Accadde il 12 agosto 2025: sottotraccia

Sottotraccia (scarica audio)

Trascrizione

Oggi per la rubrica “Accadde il” dovrei togliere una “d”, perché n effetti l’evento si riferisce proprio ad oggi.

Il 12 agosto 2025, cioè proprio oggi, in occasione della Giornata internazionale della gioventù, l’Istat ha reso noto che “i giovani di 15-34 anni residenti in Italia sono circa 12,2 milioni, pari al 20,6% della popolazione”.

L’ Istat è l’istituto nazionale di statistica italiano quindi è la fonte ufficiale italiana per i dati statistici sulla popolazione.

I numeri dati dall’Istituto sono importanti perché fotografano la popolazione italiana e come cambia nel tempo ma evidenzia anche eventuali problematiche fa affrontare politicamente. Il fatto è che spesso questi dati pur rilevanti, restano sottotraccia nel dibattito pubblico: non occupano le prime pagine, non generano titoli sensazionalistici.

In questo senso, “sottotraccia”, la parola del giorno, indica ciò che agisce in modo nascosto o discreto, senza emergere apertamente ma con un impatto reale. Proprio come la presenza dei giovani nella società italiana: una forza silenziosa che, pur non apparendo sempre in superficie, contribuisce a modellare il futuro del Paese.

Un altro dato che resta ancor di più sottotraccia è l’emigrazione dei giovani. 367 mila giovani italiani (25–34 anni) sono emigrati tra il 2014 e il 2023, oltre un terzo dei trasferimenti complessivi; al momento della partenza, quasi 4 su 10 erano laureati.

Chiaramente sottotraccia viene da traccia, che indica qualcosa di visibile. Le tracce sono fatte per essere viste e spesso seguite (la polizia segue le tracce dei criminali) ma se qualcosa resta sottotraccia, evidentemente non è più tanto visibile. In senso proprio il concetto di sottotraccia viene usato ad esempio per gli impianti tecnici, cioè i tubi e cavi, che vengono posti sotto l’intonaco, non visibili quindi. Da lì, il passaggio al senso figurato è immediato.

Infatti in senso figurato se qualcosa passa in secondo piano, se non è immediatamente percepibile, ma continua a esistere e ad agire, si può dire che agisce sottotraccia.

È qualcosa di reale, ma non attira l’attenzione della maggioranza.

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Cosa bolle in pentola? (ep. 1066)

audio mp3

Trascrizione

Cosa bolle in pentola?

Bollire in pentola è un’espressione che va letta in senso chiaramente figurato.

In senso proprio infatti è abbastanza chiaro.

La pentola è un semplice recipiente di materiale resistente al fuoco, di forma generalmente cilindrica ed è provvista di due manici e di coperchio. La pentola serve per cucinare, quindi è per uso culinario, specialmente per cucinare la pasta o per lessare la carne.

Bollire invece è ciò che accade ai liquidi quando raggiungono la temperatura di ebollizione.

I liquidi, infatti, a una certa temperatura sviluppano bolle di vapore che salgono tumultuosamente alla superficie e si aprono.

Riguardo alla temperatura di ebollizione, questa dipende dalla nostra altitudine rispetto al livello del mare, dove l’acqua bolle a 100 gradi.

Poi c’è la bollitura, diversa dall’ebollizione. Infatti la bollitura riguarda le vivande che cuociono nell’acqua bollente. La bollitura è la cottura in acqua bollente di qualcosa. Dunque l’ebollizione riguarda i liquidi, mentre la bollitura riguarda ciò che viene cucinato in un liquido che bolle.

Posso dire che, ad esempio, i ceci bollono, che la pasta bolle in acqua eccetera.

Dunque l’espressione bollire in pentola, in senso proprio, significa che c’è qualche vivanda che sta bollendo nella pentola, con un liquido che è arrivato alla temperatura di ebollizione.

