Le meraviglie di Roma: la gatta di Via della Gatta

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Bogusia (membro dell’associazione Italiano Semplicemente):

Buongiorno a tutti gli amici del sito italiano semplicemente. Sono di nuovo qui. Mi chiamo Bogusia, sono polacca, però affascinata della lingua italiana, della storia e cultura italiana e soprattutto della Roma con i suoi segreti e misteri.
Non riesco a smarcarmi dalla voglia di cercare i luoghi che forse sfuggono a tanti, che partendo alla volta di Roma, dimenticano che bisogna guardare in modo indefesso per scoprire cose meravigliose, che si trovano a portata di mano nel centro storico.

Mi rendo conto che a volte manca il tempo per fermarsi a lungo, guardare in su, bisogna fare qualche foto, consumare un pasto seguito da un ammazza-caffè e poi bisogna assolutamente dare seguito alle direttive della guida turistica. Altro che storie! A volte è un peccato però.
Il mio racconto di oggi verte su una gatta speciale. Forse adesso dovrei aprire una parentesi, si dà il caso che a Roma ci siano una caterva di raffigurazioni di animali, sparsi dappertutto, che coinvolgono tante leggende che non possono però passare in cavalleria.
Il mio racconto lo faccio ovviamente sulla falsariga degli episodi di ripasso precedenti, cioè facendo un ripasso delle espressioni di due minuti che mi ronzano per la testa.
Altrimenti non sarebbe cosa! Spero che io non sfori troppo e non faccia nessuno sgarro di sorta.
Ragion per cui smetto di parlare di cose futili, non vi tengo sulle spine e rinuncio ai preamboli, sperando anche che riesca a sfoderare un racconto con i fiocchi .
Siamo nel centro storico, via del Plebiscito, le collezioni di Palazzo Doria Pamphilj e di Palazzo Venezia, abbiamo visto già gli affreschi della chiesa del Gesù. E’ là dove ogni giorno si accalcano centinaia di visitatori, ma pochi sanno che a due passi da lì si trova una perla della Roma misteriosa.
Vale solamente la pena di fare una capatina sul retro di Palazzo Grazioli (che da qualche anno ha assunto una gran notorietà, al di là dei pregi architettonici, per essere stato scelto per un certo periodo di tempo come residenza romana di un noto esponente politico italiano: Silvio Berlusconi, nonché sede del suo “parlamentino”).

Palazzo Grazioli
Roma, palazzo Grazioli a via del Plebiscito – Autore =Lalupa

Passando per via della Gatta, bisogna buttare un occhio in su e si vede come sul cornicione di Palazzo Grazioli vi sia posata una piccola gatta in marmo, a grandezza naturale.

via della gatta romaSi presume proveniente dal vicino Iseo Campense. Infatti, a suo tempo il gatto era un animale sacro a Iside, divinità egiziana venerata anche a Roma. Ma che c’azzecca questa gatta egiziana con i romani e Roma? Vediamo un po’ allora.
La gatta di Via della Gatta proviene dagli scavi del tempio di Iside e Serapide che si trovava in questa zona: L’Iseo Campense. Non era però il tempio dedicato ad Iside più antico di Roma ma sicuramente il più grande ed in oltre sembra che il culto sia rimasto in piedi per molto tempo. Sono tante le statue che si possono ammirare a Roma, e può darsi che un giorno parlerò di una di quelle che ha attirato maggiormente la mia attenzione.
Ma torniamo a bomba, la nostra gatta di Via della Gatta.
La sua strana collocazione sul cornicione marcapiano fu oggetto di molte ipotesi e dicerie tra il popolino. È facile capacitarsene visto che spesso hanno anche un certo non so che di affascinante, e i romani amano le leggende e le sanno raccontare di punto in bianco, così su due piedi .
Vero Gianni? Mi reggeresti il gioco anche questa volta?

Giovanni: naturalmente, non vedo perché non dovrei, soprattutto quando trovo qualcuno che fa episodi al posto mio! Non c’è nessun rovescio della medaglia direi. Ma quante sono queste leggende?

Bogusia: Ne proverò a rispolverare tre, su questa nostra gatta.
Facendo questo non faccio nessuno strappo alla regola, infatti è un esercizio che faccio spesso, e vi dirò che mi aiuta molto ad ingranare con l’italiano, veramente come si deve. È Il metodo che preferisco e senz’altro forma un binomio inscindibile con l’apprendimento. Allora andiamo al dunque.
Una delle leggende racconta del salvataggio di un bambino in bilico sul cornicione di un palazzo. La gatta avrebbe avvisato la mamma distratta che riuscì poi a salvare il bambino. La statua in effetti ha dei tratti materni e protettivi e sarebbe stata posta proprio là dove il bambino avrebbe rischiato la vita.
Nella seconda leggenda, analogamente alla prima, il miagolio della gatta avrebbe svegliato gli abitanti della zona avvisandoli di un incendio notturno, salvando le case e le vite degli abitanti.
La storia più fantastica è sicuramente però quella relativa alla leggenda che vuole che la gatta punterebbe il suo sguardo proprio in direzione del luogo in cui sarebbe nascosto un tesoro. Nel tempo in parecchi hanno provato a cercarlo a destra e a manca. Non è dato sapere se tale tesoro sia rimasto sotterrato, oppure già da tempo scoperto e sfruttato nel più assoluto silenzio. Un parolone privo di fondamento? Per quanto se ne sa il tesoro non è stato ancora trovato e si dice che poiché lo sguardo della gatta si posa sulla vicina Biblioteca Rispoli, può darsi che il tesoro sia di altro tipo, tipo che si tratti di libri.
Non si direbbe?
Eh si, i libri sono il tesoro per eccellenza secondo me. Ragazzi, si sa che a Roma si racconta di tutto e sulla intera storia permane tuttora un alone di mistero. Le leggende non passano in cavalleria ed io ve le racconto, non fosse altro che per questo. Adesso vi dico ciao, ci riaggiorniamo.

Giovanni: abbiamo ripassato ben 55 episodi. Ciao a tutti e grazie a Bogusia.

fonti: www.romasegreta.itwww.fuoridellaclasse.it