, cioè la capacità di porre in essere in autonomia contratti giuridicamente validi.

Ciò significa che, in generale, cioè almeno in teoria, una persona maggiorenne ha questa capacità, ma potrebbero esserci delle eccezioni (ad esempio, persone soggette a tutela legale).

Come ho detto potrei usare “teoricamente” o “in teoria” oppure, più formale “sul piano teorico“. Es:

Teoricamente, tutti hanno gli stessi diritti, ma nella pratica non sempre è così.

In teoria potremmo finire il progetto in una settimana, ma potrebbero sorgere imprevisti.

Ci si avvicina anche la locuzione “di norma”, ma qui siamo più vicini a “solitamente” e “di solito” o anche “normalmente”. Parliamo di ciò che avviene la maggioranza delle volte.

Es:

Di norma, le scuole chiudono a giugno, ma possono esserci eccezioni.

Quando si usa allora “in linea di principio”?

Si preferisce usare questa espressione in contesti formali o quando si vuole indicare un quadro generale lasciando aperta la possibilità di eccezioni.

Ecco altri esempi:

In linea di principio, la scienza deve basarsi sull’evidenza empirica.

In linea di principio, accettiamo tutti i candidati con i requisiti richiesti.

In linea di principio, ogni cittadino ha diritto alla salute e all’istruzione.

L’espressione è molto utile per esprimere concetti generali senza essere troppo assoluti, proprio come l’associazione Italiano Semplicemente, che in linea di principio si occupa di insegnare l’italiano, ma lo fa anche attraverso la cultura e il divertimento!

Comunque, nonostante il carattere leggermente formale della locuzione, non c’è niente di male se la usate per frasi più di uso quotidiano:

Es:

In linea di principio hai ragione, ma…

Il concetto di “linea” esprime il fatto di seguire, nel ragionamento, una “linea”. In che senso?

Nel senso che si richiama proprio l’idea di seguire un filo logico, una direzione generale nel ragionamento. Si tratta di un’espressione che suggerisce l’adesione a un principio generale, ma senza necessariamente escludere eccezioni o dettagli specifici.

Questa metafora della linea è usata anche in altre espressioni simili, ad esempio:

  • Seguire una linea di pensiero, che significa sviluppare un ragionamento coerente.
  • Mantenere una linea coerente che indica il rispetto di una direzione logica o politica.
  • Essere sulla stessa linea, che vuol dire condividere lo stesso punto di vista o approccio.

Nel caso di “in linea di principio”, quindi, la “linea” rappresenta un criterio generale, una direzione logica da seguire, pur lasciando spazio a eventuali precisazioni o modifiche in casi specifici.

Adesso un piccolo esercizio di ripetizione. Ripetete dopo di me.

Principio

In principio

In principio avevo dei dubbi

In linea di principio

In linea di principio hai ragione

In linea di principio  a 18 anni si diventa adulti

Alla prossima. Ciao!

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Subentro, voltura e allaccio, allacciare, subentrare, volturare riallacciare (ITALIANO PROFESSIONALE)

Subentro, voltura, allaccio, allacciare, subentrare, riallacciare, volturare (scarica audio)

durata: 13:49

Trascrizione

Tutti gli stranieri che vengono a vivere in Italia hanno o potrebbero avere un problema. Non appena acquistano una casa o ne affittano una, devono occuparsi delle utenze. Le utenze sono la fruizione di un bene o servizio pubblico: l’iutenza del gas, l’utenza telefonica, l’utenza elettrica, l’utenza dell’acqua.

Occuparsi delle utenze significa che devono risultare a loro nome, quindi l’intestatario delle utenze deve essere modificato. Precedentemente l’intestatario era chi vi ha venduto la casa, cioè il vecchio proprietario, mentre adesso che l’appartamento ha cambiato proprietario, le utenze devono essere intestate (vanno intestate) al nuovo proprietario, oppure, nel caso di affitto, all’affittuario, cioè la persona che ha ricevuto un immobile in affitto, pagando l’affitto mensilmente.

L’intestatario di una utenza è la persona o l’ente che siano indicati come titolari dell’utenza. L’intestatario è colui o colei o l’ente) a cui è intestata l’utenza.

Intestare quindi significa attribuire qualcosa, come una utenza, a un titolare mediante indicazione del nome.

Se io intesto la casa a mio figlio, la casa diventa sua, e lui diventa l’intestatario della casa.

Ma si parlava di utenze e quindi torniamo alle utenze.

Quando prendo in affitto un appartamento, o quando lo acquisto, devo intestare le utenze a me.

Quali termini usare per fare questa modifica di intestazione?

Ci sono termini interessanti di cui vorrei parlarvi da cui derivano i verbi. I termini sono allaccio, surroga, subentro e voltura. I verbi sono allacciare, subentrare, surrogare e volturare.

Partiamo proprio dal subentro e da subentrare.

Se andiamo sul dizionario a vedere, subentrare significa entrare al posto di un altro, quindi si tratta di una sostituzione o di una successione. Si usa ad esempio nello sport:

Al minuto settanta, il giocatore col numero 12 subentra al posto del giocatore col numero 7 perché si è fatto male.

In questi casi si usa normalmente anche “entrare” ma si tratta di un subentro a tutti gli effetti.

Però si può subentrare a qualcuno anche in un diritto. Prima era mio padre a godere di un diritto, adesso sono io. Sono subentrato a mio padre. Questa è anche una successione oltre ad un subentro.

Anche al lavoro, se il mio posto lo prende un’altra persona, anche questo è un subentro.