In senso figurato invece, quando qualcosa bolle in pentola significa che c’è qualcosa in progetto, in preparazione. Proprio come la pasta che si sta cuocendo. L’immagine è questa.

Si tratta spesso di qualcosa che viene tenuto nascosto.

In questa immagine entra quindi in gioco anche quella del coperchi, che serve a coprire la pentola.

Se sulla pentola c’è il coperchio non si vede cosa sta bollendo in pentola.

Allora se c’è qualcosa che bolle in pentola, in senso figurato normalmente pensiamo che c’è un progetto nascosto, che c’è qualcuno che sta cercando di fare qualcosa. Noi non sappiamo cosa esattamente, ma abbiamo dei sospetti. Qualcosa è in fase di preparazione. Ma cosa?

Cosa bolle in pentola?

Non riesco a capire cosa bolle in pentola.

Esempi:

Negli ultimi giorni, il capo ha avuto molte riunioni private. C’era un viavai continuo di gente. Chissà cosa bolle in pentola.

Il mio collega ha portato dei documenti in segreteria ma non ha voluto dirmi cosa riguardassero. Sembra che ci sia qualcosa che bolle in pentola.

Ci sono voci su delle trattative segrete della nostra società. Chissà cosa sta bollendo in pentola.

Se volessi usare espressioni meno informali potrei dire ad esempio che:

Le voci circolanti sulle trattative segrete hanno sollevato interrogativi. Oppure che queste voci hanno suscitato curiosità.

Chissà cosa c’è in progetto, chissà cosa sta accadendo. C’è qualcosa di sospetto, probabilmente abbiamo una sorpresa in serbo.

Chissà quale novità è all’orizzonte.

Chissà quali sviluppi ci riserva il futuro?

Chissà quali sorprese ci attendono?

Quali novità ci saranno in serbo per noi?

Cosa ci aspetta all’orizzonte?

Quali cambiamenti potrebbero manifestarsi?

Ancora più informalmente invece potremmo dire:

Qui gatta ci cova!!

Se “gatta ci cova” suggerisce che potrebbe esserci qualcosa di nascosto o di cui bisogna prestare attenzione. È un modo figurato e colloquiale per esprimere sospetto o curiosità riguardo a una situazione. È un’espressione questa che abbiamo incontrato nella lezione di italiano Professionale dedicata alla fiducia e alla diffidenza.

Adesso ripassiamo. Parliamo delle cose che secondo voi bollono in pentola.

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Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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marceloMarcelo la prima cosa che mi è venuta in mente è quella delle promesse elettorali che si fanno per raccogliere le simpatie dei votanti, almeno da queste parti! Questo è indicativo del tentativo di non agitare lo spauracchio con misure restrittive in tutti gli ambiti! Noi argentini stiamo attraversando questi chiari di luna per colpa del governo precedente. Se non stiamo raschiando il fondo del barile, poco ci manca!

Subdolo e insidioso (ep. 1024)

Subdolo e insidioso

DURATA MP3: 9 min. circa

Descrizione: benvenuti nell’episodio numero 1024 della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.

Subdolo e insidioso sono aggettivi simili, ma il primo presume una volontà, il secondo una difficoltà. 

Proponiamo anche una serie di esercizi per testare il grado di comprensione di questo episodio.

A partire dal numero 1001, gli episodi di questa rubrica sono solamente per i membri dell’associazione.

Alla fine dell’episodio proponiamo la seguente frase di ripasso degli episodi precedenti formulata e registrata da uno dei membri dell’associazione:

Anthony: Come sarebbe a dire? Questa è una domanda a trappola bell’e buona!
Vuoi che non sappia dare seguito ad una richiesta cosi’ ovvia per darti manforte? Vabbè! Non voglio che la tua domanda passi in cavalleria. Ci mancherebbe altro. Sempre che tu non sia così suscettibile da non accettare la mia proposta!

Se volete, saremo felici di avervi tra noi. Guardate tutti i vantaggi sulla pagina dell’associazione.

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