262 – Alla volta di

Audio

alla volta di

Trascrizione

Giovanni: Abbiamo già incontrato 2 volte il termine “volta” negli episodi di due minuti con Italiano Semplicemente. E con questo episodio è già la terza volta!

La prima volta è accaduto nell’episodio 117, quando abbiamo visto “una volta“, poi abbiamo visto “dare di volta il cervello“.  A dire il vero abbiamo anche visto “svoltare“. che contiene ugualmente la “volta”, un termine che indica sempre un cambiamento: un cambiamento di direzione: svoltare a destra; ma anche un cambiamento di qualsiasi altra cosa: “una volta entrato in casa mi sento al sicuro”, “una volta spiegato un termine, è più chiaro”, o “dare di volta il cervello” che come abbiamo visto è un cambiamento nel ragionamento, che da razionale diventa irrazionale, da logico a illogico.

Bene, se invece diciamo che vogliamo andare in una certa direzione, posso usare il termine volta in questo modo:

Voglio partire alla volta di Roma

Oggi vediamo questa espressione: “alla volta di”, che significa verso quella direzione, verso Roma in questo caso.

Non si usa proprio tutti i giorni questa espressione, ma quando lo si fa c’è sempre un motivo. Il motivo è legato all’avventura, nel senso che quando si parte alla volta di qualche luogo, qualunque esso sia, si sta prendendo la direzione verso una meta. Si parte verso un obiettivo, verso un luogo che vogliamo raggiungere, e questo si fa solo con i luoghi e soprattutto quando si sta per affrontare un viaggio incerto, come se il futuro potesse riservare delle sorprese. Noi dicendo di partire “alla volta di” stiamo solo dicendo che vogliamo raggiungere questo luogo, ma normalmente dico:

vado a Roma

Parto per Roma

Sto per partire per Roma

Mi sto avviando verso Roma

Se invece dico parto alla volta di Roma, allora voglio esprimere avventura, futuro incerto, oppure eccitazione, voglia di scoperta.

Si può usare in vacanza:

Ora, una volta visitata Roma, partiremo alla volta di Napoli!

Iniziò il viaggio alla volta di una città sconosciuta.

Oppure parlando di guerra:

i soldati partirono alla volta di Berlino

Ma sapete che più raramente si usa anche con le persone e non solo i luoghi.

Giovanni è venuto alla mia volta

Cioè verso di me, per raggiungermi.

Attenzione perché “alla volta” non basta per indicare la volontà di partire per un luogo, ma bisogna aggiungere “di” o “del”, dello eccetera.

Se non metto questa preposizione “alla volta”  ha un uso diverso:

Facciamo uno alla volta, bisogna entrare due alla volta,  tre alla volta, eccetera. In questo caso indica la numerosità di un gruppo che compie un’azione insieme: uno alla volta vuol dire prima una persona, poi un’altra, non due insieme, altrimenti avrei detto “due alla volta”.

Adesso, uno alla volta, ripassiamo alcune delle espressioni già spiegate:

  1. Secondo me questa pandemia non finirà più! Altro che storie!
  2. Non gufare per favore, che non vedo l’ora di uscire di casa!
  3. Infatti. Abbiamo già accusato il colpo abbastanza direi!
  4. Io non ne ho risentito per niente, anzi!!

L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

261 – Aggiudicare

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Aggiudicato!

Trascrizione

Giovanni: Dovete sapere che quando mi viene chiesto da una persona non madrelingua di spiegare una nuova frase, espressione, parola o verbo particolare, io spesso, di fronte a una proposta di questo tipo, rispondo “ok”, “va bene”, “sì, mi piace”, oppure “d’accordo, credo anch’io valga la pena di spiegare questa cosa”. Altre volte invece mi piace rispondo: Aggiudicato!

