861 Hai detto niente!

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Trascrizione

Oggi ci occupiamo di una esclamazione: Hai detto niente!

Questa è una esclamazione tipica italiana direi intraducibile in altre lingue. Fortunatamente per voi, studenti non madrelingua, abbiamo già trattato due espressioni abbastanza simili recentemente.

Sto parlando di “buttalo via!“, anche questa un’esclamazione, e “chiamalo fesso!“.

Tra le due, l’espressione di oggi è più simile alla prima, cioè a “buttalo via!“.

Vediamo qualche esempio di utilizzo di questa nuova esclamazione:

Due studenti stranieri parlano di Italiano Semplicemente, il primo dice:

Studente 1: Ho iniziato da poco ad ascoltare gli episodi di Italiano Semplicemente”. Per ora ho ascoltato solamente 300 episodi.

Studente 2: hai detto niente!

Con questa risposta il secondo studente esprime uno stupore. E’ stupito del fatto che il primo studente dice di aver ascoltato “solo” 300 episodi. Per il secondo studente 300 episodi non sono affatto pochi, anzi!

“Hai detto niente!” in questo caso significa:

Non sono per niente pochi 300 episodi, perché hai detto solamente 300 episodi? Per me sono tanti!

In genere ci sono due persone che hanno una opinione diversa riguardo all’importanza di qualcosa, oppure semplicemente si vuole evidenziare l’importanza di qualcosa che viene sottovalutato. Possiamo parlare di una quantità, o di un livello. Bisogna poi essere almeno in due per poter usare questa esclamazione.

Vediamo un altro esempio.

Un uomo parla del figlio Giovanni con un amico.

Padre: Sai, Giovanni ha trovato un lavoretto durante il weekend. Lavora in una pizzeria ma lo pagano poco: 100 euro al giorno.

Amico: 100 euro al giorno? E hai detto niente! Credo si possa accontentare!

Anche in questo caso si esprime uno stupore per la frase pronunciata dal padre di Giovanni. L’amico vuole evidenziare che 100 euro al giorno non sono pochi in fondo. 100 euro al giorno “non sono niente“.

Notate come in questo caso l’amico avrebbe anche potuto rispondere

100 euro al giorno? Buttali via!

100 euro al giorno? Mica sono pochi!

100 euro al giorno? Non si deve lamentare, mi sembrano abbastanza.

Anche usare il termine “mica“, come sappiamo, serve a porre l’attenzione su qualcosa e a enfatizzare un aspetto, spesso in risposta ad opinioni o a sensazioni diverse.

Questa esclamazione “hai detto niente!” sarebbe certamente più comprensibile ad un non madrelingua se fosse con una negazione davanti: “non mi hai detto niente!”, che si avvicina di più a “non è poco“, “non mi sembra poco“, “non mi sembra niente“. Le parole pertanto non aiutano molto, dunque l’uso del tono diventa molto importante, proprio come avviene nelle espressioni “buttalo via” e “chiamalo fesso“.

Un altro esempio. Giovanni parla della sua fidanzata.

Non sono sicuro che la mia fidanzata mi ami. Lei comunque dice continuamente che vuole sposarmi e che vuole avere tanti figli con me.

Un amico potrebbe rispondere a Giovanni:

Davvero? M’hai detto niente!

Vi faccio notare prima di tutto che “m’hai detto niente” è esattamente come “hai detto niente“. Non fa alcuna differenza aggiungere “mi” all’inizio, che indica che stai parlando con me. Sono ovviamente espressioni informali e solitamente allo scritto non si usano. Pertanto con difficoltà troverete esempi sul web.

In quest’ultimo esempio, l’esclamazione non si riferisce a una quantità, ma si parla dell’importanza di quanto detto dalla fidanzata che, secondo l’amico, non va sottovalutato. Giovanni invece dice che la fidanzata non lo ama, ma questo non sembra emergere da quanto detto dalla ragazza, che a quanto pare invece vuole sposarlo e vuole avere tanti figli con lui. Insomma sembra avere intenzioni serie.

Hai detto niente! Non mi sembra poco ciò che ti ha detto la tua fidanzata! Perché dici che non ti ama?

Adesso, voglio farvi notare anche che non sempre possiamo sostituire “hai detto niente” con “buttalo via“, perché quest’ultima espressione si riferisce sempre o quasi sempre a qualcosa di materiale, ma soprattutto si parla sempre di qualcosa in termini positivi, come dire “non è male”, “meglio di niente”.

