760 Il motivo conduttore (leitmotiv)

Il motivo conduttore (scarica audio)

Trascrizione

Ieri sono stato attratto dal termine leitmotiv. Così vado subito vocabolario a cercare.

Non sembra una parola italiana, penso subito.

Ho subito la conferma: leitmotiv viene dal tedesco e significa, in italiano, “motivo conduttore“.

La situazione non migliora però. Cos’è il motivo conduttore?

Leggo che il motivo conduttore è un tema ricorrente in un’opera letteraria. Ricorrente significa che ricorre, che si presenta più volte.

Può anche essere un argomento, o una frase che ricorre frequentemente in un discorso, o anche che ricorre in tutta la produzione letteraria di uno scrittore. Adesso sembra più chiaro.

Vi spiego meglio: si dice “conduttore” nel senso che si parla di qualcosa di importante, qualcosa che guida, che conduce, che unisce, che fa da sfondo. Il termine “motivo” non ci dice molto, se non forse qualcosa che, per sua natura, determina una conseguenza. C’è sempre un motivo in base a ogni decisione. Il “motivo” poi può anche essere una musica. Infatti si chiama anche tema, o “motivo musicale“, cioè stiamo parlando di una frase che ha un ruolo importante in un brano musicale.

Allora: il motivo conduttore è qualcosa che ricorre spesso, quindi è qualcosa che si presenta più volte, compare più volte, lo troviamo più volte quando leggiamo un libro o i libri di un autore o quando assistiamo ad un’opera teatrale.

Inizia a essere tutto più chiaro, vero?.

Ma allora posso dire ad esempio che il motivo conduttore (o almeno uno dei motivi conduttori) della divina commedia di Dante Alighieri è il viaggio. Infatti Dante fa un viaggio prima nell’inferno, poi nel purgatorio poi in paradiso. Ad ogni tappa del suo viaggio incontra personaggi diversi e visita ambienti diversi. Il viaggio c’è sempre. Se parliamo dell’inferno possiamo dire che la legge del contrappasso è il motivo conduttore più evidente.

Nei fatti però, intendo nell’uso più diffuso dell’espressione, il “motivo conduttore” trova applicazione anche al di fuori della letteratura.

È sufficiente infatti che ci sia qualcosa che ricorre, che si presenta spesso, oppure, in senso ancora più ampio, qualcosa che accomuna un insieme di situazioni diverse o qualcosa anche che fa da sfondo, proprio come un motivo musicale.

Volete sapere il leitmotiv della mia vita? Ognuno ha il suo motivo conduttore.

Per me il leitmotiv è la ricerca di me stesso nella lotta continua tra razionalità e passione. È un pensiero ricorrente che ho sempre avuto e che guida ogni mio pensiero.

Ieri sono andato ad una festa. Il motivo conduttore della serata è stata la musica anni ’70. In ogni momento della serata si ascoltava musica anni ’70.

Mia figlia lo scorso anno ha dovuto fare una tesina scolastica, e ha dovuto scegliere un argomento che facesse da motivo conduttore per tutte le materie. Ha scelto l’argomento del virus ed è riuscita a parlare di letteratura, matematica, scienze, sport, religione e geografia, sempre a proposito di qualche virus.

A volte si usa anche il “filo conduttore“, per rendere il concetto più chiaro. Il filo dà più l’idea di legame. Ma il senso è lo stesso. Probabilmente se parlate di parti di un discorso o di eventi “legati” tra loro, accomunati da qualcosa, allora può essere conveniente usare il filo e non il motivo.

Il leitmotiv di italiano semplicemente è insegnare la lingua italiana attraverso le emozioni, specie il divertimento. Cerco di catturare le emozioni dell’ascoltatore in ogni episodio.

Il compito di matematica di mio figlio è stato il leitmotiv della settimana a casa mia. Non abbiamo parlato d’altro.

Ci sono alcuni partiti politici in Italia che adottano il protezionismo come motivo conduttore di tutte le loro decisioni.

Dunque vedete che il concetto di motivo conduttore, o leitmotiv che dir si voglia, si adatta bene a molte situazioni diverse.

È molto simile, se vogliamo, al concetto di “caratteristica comune“, nel senso che se ci sono tante cose accomunate da una caratteristica potrei dire che quella caratteristica comune è il motivo conduttore, ma il motivo conduttore non ha solo il ruolo di accomunare unità diverse, ma anche di condurle, di guidarle, inoltre spesso accade che queste unità non siano chiaramente definite: possono essere i singoli momenti di una serata, i momenti cruciali di una vita, le pagine di un libro eccetera.

Leitmotiv e motivo conduttore non sono termini che sono sulla bocca degli italiani nel linguaggio di tutti i giorni, ma sicuramente il loro utilizzo rende una frase direi abbastanza elegante.

Vi consiglio quindi vivamente di cercare occasioni per usare il leitmotiv o meglio ancora il motivo conduttore. Gli italiani che vi leggeranno o che vi ascolteranno resteranno molto sorpresi.

Danielle: eh, purtroppo devo dirvi che il leitmotiv della mia vita sono i continui errori grammaticali che continuo a fare e dai quali non imparerò mai. Senza contare gli errori della mia vita. Ah, se solo potessi tornare indietro! Dio, Che frustrazione!

Irina: cosa sono queste recriminazioni? Su con la vita. Tutti facciamo errori. L’importante è saper rimediare. Poi sai che ti dico? Spesso i risvolti più positivi derivano proprio da nostri errori.

Albèric: ben detto! E poi non bisogna scomodare Dio per così poco. Della grammatica si può anche fare a meno come ben sai. Spero nessuno me ne voglia per quest’ultima frase. Quantomeno non me ne vorrà Giovanni. Su questo non ci piove.

Segue la spiegazione del ripasso

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