“Metterci la faccia” significa assumersi la responsabilità di qualcosa, mostrarsi pubblicamente o personalmente per difendere un’idea, una causa, un progetto o un’azione
A partire dal numero 1001, gli episodi di questa rubrica sono solamente per i membri dell’associazione.
L’episodio contiene anche 47 utilizzi di espressioni o termini spiegati in episodi precedenti. Questo rappresenta una forma di ripasso affinché non si dimentichi ciò che si è già imparato.
La faccia, cioè il viso, è un termine importante. Se faccio un attimo mente locale, mi vengono in mente espressioni idiomatiche, locuzioni, frasi fatte e verbi che derivano o che contengono la parola faccia.
Insieme abbiamo visto l’espressione avere la faccia di bronzo, dove abbiamo parlato anche della sfacciataggine e la frase faccia da schiaffi, e poi abbiamo visto anche l’espressione alla faccia!
Oggi vediamo il verbo rinfacciare che si può usare in due occasioni diverse.
Il modo più usato per usare il verbo rinfacciare è nel senso di ricordare a una persona qualcosa del passato.
Ma cosa ricordare esattamente del passato? Qualunque cosa viene riportato alla memoria si può dire che viene rinfacciato?
Certamente no! Si tratta solamente di ricordare a una persona un favore che le è stato fatto in passato.
Non è una cosa carina però ricordare un favore fatto, perché quando questo accade c’è un motivo egoistico.
Si fa ad esempio per far sentire in debito o in colpa questa persona, o si fa per avere qualcosa in cambio.
La persona che ha ricevuto quel favore, di fronte a questo rinfaccio, si potrebbe quindi sentire umiliata, offesa o obbligata moralmente a restituire il favore.
Es:
Mi presti 100 euro?
No, non posso.
Non puoi? Però io te li ho prestati una volta che ne hai avuto bisogno!
Ah, adesso mi rinfacci quel piccolo prestito di 10 euro di 30 anni fa?
Rinfacciare qualcosa a qualcuno è pertanto un modo aspro e umiliante di ricordare un favore fatto a questa persona.
C’è anche però un secondo modo di usare il verbo rinfacciare. Significa dire in faccia a qualcuno i suoi errori o difetti usando un tono di accusa.
In modo non informale potremmo dire “far notare” qualcosa a qualcuno, ma far notare si può usare in ogni occasione. In questo caso si tratta di far notare errori o difetti e allora rinfacciare è il verbo giusto da usare.
Si trasmette il senso dell’umiliazione, proprio come nel primo modo di usare il verbo.
Es:
Maria mi rinfaccia sempre la mia mancanza di puntualità.
Cioè: ad ogni occasione Maria mi fa notare che non arrivo mai puntuale.
Franco ha rinfacciato alla moglie di essergli stata infedele
Mi viene rinfacciato continuamente, da parte dei miei figli, che non li ho seguiti abbastanza durante l’università.
Notate come si possa usare “rinfacciare di” seguito da un verbo all’infinito, ma anche “rinfacciare a” qualcuno.
E:
Ho rinfacciato a Mario di averci truffato più volte
Non mi piace rinfacciare di aver fatto un favore.
Se non usiamo subito dopo la preposizione, ci riferiamo a un errore, un difetto o un favore fatto:
Rinfacciare la disonestà
Rinfacciare lo scarso impegno
Rinfacciare un prestito
É come mettere di fronte a questa persona (quindi davanti alla sua faccia) gli errori fatti o i suoi difetti.
Notate infine che ci sono dei legami tra i vari usi della “faccia” che abbiamo visto in altri episodi.
Per rinfacciare qualcosa a qualcuno ci vuole ad esempio una certa sfacciataggine, una certa faccia di bronzo, temine che implica, come abbiamo visto, una mancanza di rispetto verso una persona.
Di fronte a un rinfaccio umiliante, si potrebbe poi anche rispondere:
Alla faccia della nostra amicizia!
Alla faccia della gentilezza!
Come a dire: questa tua frase è irrispettosa nei miei confronti, quindi non è vero che siamo così amici come credevo.
Ulrike: adesso ripassiamo e non facciamo come al solito che aspettiamo sempre che lo faccia qualcun altro.