Invece “hai detto niente” si può usare anche nel caso opposto, quando si sottovaluta un problema che invece è più serio di come sembra o di come qualcun altro afferma.

Es:

Questo episodio doveva durare due minuti e invece è durato 6 minuti finora. Vabbè, pazienza!

Possibile riposta:

6 minuti invece che 2? Hai detto niente! Io non ho tutto questo tempo a disposizione!

Come a dire: sei minuti non è come due, non facciamo finta che sia la stessa cosa! Per me sono due cose diverse, c’è differenza.

Infine, l’espressione “hai detto niente” è invariabile, quindi non si può usare ad esempio “ti ho detto niente”, “gli ho detto niente”, e non si può neanche cambiare il tempo del verbo, tipo “avevi detto niente”.

Esistono solamente “hai detto niente” e “m’hai detto niente”.

Un ultimo esempio. Parliamo di elezioni politiche.

Secondo alcuni personaggi politici, non è giusto dire che la destra ha vinto le elezioni in Italia, perché il partito di destra ha preso solo un quarto dei voti degli italiani.

Qualcuno potrebbe dire: E hai detto niente…. Un quarto non è poco!

Adesso ripassiamo, parliamo di scuola:

Marcelo: Sono passati 40 anni o giù di lì, ma la materia che preferivo, a suo tempo, era Matematica. Qualsiasi esercizio per me era fattibile, diciamo niente di trascendentale. Come tutti voi anche, giusto?

Peggy: Beato te! Magari! Quanto a me, in matematica non ho mai brillato! E neanche mi è mai piaciuta. De gustibus!

Rauno: io ero piuttosto bravo in filosofia. Invece sia in matematica che in fisica ero un disastro. Comunque non mi arrabbiavo per questo. L’ho sempre presa con filosofia.

Anne Marie: Ah, la matematica! In tanti anni, avessi preso una sufficienza che è una!

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857 Chiamalo fesso!

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Trascrizione

Vediamo un’espressione colloquiale che si usa per dare un giudizio sull’operato di una persona. L’espressione è “chiamalo fesso!

Questa persona ha fatto qualcosa, o si è comportata in un certo modo, e chi esprime un giudizio non sta parlando con lui o lei, ma con un’altra persona.

Chiamalo fesso” , o “chiamala fessa” , nel caso di giudizio verso una donna, è una esclamazione colloquiale e pertanto è difficile trovare molti esempi scritti. All’orale si usa però molto spesso.

Parliamo essenzialmente di furbizia e di opportunità.

Vediamo un primo esempio:

Io e mio fratello parliamo di un nostro amico di nome Mario.

Io: Hai visto Mario recentemente?

Risposta: No, ma so che non riusciva a trovare lavoro in Italia e allora ha provato ad andare all’estero per vedere se ci riusciva. Voleva lavorare come pizzaiolo in Australia, e quando andava a chiedere di lavorare nelle pizzerie, diceva di chiamarsi Pasquale e di abitate a Napoli. Pasquale è infatti un nome tipicamente napoletano e Napoli come sapete è la patria della pizza. Così lo hanno subito assunto.

Replica: Ah, chiamalo fesso!

Sapete che “fesso” è un aggettivo, molto negativo come senso, perché una persona si dice fessa quando è ingenua, quando tutti riescono a imbrogliarla. Insomma una persona fessa non è per niente furba.

L’astuzia, come si suol dire, non sa neanche dove sia di casa (cioe non sa neanche dove abiti).

Un aggettivo questo che abbiamo già usato all’interno di italiano semplicemente. La prima volta parlando delle bugie, la seconda parlando delle fesserie, la terza volta nell’espressione “a me non la si fa“.

Allora, nell’esempio fatto sopra, Mario si è comportato da furbo, non certo da fesso.

Dicendo di chiamarsi Pasquale e di abitare a Napoli, ha aumentato la probabilità di trovare un lavoro come pizzaiolo in Australia.

Chiamalo fesso ha dunque un senso simile a “non è certo stato fesso”, “non si è certamente comportato da fesso”, oppure “ciò che ha fatto è proprio una cosa da furbo”.

Si dice “chiamalo”, come a dire “non puoi chiamarlo fesso”, “prova a dire che è stato ingenuo”, oppure “non si può dire che si sia comportato da persona poco furba”, “lo vuoi chiamare fesso?” “mica è stato fesso!”.