Questa risposta ha lasciato a volte perplesso qualcuno, che evidentemente ha capito che volevo ugualmente esprimere un assenso alla sua proposta quindi ha capito che il mio era un sì, ma non ha capito bene perché ho usato il verbo aggiudicare.

Allora, il verbo ha più utilizzi a dire il vero, ma in questo caso, quando lo suo come una esclamazione: aggiudicato, aggiudicata, aggiudicati, aggiudicate, sto usando un linguaggio tipico delle aste.

Sapere cos’è un’asta? Un’asta è quando si mette in vendita qualcosa: un oggetto, un appartamento, un quadro eccetera, ma la persona che farà l’acquisto sarà quella persona che offrirà il prezzo più alto:

Chi si aggiudicherà il quadro? Se lo aggiudicherà chi offre la maggiore quantità di soldi, chi farà l’offerta migliore. Allora se un quadro viene venduto all’asta per 1000 euro, il venditore riceve le offerte e dà alcuni secondi di tempo alle altre persone per offrire di più:

500 euro!

Chi offre di più?

700 euro!

700 e 1, 700 e 2…

1000 euro!

1000 euro e 1, 1000 euro e 2… 1000 euro e tre!

Aggiudicato per 1000 euro!

Il quadro quindi è stato venduto per 1000 euro, e l’acquirente, cioè colui che lo ha acquistato, se lo è aggiudicato per 1000 euro. Si dice così perché c’era una specie di competizione, di gara, un’asta in questo caso.

Allora informalmente, nel linguaggio di tutti i giorni, quando si accetta qualcosa, quando si riceve un’offerta, anche se non c’è nessuna asta, nessun acquisto, si usa dire: aggiudicato! Un’esclamazione che sta per ok, sì, va bene, ma è quasi come dire “hai vinto!”. Si usa questa esclamazione quando si vuole dare soddisfazione a chi propone qualcosa. Si tratta di rispondere a delle proposte, più che a delle offerte.

Attenzione a non confondere aggiudicare, tutto attaccato con ” a giudicare” scritto con due parole staccate, oppure a non confondere aggiudicato (una sola parola) con “ha giudicato” (verbo avere + giudicato): la pronuncia è la stessa ma la frase fa capire che si tratta di due verbi diversi: aggiudicare nel primo caso, giudicare nel secondo caso:

A giudicare dalla tua espressione non hai capito molto di quello che ho detto.

In questo caso uso “giudicare“: “A giudicare dalla tua espressione”, è come dire “giudicando dalla tua faccia”, “dovendo dare un giudizio basandomi sulla tua espressione”, oppure “guardando la tua espressione”. Il verbo è giudicare, non aggiudicare.

Oppure:

Ho giudicato giusta la tua offerta.

Quindi è come dire: il mio giudizio sulla tua offerta è positivo. Sto usando il verbo giudicare, non aggiudicare. Io ho giudicato. il verbo aggiudicare non c’entra.

Tua madre mi ha giudicato male.

Anche qui, detto velocemente ha la stessa pronuncia. Ancora una volta uso giudicare. Tua madre ha dato un giudizio sbagliato su di me. Adesso vediamo una frase di ripasso, proprio una di quelle che quando mi è stata proposta ho risposto così: aggiudicata!

Bogusia (Polonia):

Vai a capire perché non ho voglia di uscire oggi, considerando il mio amore per la natura. È ben risaputo che per ovviare al pericolo di contagio è meglio starsene a casa, però, che vuoi, normalmente, non me la sento di tenere a bada la voglia di uscire. Oggi però, nonostante il sole splendente e le temperature miti forse il mio corpo, a mia insaputa, ha sentore del cambiamento del tempo. Sembra infatti che domani pioverà, Dio permettendo. Così dicono i meteorologi, e se non accadrà, a loro dire la raccolta agricola di questo anno è passibile di danneggiamento.
Poi con la pioggia non sarà più peccato starsene a casa e allora non mi resterà che costruire delle frasi di ripasso come si deve.

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