A fine mese lascerò il posto di lavoro. Al mio posto subentrerà il signor Rossi.

Ma quando si parla di utenze, il subentro è l’attivazione di una fornitura da parte di un cliente dopo un periodo in cui il contatore era stato disattivato.

esempio:

Nel 2020 il sign. Rossi abita in un appartamento e sia il gas che l’acqua che il telefono e l’elettricità sono intestate a lui. Lui è l’intestatario di tutte le utenze dell’appartamento. Poi però nel 2021 il signor Rossi lascia l’appartamento e disattiva tutte le utenze. I contratti sono interrotti. Nel 2022 il signor Rossi torna nell’appartamento e riattiva le utenze. Dunque il signor Rossi effettua un subentro.

Dalla spiegazione precedente però non sembrerebbe questo un subentro poiché il signor Rossi non sostituisce nessuno, non subentra a nessuno. Anche se l’appartamento fosse stato venduto o affittato al signor Bianchi, anche questo sarebbe un subentro, perché le utenze erano state interrotte, indipendentemente dall’intestatario precedente. Il subentro va quindi richiesto solamente quando i contatori risultano disalimentati, cioè non più alimentati, quindi sono cessati ed occorre riattivarli.

Se invece le utenze non vengono mai interrotte, si parla di “voltura“, che consiste quindi nel cambio di intestatario del contratto, senza interruzione dell’erogazione del servizio, es. energia elettrica, gas eccetera. La voltura non prevede una interruzione ma solamente un cambio dell’intestatario.

In definitiva, nei contratti stipulati tra enti pubblici o privati e i vari utenti, la voltura è il cambiamento del nominativo dell’utente al quale il contratto è intestato, quindi un cambio d’intestazione, mentre col subentro viene riattivato un contatore.

Si può fare la voltura del telefono, quella del gas, quella dell’utenza elettrica e quella della fornitura dell’acqua.

Quando si prende in affitto un appartamento dunque, si può fare una voltura oppure un subentro: se la casa era abitata da altri, si tratta di voltura, mentre probabilmente se la casa era disabitata, le utenze erano state interrotte e allora dobbiamo fare un subentro.

La stessa cosa quando acquistiamo un appartamento precedentemente abitato da altri.

E se invece compriamo un appartamento nuovo? In questo caso dobbiamo fare un allaccio delle utenze.

Un allaccio è quindi un allacciamento. Questo è il termine che andrebbe usato ma poi nei fatti ormai il termine allaccio ha preso il sopravvento nell’uso.

Allacciare una linea telefonica, fare l’allaccio del gas, fare l’allaccio di una utenza elettrica, chiedere l’allaccio. Queste sono le espressioni più usate.

Anche le cravatte si allacciano e anche la cinta (o cintura) dell’automobile.

Allacciare la cintura di sicurezza

Nel caso dei servizi pubblici e delle utenze, un allaccio è una operazione con cui si collega un elemento a una “rete”: la rete elettrica, la rete del gas, la rete dell’acqua.

C’è da dire che l’allaccio è un termine che si usa solamente nelle utenze, e anche la voltura. Invece ad esempio subentrare, oltre agli utilizzi visti, ha anche un uso figurato. Posso dire ad esempio:

Una volta mi sono perso a Roma. Avevo 15 anni. All’inizio ho provato smarrimento, ma poi è subentrata la paura di non riuscire più a tornare a casa.

Quindi un sentimento, una sensazione, può subentrare ad un altro.

Riguardo ad allacciare, si usa a volte anche parlando di relazioni:

L’Italia deve allacciare una relazione commerciale con i paesi orientali

Allacciare una relazione sentimentale

Esiste anche “riallacciare” (cioè allacciare nuovamente) usato sia quando bisogna riallacciare le scarpe (dopo che si sono sciolti i lacci) e tecnicamente parlando una linea (ad esempio telefonica):

Allacciare le scarpe

Riallacciare una linea telefonica interrotta

Questa operazione come visto l’abbiamo chiamata subentro, ma qui il senso è spesso materiale. Se un temporale causa un guasto alla linea, bisogna riallacciare la linea interrotta.
Nella maggioranza dei casi però l’uso di riallacciare è figurato e si parla ancora una volta di relazioni:

Ho litigato con Paolo, ma vorrei riallacciare la nostra amicizia.

Quindi il senso più generale di riallacciare è riprendere un legame interrotto. Questo legame può essere anche di amicizia, o anche sentimentale.
Possiamo usare riallacciare anche nel senso di ricollegarsi, riconnettersi. Se state parlando e volete riprendere un discorso interrotto, potete usare, oltre al verbo riprendere ( o anche tornare a Bomba) anche riallacciare.

Mi riallaccio a quanto già detto in precedenza

La cosa funziona ancora meglio se ci si riallaccia a qualcosa detto da qualcun altro:

Mi riallaccio a quanto detto prima da Giovanni.

Per oggi può bastare. casomai mi riallaccerò al discorso in un altro episodio-

Ci sarebbe anche la surroga, e anche questa è una sostituzione di una persona in luogo di un’altra. Ad esempio nel linguaggio giuridico, significa subentrare a qualcuno in un diritto. la surroga quindi equivale al subentro. Appartiene al linguaggio burocratico, ma non si parla mai di surroghe con le utenze ma se ne parla quando c’è un mutuo, cioè un grosso prestito da parte di una banca; la surroga consiste nella sostituzione di una banca con un’altra. La seconda banca surroga la prima, quindi la sostituisce.