Queste sono frasi dal senso molto simile a “chiamalo fesso!”.

“Chiamalo fesso” è però un’esclamazione più veloce e arriva subito. Basta prestare attenzione al tono che usiamo quando pronunciamo questa esclamazione .

In luogo di “fesso” potremmo usare altri eggettivi più o meno simili, come stupido, rincoglionito, ingenuo.

Con queste esclamazioni si fa un apprezzamento di questa persona, si esprime un giudizio positivo, si sta infatti dicendo che si è comportata da persona furba, anche se la cosa può riguardare un fatto negativo. Potrei dire ad esempio:

L’assassino, dopo aver ucciso 10 persone, si è vestito da vecchietta, e in questo modo è riuscito a non essere notato dalla polizia. Chiamalo fesso!

Anche se chi parla è una persona onesta e tranquilla, si può ugualmente fare un apprezzamento sulla furbizia di questo assassino, che ha avuto un’idea geniale.

Ricordate l’esclamazione “buttalo/a via“?

Le due esclamazioni sono abbastanza simili anche se si usano in occasioni diverse.

Andate a dare un’occhiata a questo episodio così avrete un’idea ancora più chiara dell’espressione di oggi.

Adesso un ripasso. Parliamo della guerra in Ucraina.

Marcelo: questa guerra ha preso un andazzo che non mi piace!

Irina: anche se vedremo la malaparata non sapremo proprio cosa fare…

Peggy: Qualche campanello d’allarme c’è già stato e col nucleare non si scherza.

M4: non è che queste sono solo elucubrazioni mentali?

M5: vedremo, ma se saremo colti da un freddo intenso, quest’inverno, vai a capire quanto spenderemo!!

M6: “tranquilli, tutto passerà velocemente” dice il mio dirimpettaio. Ma ho paura che questa sia una pia illusione…

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344 – Buttalo via!

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Trascrizione

 

Giuseppina: cosa succede quando una cosa non serve più?

Si butta via, cioè si getta, si butta. Il verbo buttare ed anche gettare lo conoscete tutti probabilmente.

Sì usa con l’immondizia, la spazzatura che si getta tutti i giorni.

Chi va a gettare la spazzatura?

Ci penso io a gettarla. In genere si usa gettare se parlo della spazzatura. Buttare che ha o stesso significato si usa maggiormente con le cose che non servono più. Si può aggiungere anche “via”.

Questo armadio ormai è da buttare via. È vecchio.

C’è un’espressione che si usa in diverse parti dell’Italia che si usa invece proprio con un senso opposto quando cioè c’è qualcosa che non è male, che non ha una cattiva qualità, e che quindi può andar bene.

È molto importante l’uso del giusto tono da usare.

Ea:

Per cena nin abbiamo molto per stasera. Abbiamo solo della lasagna al forno.

Della lasagna? Buttala via!

Questo non è affatto un invito a liberarsi dell lasagna, a buttarla, tutt’altro!

La frase equivale a:

Una lasagna non è affatto male.

È che vuoi buttarla via?

Una lasagna? Hai detto niente!

Una lasagna non è per niente male!

Una lasagna? Lo dici come se fosse una cosa cattiva!

Mi va benissimo la lasagna!

Potete usare questa espressione in ogni circostanza quando volete sottolineare la qualità di qualcosa che viene presentata in modo negativo o neutro.

Quest’anno non possiamo andare all’estero. Dobbiamo accontentarci di una vacanza di 15 giorni in Italia.

E buttala via!

Potremo anche dire: mica male!

Ci va benissimo anche così!

Potete usare la frase al singolare o al plurale, maschile o femminile. Il tono è la cosa importante.

Carmen: Tanta gente pretende di cambiare in un giorno.
Per sentito dire bisogna invece tener duro per almeno 21 giorni affinché da un’azione diventi un’abitudine. Altro che storie!
Occorre armarsi di disciplina solo all’esordio, poi si procede a gonfie vele. Ma mi raccomando , non fermartevi. Se sgarrate un giorno durante questo periodo, sareste fritti. Vostro malgrado paghereste lo scotto e dovreste ricominciare daccapo. Io sono ancora a carissimo amico , ma mi sa che stavolta sia la volta buona e la farò diventare un abitudine quella dell’ascolto dei due minuti con italiano semplicemente.